Donald Trump ha ufficializzato la sua terza candidatura alla Casa Bianca in un discorso dalla sua residenza di Mar-a-Lago, mentre ancora si contavano i voti delle elezioni di Midterm che hanno sancito il passaggio della Camera ai repubblicani e il controllo del Senato ai democratici.
Uno speech di 68 minuti, 60 dei quali trascorsi a enumerare le gravi mancanze dell’amministrazione Biden, dal punto di vista politico e finanziario. Trump non ha usato mezzi termini:
Joe Biden ha distrutto l’economia americana, mentre con noi l’America ha vissuto un’età dell’oro: tutto andava bene per tutti, afroamericani, asiatici, latini compresi. Avevamo fatto grandi accordi, l’economia attraversava il suo momento migliore. Niente inflazione, niente droga importata dal confine meridionale
Ma cosa dicono i dati? Effettivamente nei 4 anni di presidenza Trump l’economia a stelle e strisce è tornata a ruggire: disoccupazione ai minimi storici, listini borsistici in impennata, aumento dei consumi, sgravi fiscali, taglio della tassazione alle imprese.
É però vero che Trump ha ereditato un quadro già positivo e, a differenza di Biden, non si è ritrovato ad affrontare l’apice della crisi pandemica e l’imprevedibile mutamento dello scenario internazionale, con lo scoppio del conflitto in Ucraina. In due anni, il volto dell’America è cambiato: inflazione galoppante, lo spettro della recessione alle porte, la forte sofferenza del Nasdaq e delle big tech. Ma quanto è da attribuire alla congiuntura globale negativa e quanto alle scelte scorrette dei democratici?
Abbiamo analizzato il discorso (e le accuse) di Donald Trump punto per punto con l’esperto di economia americana Jean Ergas, direttamente da New York.