Senato dà fiducia a Draghi ma non votano Fi, Lega e M5S. Domani premier alle 9 alla Camera

Draghi ha la fiducia al Senato ma il fatto è che non votano Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle. Per ora non sale al Colle. Domani alle 9 alla Camera.

Dopo una giornata convulsa e con continue prese di posizioni e ribaltamenti di fronte il presidente del consiglio Mario Draghi ha chiesto la fiducia al Senato al suo Governo su una risoluzione presentata dal senatore Pier Ferdinando Casini che sostanzialmente chiedeva l’approvazione delle dichiarazioni del presidente del consiglio.

Il centrodestra aveva dato la disponibilità a fare nascere un nuovo Governo Draghi, un Draghi-bis senza il Movimento 5 Stelle. Ma non si è andati in quella direzione.

Mario Draghi ha ottenuto la fiducia del Senato sulla risoluzione Casini. I sì sono stati 95, i no 38. Il Senato è in numero legale perché i senatori M5s erano presenti non votanti. Il centrodestra di Governo assente, FdI ha votato no. Solo 133 i votanti. Draghi non sale al Quirinale questa sera ma domani alle 9 sarà alla Camera per il dibattito nell’altro ramo del Parlamento.

Giuseppe Conte leader del Movimento 5 Stelle da cui tutto è partito in occasione del non voto alla fiducia al Senato sul DL Aiuti non ha preso parola per tutta la giornata. 

Il Partito Democratico: “Abbiamo preferito l’interesse generale della nazione”

Noi abbiamo preferito l’interesse generale, della nazione, a quello di parte, è la posizione espressa dal Partito Democratico -. Il nostro lineare impegno a favore del governo Draghi è continuato per tutta la giornata, fino all’ultimo momento utile, poco fa. Abbiamo fatto il possibile per convincere i partiti di maggioranza a pensare agli italiani e non a se stessi. Non ci siamo riusciti, ma la nostra linearità pagherà nel Paese. Da oggi ci prepariamo alla campagna elettorale. Parleremo agli italiani. L’Italia è diversa, è migliore di questo Parlamento”.

E Enrico Letta:

Oggi è un giorno triste e drammatico per il Paese

ha detto il segretario del Pd, intervistato dal Tg1. “Penso che vanno in fumo 19 miliardi del Pnrr, che non arriveranno, e a riforme importanti che non verranno approvate. Credo che andremo alle elezioni rapidamente” 

La presa di posizione del centrodestra di governo: Lega e Forza Italia: “Non votiamo la risoluzione Casini”

Forza Italia, Lega, Udc e Noi con l’Italia hanno accolto con grande stupore la decisione del presidente del consiglio Mario Draghi di porre la questione di fiducia sulla risoluzione presentata da un senatore – Pierferdinando Casini – eletto dalla sinistra. Il presidente Silvio Berlusconi questa mattina aveva comunicato personalmente al Capo dello Stato Sergio Mattarella e al presidente del consiglio Mario Draghi la disponibilità del centrodestra di governo a sostenere la nascita di un esecutivo da lui guidato e fondato sul “nuovo patto” che proprio Mario Draghi ha proposto in Parlamento. La nostra disponibilità è stata confermata e ufficializzata nella proposta di risoluzione presentata dal centrodestra di governo in Senato. Su cui però non si è votato.

Lega e Forza Italia hanno deciso di non votare la risoluzione Casini.

L’uscita di Mariastella Gelmini da Forza Italia

Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali ha deciso di lasciare Forza Italia.

Oggi si doveva stare con Draghi senza se e senza ma e non voltare le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia in un momento drammatico per la vita del Paese. Questa Forza Italia non è il movimento politico in cui ho militato per quasi venticinque anni: non posso restare un minuto di più in questo partito. 

Matteo Renzi: “Grazie Draghi per avere cambiato passo”

“Noi votiamo la fiducia al governo consapevoli che oggi finisce il teatrino, il reality show che ciascuno debba assumersi la propria responsabilità ma ci lasci dire ‘grazie per aver cambiato passo”. Sono state le parole di Matteo Renzi di Italia Viva in dichiarazione di voto sulla fiducia al governo al Senato.

Luigi Di Maio: “Una pagina nera per l’Italia”

Una pagina nera per l’Italia. La politica ha fallito, davanti a un’emergenza la risposta è stata quella di non sapersi assumere la responsabilità di governare. Si è giocato con il futuro degli italiani. Gli effetti di questa tragica scelta rimarranno nella storia.

E’ il commento di Luigi Di Maio, leader di Insieme per il Futuro.

“Noi di Ipf lo abbiamo detto fin da subito: se non si darà la possibilità a questo governo di continuare il suo lavoro, a pagarne il prezzo più alto saranno proprio i cittadini e gli effetti sul Paese sarebbero devastanti”. Lo aveva detto in precedenza il capogruppo di Ipf, Primo Di Nicola, esprimendo il voto a favore sulla fiducia posta dal governo a palazzo Madama sulla risoluzione presentata dal senatore Pier Ferdinando Casini.

Fratelli d’Italia conferma il no alla fiducia al Governo Draghi 

Giorgia Meloni come da tempo avviene chiede elezioni immediate. Come previsto Fratelli d’Italia – unico partito all’opposizione – ha votato no alla fiducia.

“Credo che abbiate superato ogni limite – ha detto Luca Ciriani in fase di dichiarazioni di voto – Adesso basta, tiriamo una riga e andiamo oltre. Quello che accade, presidente, noi glielo avevamo anticipato mesi fa, una maggioranza troppo litigiosa“.

“Quello che è accaduto era inevitabile. Quelli che l’hanno applaudita stamattina sono gli stessi che lo hanno boicottata quando voleva salire al Quirinale. Non le daremo  la fiducia e lo faremo con coerenza e chiarezza”. 

Domani altra tappa dalle 9 alla Camera. 

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