Il Consiglio dei ministri si è tenuto ieri pomeriggio a Cutro in provincia di Crotone, un atto simbolico dell’esecutivo dopo la tragedia costata la vita a 72 migranti.
Presente il Governo con la premier Giorgia Meloni e i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini accanto. Varato un nuovo decreto sul tema immigrazione. Tra le nuove norme del cosiddetto Decreto Migranti un inasprimento delle sanzioni contro gli scafisti: carcere fino a 30 anni. Verrà ripristinato un consistente decreto flussi per gli ingressi legali dei migranti. E verranno date quote ai paesi ”che collaborano”.
Giorgia Meloni: ”A Cutro per un segnale simbolico e concreto”
“Abbiamo voluto celebrare qui il Consiglio dei ministri perché all’indomani della tragedia del 26 febbraio volevamo dare un segnale simbolico e concreto”.
Ha aperto la sua conferenza stampa Giorgia Meloni.
E’ la prima volta che un Cdm si svolge in un luogo in cui si è consumata una tragedia legata al tema migratorio e la presenza dell’intero Consiglio dei ministri è un modo per ribadire quanto questo governo sia attento su questo dossier.
“Abbiamo licenziato un decreto legge che affronta questa materia e lo abbiamo fatto per ribadire che siamo determinati a sconfiggere la tratta di esseri umani, la nostra risposta a ciò che è accaduto è una politica di maggiore fermezza. La nostra volontà è di interrompere la tratta degli scafisti. Cercheremo gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo”.
”La norma principale del decreto appena approvato riguarda i reati legati alla tratta delle persone e prevede un aumento delle pene per il traffico dei migranti. Si introduce una nuova fattispecie di reato per chi provoca la morte o lesioni gravi per il traffico di persone che prevede una pena fino a 30 anni di reclusione“.
Giorgia Meloni difende il ministro Piantedosi: ”Non poteva fare nulla di più o di diverso”
La premier Giorgia Meloni ha difeso il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi:
Ringrazio il ministro Piantedosi, il governo non poteva fare nulla di più o di diverso.
“La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, inviterà nelle prossime ore i familiari delle vittime della tragedia di Cutro a Palazzo Chigi“, ha informato in serata una nota di Palazzo Chigi.
Il vicepremier Matteo Salvini a Cutro ha aggiunto:
Conto con oggi che si metta la parola fine alle polemiche indecorose per un Paese accogliente e solidale come l’Italia, che ha conosciuto l’immigrazione.
Decreto Migranti, le opposizioni all’attacco del Governo: le parole di Elly Schlein
La leader Pd Elly Schlein, intervistata a Otto e mezzo su La 7, ha detto:
“Esamineremo la norma nel dettaglio. Scappano da Paesi con situazioni di guerra e tortura. Parlano di interesse nazionale ma non hanno il coraggio di chiedere a Orban di condividere le responsabilità dell’accoglienza”.
Schlein poi sull’opportunità di organizzare un Consiglio dei ministri a Cutro, parla di “un messaggio tardivo, che viene dopo un lungo silenzio e anche un’assenza”.
“Non è vero che serve una qualche forma di richiesta di soccorso, le persone sono rimaste in balia delle onde per 7 ore. Bisogna fare piena luce su quanto accaduto e sulla catena di comando”, dice Schlein.
Decreto Migranti, le opposizioni all’attacco del Governo: le parole di Giuseppe Conte
”Per anni dall’opposizione Giorgia Meloni ha agitato la bacchetta magica del “blocco navale” per risolvere il dossier immigrazione. In realtà mirava solo a vincere le elezioni, proponendo misure e soluzioni ridicole, ma presentate con il piglio deciso di chi ha soluzioni “forti”. L’unica certezza è che gli sbarchi aumentano e nel governo litigano pure sull’approccio da tenere per affrontare il tema”.
Sono le parole su Facebook del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.
Abbiamo avuto la conferma, continua Conte, di un Presidente del Consiglio e di Ministri che cadono in contraddizione, incapaci di fornire un doveroso chiarimento in ordine alla incredibile catena di sottovalutazioni che ha portato alla strage di Cutro. Oggi è tutto chiaro e abbiamo compreso perché Salvini e Meloni non abbiano ritenuto opportuno venire in Parlamento a riferire su questa tragedia. Non avevano calcolato però che la trasferta a Cutro non li avrebbe sottratti alle scomode domande dei giornalisti.
”Non resta che bandire definitivamente le conferenze stampa e affidarsi esclusivamente al rito stucchevole degli “appunti di Giorgia” – ironizza Conte -. Tutto diventa più semplice e soprattutto si può fare tutto da soli: si pongono domande intelligenti e si forniscono risposte pensierose”.
Decreto Migranti, le opposizioni all’attacco del Governo: le parole di Carlo Calenda
Carlo Calenda, leader di Azione accusa il governo:
“Lì c’è un meccanismo di follia, dice Calenda, possiamo dire che la politica migratoria del governo è riassunta dal termine follia delirante. Hanno detto che vogliono fare un blocco navale e ci hanno vinto le elezioni, poi hanno detto che è colpa dei migranti se partono, poi però che li andranno a prendere lì. Poi dicono che però devono arrivare 500mila persone, ma vogliono restaurare i decreti sicurezza. Non è una politica, sono frasi in libertà. Ognuno in questo governo si alza e dice la prima cosa che gli passa per la testa sull’immigrazione“.