Putin nel suo discorso: “Serve mobilitazione parziale in Russia”. Poi attacca l’Occidente

Di cosa ha parlato Vladimir Putin nel suo discorso alla Nazione? Dalla mobilitazione parziale in Russia ai referendum. Shoigu parla di guerra all'Occidente.

Vladimir Vladimirovic Putin, presidente della Federazione Russa, ha tenuto un discorso alla Nazione ed ha annunciato che ci sarà una mobilitazione parziale in Russia. La chiamata alle armi interessa anche migliaia di riservisti. Non manca una critica, o meglio un attacco, ai Paesi Occidentali che difendono a spada tratta l’Ucraina.

Il discorso di Putin: “Mobilitazione parziale in Russia”

Il discorso alla Russia era previsto ieri, 20 settembre 2022, ma il tutto è slittato alla mattinata odierna. Vladimir Putin ha parlato ai suoi connazionali in diretta televisiva ed ha illustrato il quadro della situazione. Niente di buono per l’Ucraina e nessuna volontà da parte della Russia di dialogare. Il leader russo ha infatti annunciato una mobilitazione parziale in Russia per difendere le terre ucraine che secondo Putin sarebbero parte della Russia. La conferma della mobilitazione arriva anche dal ministro della Difesa russo Serghei Shoigu che ha parlato di 300.000 riservisti che hanno già combattuto per l’esercito russo. La notizia è stata diffusa dalla Tass, agenzia di stampa russa.

La Russia minaccia l’Occidente

Quella di Putin a momenti sembra una dichiarazione di guerra nei confronti dell’Occidente. Il presidente della Federazione Russa non ha usato mezzi termini per definire gli Stati che si sono ufficialmente schierati dalla parte dell’Ucraina. L’obiettivo del blocco Occidentale, secondo Putin, sarebbe quello di “indebolire, dividere e distruggere la Russia“. E guai a minacciare Putin con il nucleare perché la Russia a quel punto utilizzerà “tutti i mezzi a sua disposizione” e ricorda all’Occidente che anche loro hanno armi nucleari. A coloro che pensano che sia solo una mossa mediatica, il presidente russo ha ricordato che non sta bluffando

Parole che fanno tremare e non fanno sperare in nulla di buono, soprattutto in vista della crisi energetica che sta attraversando l’Europa. La scissione tra la Russia e l’Occidente sembra ormai completa dopo il discorso di oggi di Vladimir Putin.

Guerra in Ucraina e referendum

Il presidente russo è tornato anche sulla questione Ucraina. Putin si rifiuta di definire guerra la sua offensiva sul fronte occidentale. Le frasi da lui utilizzate sono sempre: “operazione militare speciale” e “denazificazione”. Nel  Kherson, Lugansk, Donetsk e nella regione della centrale nucleare di Zaporizhzhia si dovranno tenere dei referendum indetti dagli amministratori russi che si sono forzatamente insediati. In queste zone conquistate dalle truppe russe il popolo è chiamato a scegliere se essere parte della Federazione Russa. Vladimir Putin, questa mattina, ha fatto sapere che i territori dell’Ucraina che hanno annunciato il referendum per l’adesione alla Russia “hanno il sostegno” di Mosca.

Mentre Putin parla della situazione in Ucraina in diretta nazionale, il già menzionato ministro della Difesa russo fornisce un inquietante bollettino. Shoigu ha dichiarato che le vittime ucraine dall’inizio dell’offensiva russa sono almeno 100mila, poi afferma che la Russia sta “effettivamente combattendo contro l’intero Occidente e la Nato”.

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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