DCA – Cosa sono? Con il Covid aumento dei casi tra i minori!

I disturbi alimentari, o DCA, sono la piaga del mondo occidentale. In un mondo legato inevitabilmente al progresso, la vita frenetica, lo stress, le aspettative verso un modello di bellezza da raggiungere portano in certi casi ad ossessioni e malesseri psicologici, ma non solo. In questo articolo spieghiamo cosa sono e i centri a cui rivolgersi.

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I disturbi alimentari sono la piaga del mondo occidentale. In un mondo succube della corsa al progresso, la vita frenetica, lo stress, le aspettative verso un modello di bellezza da raggiungere portano in certi casi ad ossessioni e malesseri psicologici, ma non solo.

Nei casi più estremi, questi malesseri psicologici diventano anche fisici.

I disturbi alimentari possono insorgere anche nell’adolescenza e possono provocare gravi disagi per chi ne soffre. La Giornata Internazionale dei disturbi alimentari serve a sensibilizzare e aiutare i giovani a non superare quella soglia, a distinguere cosa è sano e cosa non lo è, e a fornire ai genitori tutte le informazioni per riconoscere i disturbi.

Ad ogni modo, per riconoscere un disturbo alimentare è necessario superare prima la visita di un esperto in disturbi dell’alimentazione, il quale, attraverso dei criteri diagnostici ben precisi, chiarirà la presenza o meno del disturbo.

Ma come si sono evoluti i DCA con la pandemia? Secondo la vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti, la situazione è molto grave. Attraverso il proprio account Twitter, queste sono state le sue parole:

"La pandemia ha provocato sofferenze psicologiche per tanti giovani, aggravando il fenomeno dei disturbi del comportamento alimentare che colpiscono 1 adolescente su 10"

In questo articolo vedremo di fare il punto della situazione, chiarendo cosa sono i disturbi alimentari, quali sono le cause e, soprattutto, a chi rivolgersi.

Disturbi alimentari - Cosa sono i DCA?

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono delle patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari.

Le preoccupazioni legate al raggiungimento di una forma fisica perfetta, alla perdita di peso e al raggiungimento di un ideale di bellezza standardizzato si trasformano in ossessioni che poi portano ad una modificazione della propria alimentazione. 

I disturbi alimentari si manifestano soprattutto nelle ragazze perché, come è chiaro, sono le donne le vittime di questo subdolo messaggio che la società inculca: essere magre, belle e non grasse, brutte! Anche essere formose può essere considerato un difetto da correggere assolutamente e con ogni mezzo.

I comportamenti tipici di chi soffre di disturbo dell’alimentazione sono: voler digiunare o voler diminuire la quantità di cibo da assumere durante i pasti, crisi bulimiche (binge eating o assunzione di una quantità notevole di cibo in poco tempo), il vomito come “metodo” di controllo del peso, oltre che uso di lassativi, diuretici, uso di anoressizzanti e praticare un’intensa attività fisica.

Tuttavia, alcuni di questi comportamenti, presi da soli, non necessariamente devono essere percepiti immediatamente come un disturbo dell’alimentazione. Come abbiamo detto in apertura, è necessario superare dei test diagnostici effettuati presso uno specialista prima di confermare o meno la sussistenza del disturbo.

DCA – I principali disturbi alimentari e le cause

Quando parliamo di disturbi del comportamento alimentare parliamo, appunto, di una variazione dei nostri abituali comportamenti alimentari o una modifica della nostra dieta. È necessario, però, saper distinguere cosa è sano da cosa, invece, non lo è. 

Come abbiamo puntualizzato nel paragrafo precedente, non necessariamente un cambio della dieta deve essere considerato come un disturbo alimentare, infatti, quando parliamo di DCA facciamo riferimento a comportamenti patologici, pericolosi per chi li pratica e potenzialmente mortali.

I principali disturbi alimentari possono essere classificati in questa maniera:

I disturbi alimentari sottosoglia, a differenza dei primi, sono stati classificati dai manuali diagnostici come disturbi che non soddisfano una diagnosi piena. Ma ne parleremo meglio in un articolo di approfondimento.

Ma come si sviluppa e quali sono le cause che portano al DCA? Non è facile capire come e perché si sviluppano i disturbi alimentari e, in particolare, l’anoressia nervosa o la bulimia nervosa. Le cause che portano all’insorgenza di un DCA possono essere diverse, quindi, diffidate da chi crede di possedere tutte le risposte alle vostre domande.

Tuttavia, il comune denominatore, almeno apparente, è l’ossessione per il peso, il cibo e per il proprio fisico. Perché dico “apparente”? Perché anche dietro questa ossessione può esserci una motivazione nascosta, problemi irrisolti, mancanze affettive e tanto altro.

Secondo il sito Perché si sviluppano i DCA - Disturbi del Comportamento Alimentare (disturbialimentariveneto.it) https://disturbialimentariveneto.it/,

“Tuttavia, la ricerca scientifica ha fatto molti passi negli ultimi anni e sono stati creati dei modelli per capire attraverso quali ‘percorsi’ si arriva alla malattia e quali fattori aumentano il rischio di ammalarsi. Attualmente gli studiosi sono concordi nel ritenere il modello multifattoriale il più adatto a spiegare l’insorgenza dei disturbi dell’alimentazione”

DCA – Anoressia Nervosa e Bulimia Nervosa

I disturbi dell’alimentazione sconvolgono totalmente la vita di chi ne soffre.

Ogni attività sociale, relazionale e lavorativa viene limitata al minimo perché per il soggetto affetto da DCA esiste solo una cosa: il cibo. L’ossessione è così forte e così presente da oscurare qualsiasi altra cosa.

La paura di ingrassare, di prendere peso, paure che in un primo momento possono sembrare banali, all’improvviso diventano insormontabili e motivo di ansia. I pensieri assillano il soggetto in ogni momento della giornata, non solo durante i pasti principali (sempre che questi vengano fatti).

In particolare, i soggetti che soffrono di anoressia nervosa in un primo momento, dopo una perdita di peso, pensano di sentirsi meglio e questa “nota positivarafforza il comportamento anoressico. La situazione, poi, comincia a diventare preoccupante dal momento in cui la perdita di peso risulta eccessiva tanto da allarmare anche i familiari.

Anche per quest’ultimi non è facile. Non è facile saper individuare il problema e saperlo gestire in seguito, soprattutto, quando il soggetto non è ancora consapevole del problema ed è, quindi, in stato di negazione.

Anche chi soffre di bulimia nervosa tende ad accorgersi del problema solo dopo anni. La consapevolezza arriva solo quando ci si rivolge allo specialista o quando le mutazioni del fisico risultano troppo evidenti (e forse nemmeno in quel caso).

I DCA durante la pandemia: un pericoloso incremento dei casi tra i minori di 14 anni!

La pandemia non ha avuto degli effetti positivi sul fenomeno. Solamente nei primi sei mesi di pandemia, i disturbi del comportamento alimentare sono aumentati del 40%. Ma ad allarmare di più è l’età dei soggetti affetti da DCA.

Soltanto nel semestre del 2020, i soggetti con DCA sono stati circa 231.000 contro i 164.000 del primo semestre del 2019. Ma, secondo i dati della survey, presentati durante un incontro al Museo dell’Istituto Superiore di Sanità, il 30% di coloro che soffrono di DCA sono minorenni di età inferiore ai 14 anni.

E, circa il 10%, rientra nella fascia 12 – 17 anni.

DCA – A chi rivolgersi in questi casi?

Rivolgersi ad uno specialista è importante e può fare davvero la differenza. In Italia esistono diversi centri dedicati ai disturbi alimentati. In particolare, le strutture accreditate sono 108:

  • 55 al Nord;
  • 18 al Centro;
  • 35 al Sud e nelle Isole.

Per avere più informazioni in merito, in questo sito Centri DCA in Italia → Numero Verde: 800 724 147 (fondazionemariabiancacorno.org) troverete una mappa dei centri ISS in Italia.