Quali sono le conseguenze del crollo della diga in Ucraina: stimati danni gravissimi

Dalle conseguenze umanitarie a quelle ambientali. Il prezzo da pagare per il crollo della diga in Ucraina.

La diga di Nova Kakhovka

La guerra in Ucraina sembra ormai senza fine e la distruzione della diga nei pressi della città di Nova Kakhovka ha causato delle gravissime conseguenze in tutta la regione del Kherson. Scopriamo allora quali sono i danni legati a questo danno infrastrutturale che hanno stimato gli analisti.

Quali sono le conseguenze del crollo della diga in Ucraina: stimati danni gravissimi

Prima di tutto ci troviamo di fronte ad una vera e propria crisi umanitaria. Il numero di sfollati al momento ammonterebbe a circa 17mila nella zona ad Ovest del Dnipro e circa 25mila nella zona ad Est che è sotto il controllo militare della Russia.

Molti abitanti hanno già abbandonato le proprie abitazioni perché temono, anche e soprattutto, i danni ambientali legati alla distruzione della diga di Nova Kakhovaka. Il fiume Dnipro è in piena e i livelli dell'acqua potrebbero impedire nei prossimi giorni l'evacuazione delle popolazioni residenti intorno alla zona di Nova Kakhovka.

Restando in tema di danni ambientali, la piena potrebbe danneggiare i campi coltivati e inoltre, con la distruzione della diga, sarà impossibile irrigare i già menzionati campi. Questo è un duro colpo per il settore primario ucraino, che dallo scoppio della guerra nel mese di febbraio 2022 sta vivendo una crisi senza precedenti.

Poi c'è il problema relativo alla centrale idroelettrica collegata alla diga: un'importante infrastruttura per la produzione di energia sostenibile. Al momento non è chiaro se la distruzione della diga possa causare danni anche al settore energetico in quanto la produzione di elettricità sembra che non dipendesse dalla centrale idroelettrica.

Non c'è ancora una stima dei danni economici quantificati in termini monetari, ma sommando tutte le terribili conseguenze legate alla distruzione della diga è facilmente intuibile che l'attacco all'infrastruttura di Nova Kakhovka possa rappresentare il colpo di grazia al già martoriato sistema economico ucraino.

La posizione della Russia e dell'Ucraina

Intanto Mosca e Kiev si accusano a vicenda. Il presidente ucraino Zelensky ha puntato il dito contro Vladimir Putin ritenendolo il responsabile dell'attacco a Nova Kakhovka; poi ha promesso:

"Libereremo comunque la nostra terra".

Il presidente della Federazione Russa, invece, è sicuro che ad ordinare l'attacco alla diga sia stata proprio l'Ucraina. Come riporta il giornale il Post, secondo il governo russo Kiev avrebbe distrutto la diga come diversivo visto il fallimento della controffensiva da parte dell’esercito ucraino e per penalizzare la Crimea, che attingeva buona parte della propria acqua proprio dal bacino idrico.

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