Elezioni 2022, stime Istituto Cattaneo: maggioranza centrodestra a Camera e Senato. I dati

Elezioni Politiche 2022: secondo le stime Istituto Cattaneo maggioranza confortevole di centrodestra a Camera e Senato. Ecco tutti i dati e i numeri.

L’Istituto Cattaneo, prestigioso ente di ricerca e analisi dati, ha elaborato un importante report che effettua una proiezioni sui risultati dele prossime elezioni politiche che si tengono il 25 settembre 2022.

L’analisi parte dalla base degli ultimi sondaggi che sono stati realizzati. E si tiene conto delle ultime evoluzioni politiche: ovvero un centrodestra unito nelle sue tre componenti principali che si presentano insieme, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, e un centrosinistra in cui si ipotizza una unione massima ancora non ratificata nei fatti tra il Pd, Sinistra, Verdi, Azione, Insieme per il Futuro di Luigi Di Maio e anche Italia Viva – anche se al momento Matteo Renzi ha detto che il partito correrà da solo – ma senza il Movimento 5 Stelle come indicato a più riprese dal segretario dem Enrico Letta.

Da analizzare tutti i dati ma si può già anticipare che in questa situazione il centrodestra prevarrebbe in quasi il 70% dei collegi uninominali della Camera e del Senato. Andiamo per ordine e vediamo i numeri.

Elezioni 2022, stime Istituto Cattaneo: ecco i dati numerici in base all’elaborazione su Camera e Senato

Innanzitutto va fatta una premessa. Si vota con la Legge Rosato o Rosatellum che dir si voglia. Uno strumento elettorale in base al quale una parte di deputati e senatori viene eletta con un sistema maggioritario a collegi uninominali e una parte più cospicua con un sistema elettorale proporzionale su base nazionale per la Camera e su base regionale per il Senato.

Alla luce delle conclusioni dell’Istituto Cattaneo se le stime fossero confermate Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia avrebbero una “confortevole maggioranza asssoluta di seggi sia alla Camera che al Senato”.

Dalla ricerca curata da Salvatore Vassallo e Rinaldo Vignati per quel che riguarda la Camera che avrà come nuova composizione 400 deputati la stima della distribuzione complessiva dei seggi in base alla distribuzione territoriale del voto registrata alle Europee 2019 e dei sondaggi sulle intenzioni di voto per i partiti del luglio 2022 avrebbe questa composizione:

per i collegi uninominali 103 al centrodestra, 42 al centrosinistra e 2 ad altri.

Per la parte proporzionale andrebbero al centrodestra 121 seggi, 96 al centrosinistra e 28 al Movimento 5 Stelle.

Per i seggi della circoscrizione Estero 4 andrebbero al centrodestra, 1 al Movimento 5 Stelle e 3 al centrosinistra.

In totale quindi la composizione della nuova Camera avrebbe

  • 228 deputati al centrodestra
  • 141 deputati al centrosinistra
  • 29 deputati al Movimento 5 Stelle 
  • 2   deputati ad altri (Svp)

Per quel che riguarda il Senato invece i seggi nei collegi uninominali sarebbero distribuiti in questa maniera: 54 al centrodestra, 18 al centrosinistra e 2 ad altri (Svp).

I collegi con il proporzionale sarebbero distribuiti in questa maniera: 61 al centrodestra, 48 al centrosinistra e 13 al Movimento 5 Stelle. Due senatori eletti all’estero per il centrosinistra e due senatori eletti all’estero per il centrodestra. 

In totale quindi la composizione del nuovo Senato vedrebbe

  • 117 senatori di centrodestra
  • 68 senatori di centrosinistra
  • 13 senatori del Movimento 5 Stelle 
  • 2 senatori altri (Svp).

Con 228 deputati (maggioranza, 201) e 117 senatori (maggioranza, 101) il centrodestra avrebbe una “confortevole” maggioranza in entrambi i rami del Parlamento.

Elezioni 2022, stime Istituto Cattaneo: ”Scostamenti sempre possibili ma più per partiti che per aree politiche”

I curatori della ricerca evidenziano che

non è detto che nelle prossime settimane saranno disponibili dati molti migliori perché i tempi della campagna sono brevi, nel mese di agosto è difficile condurre sondaggi rappresentativi dell’elettorato italiano e in ogni caso eventuali scostamenti dalle tendenze rilevate nei mesi precedenti potrebbero riguardare più i singoli partiti che le tre principali aree politiche considerate in questa stima. Inoltre, la situazione di partenza pare tale che solo cambiamenti davvero drastici nelle intenzioni di voto potrebbero portare a un risultato sostanzialmente diverso. 

Elezioni 2022: una dinamica estremamente bipolare della situazione

“In base ai sondaggi – spiegano i curatori – possiamo ora attenderci lo spostamento di circa un terzo degli elettori che nel 2019 hanno votato per il M5S verso il centrosinistra o verso l’astensione. Nei collegi uninominali il Movimento 5 Stelle non sembra avere chance di competere in nessuno di essi”.

Quella voce “altri” indicata in precedenza fa riferimento al collegi della provincia di Bolzano, storicamente appannaggio della Südtiroler Volkspartei-SVP, in tutti gli altri la competizione sembra destinata ad assumere una dinamica bipolare centrodestra-centrosinistra. 

La mancata alleanza tra PD e M5S – spiega in conclusione l’istituto Cattaneo – potrebbe consentire al centrodestra di prevalere in circa il 70% dei collegi uninominali di Camera e Senato. I collegi blindati per il centrosinistra risulterebbero confinati in una parte della ex zona rossa (Emilia-Romagna, Toscana) e nelle grandi città (Milano, Torino, Genova, Roma, Napoli). Se ciò si verificasse, FDI, Lega e FI otterrebbero una confortevole maggioranza assoluta di seggi sia alla Camera che al Senato.

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