Mario Draghi ha parlato al Senato: ecco cosa ha detto il Presidente del Consiglio

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato nella mattina di mercoledì 20 luglio al Senato: ecco tutti i passaggi più importanti del suo discorso. Scopri tutto nell'articolo.

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Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato nella mattina di mercoledì 20 luglio al Senato.

Si trattava di comunicazioni molto attese dopo che il presidente del Consiglio Draghi aveva rassegnato le dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo l'uscita dall'aula del Movimento 5 Stelle al momento di votare il DL Aiuti al Senato.

Mattarella aveva respinto le dimissioni del premier inviandolo di nuovo al Parlamento. Ecco tutti i passaggi salienti del discorso di Draghi al Senato.

Ricordiamo come si sviluppa la giornata di oggi dopo il discorso del premier. Alle 11 prende via il dibattito al Senato che durerà circa 5 ore. Alle 16.30 è in programma la replica del presidente del consiglio Mario Draghi. Alle 17 prende il via la fase delle dichiarazioni di voto e alle 18.40 inizia la chiama per voto nominale sulla fiducia al Senato

Domani alle 9 inizia la discussione generale alla Camera con Draghi che non ripeterà il discorso. Alle 11.30 c'è la replica del premier Mario Draghi e a seguire le dichiarazioni di voto. Alle 13.45 la chiama per la fiducia e alle 15.30 arriveranno i risultati.

Mario Draghi parla al Senato: "Un presidente del consiglio che non si è mai presentato alle elezioni deve avere ampio sostegno parlamentare"

"Giovedì -ha aperto Draghi - ho rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, decisione seguita al venire meno di una maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato il Governo dalla nascita. Il presidente della Repubblica ha respinto le mie dimissioni. Le comunicazioni di oggi mi consentono di spiegare le ragioni di una scelta sofferta e dovuta". 

"A febbraio 2021 - ha proseguito Draghi - mi fu affidato l'incarico di fare un Governo di alto profilo per affrontare le emergenze non rinviabili, tutti i partiti con una sola eccezione decisero di rispondere a quell'appello. Un presidente del consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori deve avere in Parlamento una maggioranza più ampia possibile quando si prendono decisioni che incidono profondamente sulla vita degli italiani. Abbiamo avuto ampia maggioranza. A lungo le forze della maggioranza hanno saputo mettere da parte le divisioni e convergere verso interventi rapidi ed efficaci per il bene di tutti i cittadini. Abbiamo superato la fase più acuta della pandemia e dato slancio alla ripresa economica". 

Mario Draghi parla al Senato: "Accelerazione sul fronte delle energie rinnovabili per aumentare l'indipendenza energetica"

Draghi poi ha rivendicato con orgoglio gli obiettivi del PNRR raggiunti e le riforme portate avanti dal suo esecutivo. "Con il forte appoggio parlamentare della maggioranza e dell'opposizione abbiamo reagito all'invasione russa in Ucraina e abbiamo dimostrato che l'Italia può avere un ruolo guida nell'Unione Europea e nel G7. Abbiamo sempre continuato nella ricerca della pace che deve essere sostenibile e duratura per l'Ucraina".

Abbiamo accelerato sul fronte delle energie rinnovabili per aumentare la nostra indipendenza energetica. E siamo intervenuti per cittadini e imprese sui costi dei prodotti energetici, soprattutto per le fasce più deboli

"Il merito è stato vostro, ha detto Draghi rivolto alle forze parlamentari. Gli italiani sono stati protagonisti del miracolo che abbiamo fatto: la partecipazione alla campagna di vaccinazione, l'accoglienza dei profughi ucraini, il coinvolgimento delle comunità locali delle attività del PNRR, il rispetto delle restrizioni durante la pandemia. Mai come in questi mesi sono stato orgoglioso di essere italiano".

Mario Draghi parla al Senato: "Mi ha colpito l'appello di circa 2.000 sindaci"

"L'Italia è forte quando sa essere unita, nei mesi però è cresciuto nelle forze politiche un crescendo di distinguo e uno sfarinamento nell'agenda di modernizzazione del paese. Si è assistito ad un tentativo di fiaccare la nostra politica. Il desiderio di andare avanti insieme si è progressivamente esaurito. Come ho detto, il voto di giovedì scorso ha certificato la fine del patto di fiducia di questa maggioranza. Non votare la fiducia, ha un chiaro segnale perchè equivarrebbe a ignorare il Parlamento, non è possibile non considerarlo perchè ognuno allora potrebbe ripeterlo, non è possibile minimizzarlo perchè viene dopo mesi di strappi e ultimatum".

Se vogliamo stare insieme occorre ricostruire da capo questo patto, con coraggio, altruismo, credibilità. A chiederlo sono soprattuto gli italiani. Le mobilitazioni perchè questo governo prosegua di cittadini e associazioni sono senza precedenti e impossibili da ignorare. 

"Hanno coinvolto terzo settore, sport, mondo imprenditoria. Si tratta di sostegno immeritato per il quale però sono grato. Mi ha colpito in particolare l'appello di circa 2.000 sindaci, autorità abituate a fronteggiare ogni giorno i problemi".

"Il secondo appello che mi ha commosso è quello del personale sanitario, gli eroi della pandemia verso cui la nostra gratitudine è immensa".

Mario Draghi parla al Senato: "Tenere le mafie lontano dal PNRR"

"Questa domanda di stabilità ci chiede se possiamo ripartire. Italia ha bisogno di un governo che si muova con capacità ed efficacia su vari aspetti: il PNRR, entro la fine di quest'anno dobbiamo raggiungere 55 obiettivi che ci consentiranno di avere una nuova rata da 19 miliardi di euro. Completare il PNRR è questione di serietà verso i cittadini e i parner europei. Se non li spendiamo con competenza non avremo più modo di avere contributi di questo tipo. Dobbiamo lottare contro la burocrazia inutile".

Dobbiamo procedere spediti con le riforme, il Codice degli appalti pubblici. Dobbiamo tenere le mafie lontane dal PNRR. E' il modo migliore per onorare la memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 

C'è bisogno di sostegno convinto all'impegno dell'esecutivo, non a proteste.

Mario Draghi parla al Senato: "C'è bisogno di una vera agenda sociale"

"C'è bisogno poi di una vera agenda sociale. Ci sono nuove disuguaglianze. Occorre definire in una prospettiva condivisa, definire obiettivi della Legge di Bilancio. Finanza pubblica ha andamento migliore del previsto: entro i primi giorni di agosto avvieremo un provvedimento corposo per cittadini e imprese sul discorso dei costi di energia".

Occorre spingere sul rinnovo dei contratti collettivi, sul salario minimo dobbiamo muoverci. Il reddito di cittadinanza è una misura importante per ridurre la povertà ma può essere migliorato per aiutare chi ha più bisogno e ridurre gli effetti negativi sul mercato del lavoro.

C'è bisogno di una Riforma delle Pensioni che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita. 

L'Italia deve ridisegnare la politica energetica, occorre diversificare i fornitori. 

Mario Draghi al Senato: "Dobbiamo sostenere l'Ucraina in ogni modo"

Questo Governo si identifica nell'Unione Europea, nella Nato, nel G7, dobbiamo sostenere l'Ucraina in ogni modo come questo Parlamento ha autorizzato a fare.

"Armare l'Ucraina è unico modo per permettere a ucraini di difendersi"

come mi ha detto al telefono il presidente Zelensky.

"Servono poi soluzioni negoziali. Italia è paese libero e democratico, chi ci vuole sedurre col suo sistema autocratico, dobbiamo rispondere con la forza dei nostri valori europei. L'Unione Europea è la nostra casa".

Infine un appello:

Serve un Governo forte e coeso e un Parlamento che lo accompagni con convinzione, all'Italia non serve una fiducia di facciata. Serve un nuovo patto, i partiti e voi parlamentari siete pronti a ricostruire questo patto? Siete pronti a confermare quello sforzo che avete compiuto nei primi mesi che poi si è affievolito?

"Sono qui a questo punto della discussione solo perchè gli italiani lo hanno chiesto. Questa risposta a queste domande non le dovete dare a me ma la dovete dare a tutti gli italiani".

Dalle 11 il dibattito al Senato. Alle 16.30 la replica di Draghi.