Oggi soldatessa, ieri marinaia, e l’altro ieri una cristiana devota a Putin. Una donna, un mistero: questo è quanto ci appare della donna bionda sempre dietro Putin e sempre davanti alle telecamere.
Tutto è nato da una coincidenza, da un veloce colpo d’occhio, e da allora sono partite le speculazioni sull’identità dietro a questa donna bionda, e sul suo legame col presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.
La misteriosa donna bionda sempre dietro Putin: chi è e cosa sappiamo di lei
Tutto è nato da un semplice accorgimento da parte di Tadeusz Giczan, un giornalista bielorusso residente a Londra.
Si accorge che nell’ultima ripresa televisiva dietro Putin si trova una donna bionda, il cui volto non gli era nuovo. Tadeusz va a ricontrollare alcune vecchie foto, tutte con questa donna bionda dietro Putin.
Ma una volta è una fedele che partecipa ad una commemorazione religiosa assieme al leader russo (Vladimir è di confessione ortodossa).
Un’altra volta è una marinaia su una barca, sempre con Putin a elogiarli davanti alle telecamere delle TV russe.
E un’altra volta ancora è una soldatessa, sempre dietro Putin e sempre davanti alle telecamere.
A meno che non abbia cambiato più volte la propria carriera, quella donna bionda non può essere sia una soldatessa, sia una marinaia, sia una cristiana devota.
Allora chi è questa donna bionda? Al momento l’identità non è chiara, ma si suppone sia un’attrice al soldo di Putin. Anche lo stesso Giczan sospetta che si tratti di un’attrice, e lo ha ribadito via Twitter ad una corrispondente della CNN, Clarissa Ward, commentando il tutto in maniera ironica:
“Un soldato, un marinaio, un cristiano devoto. Dio si muove in modo misterioso”
Russia, i notiziari smentiscono: “Non è la stessa persona”
Immediata è stata la replica degli organi di stampa russi. “Non è la stessa persona“, ripetono in ogni articolo che pubblicano in merito.
Come prova di questa “curiosa coincidenza”, la stampa russa ha pubblicato diversi articoli e interviste in cui viene fatto notare come la donna bionda in questione non sia la stessa.
Nonostante ciò, il sospetto rimane, anche perché non sembra sia solo lei ad essere sospettata di essere un’attrice. Sempre Giczan ha notato come ci siano altre figure in queste immagini che fanno due o più “lavori“, anche se meno in rilievo rispetto alla donna bionda.
Il motivo di ricorrere ad attori per questi eventi è puramente d’immagine. La propaganda russa vuole garantire che l’immagine di Putin sia sempre granitica, anche davanti al lento declino della sua carriera politica.
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La donna bionda simbolo del crollo di Putin
Se si utilizzano controfigure, attori o attrici per riempire le platee è segno che la propria immagine pubblica è a rischio. A nemmeno due settimane dall’inizio del conflitto russo-ucraino, Putin ha voluto ribadire la sua forza facendo un discorso alla Nazione allo stadio Luzhniki di Mosca.
Dalle telecamere arrivano immagini di una folla gremita e festeggiante. Tutti sono lì per celebrare Putin e la sua decisione di invadere l’Ucraina. O almeno così sembra dalle immagini.
Diverse testimonianze hanno descritto quella giornata come una celebrazione-farsa, con gente pagata o costretta a partecipare. Si vocifera che migliaia di impiegati pubblici sarebbero stati costretti a partecipare, letteralmente caricati su autobus diretti allo stadio.
Ovviamente le autorità e i media negano tutto, ma questo è a riprova che non c’è un deciso sostegno da parte della popolazione, contrariamente a quanto ribadisce Putin.
È innegabile che oggi il premier russo stia vivendo una grave crisi d’immagine, che potrebbe tradursi un potenziale sfacelo per la sua carriera.
Oltre al fallimento della sua operazione speciale, ormai al suo undicesimo mese (e doveva durare poche settimane o mesi, a detta di Putin), a peggiorare la sua situazione ci sono le sempre più numerose voci di dissenso che si stanno creando all’interno della sua cerchia, sempre più stretta a causa delle morti “sospette”.
E alle ultime voci riguardante una presunta malattia, non più cancro Parkinson, come i servizi segreti di mezzo mondo sospettavano, ma di “forti dolori cronici“, come invece asseriscono gli 007 danesi.
Dolori che sembrano così lancinanti da farlo desistere dal ripresentarsi alle prossime elezioni, nel 2024.
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