Elezioni 2022, l’intesa tra Calenda e Letta lascia Renzi da solo nella sfida più difficile

Elezioni 2022, l'intesa tra Calenda e Letta lascia Renzi da solo nella sfida più difficile. L'ex premier punta al 5%. Senza il 3% sarà fuori dal Parlamento.

L’accordo tra Carlo Calenda (Azione), Benedetto Della Vedova (Più Europa) e Enrico Letta (Partito Democratico) è stata la notizia più rilevante della giornata di ieri. Una coalizione di centrosinistra che si forma. Una corsa comune per cercare di contendere la vittoria al centrodestra di Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni.

Un’intesa che cambia anche la situazione al centro. Dove ora Italia Viva rimane di fatto da sola. E ha la sua battaglia più importante da giocare. O fa il 3% o resta fuori dal Parlamento.

Sembra veramente difficile al momento che il partito di Matteo Renzi possa aggregarsi alla coalizione di centrosinistra. Italia Viva va in corsa solitaria. Ma, come detto, serve il 3% per potere eleggere deputati e senatori e entrare nel prossimo parlamento. Ce la farà l’ex premier e sindaco di Firenze?

Elezioni 2022, nessun veto espresso da Enrico Letta verso Renzi ma Italia Viva non sembra interessata a questo percorso

L’accordo tra Enrico Letta e Carlo Calenda in vista delle elezioni del 25 settembre non rappresenta una chiusura definitiva all’ingresso di Matteo Renzi e Italia Viva nella coalizione ma a meno di colpi di scena improbabili questo non sembra l’intendimento di Renzi.

Anche perchè in base all’accordo che è stato raggiunto tra Azione e Partito Democratico i leader delle forze politiche che costituiranno l’alleanza, gli ex parlamentari del M5S, gli ex parlamentari di Forza Italia non saranno candidati in collegi uninominali.

Quindi anche nel caso di improbabile accordo tra Italia Viva, Pd/Azione/+Europa, Matteo Renzi non potrebbe essere candidato nei collegi uninominali e nemmeno avere un seggio blindato. L’alternativa sarebbe entrare nelle liste del Partito Democratico, sfruttando quello che Letta ha chiamato “diritto di tribuna” per i leader dei diversi partiti e movimenti politici del centrosinistra. Regola che probabilmente varrà per Luigi Di Maio.

Piuttosto improbabile però che possa avvenire per uno che ha il percorso politico di Matteo Renzi.

Elezioni 2022, Matteo Renzi: ”Sarà una sfida bellissima e difficile”

Nella serata di ieri Matteo Renzi ha partecipato alla trasmissione Mediaset di Rete 4 Controcorrente. Al termine ha postato sui suoi social un messaggio che sembra una inequivocabile linea di indirizzo del partito: 

Era da tanto tempo che non ricevevo messaggi di entusiasmo e voglia di esserci come quelli di questa sera dopo Controcorrente. Sarà una sfida bellissima e difficile. La faremo, a cuor leggero con tanti amici. Grazie del vostro affetto.

Elezioni 2022, ecco cosa ha detto Matteo Renzi a Controcorrente: ”L’accordo tra Letta e Calenda fa perdere un’occasione”

Mi sento fortunato – ha detto Renzi in apertura – dal punto di vista strettamente politico. Sono molto dispiaciuto perchè questo accordo fa perdere un’occasione, poteva nascere un polo centrale e riformista che aveva le carte in regola per arrivare al 10%. Però rispetto quello che hanno deciso di fare Enrico Letta e Carlo Calenda. E’ esattamente l’opposto della mia idea di politica. Per un’idea, per una battaglia si può perdere una poltrona. Ma non è che per una poltrona si possono cambiare tutte le idee portando Fratoianni dentro a una coalizione o portando Di Maio, dico Di Maio, a candidarsi con il simbolo del Pd.

”Loro sono liberi di fare quello che vogliono, noi con libertà e coraggio andremo da soli ma spero con tanti italiani”.

Elezioni 2022, Matteo Renzi: ”Chiederemo i voti necessari per entrare in parlamento. Letta e Calenda in una marmellata indistinta che non fa il bene del Paese”.

Enrico Letta – analizza Renzi – ha aperto la campagna elettorale parlando di mettere una nuova tassa. Era il più grande regalo elettorale che poteva fare alla destra. Calenda si allea con Fratoianni che ha votato oggi contro l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato e ha votato per 55 volte la sfiducia a Mario Draghi. Io ho mandato a casa Conte controcorrente. Ho cercato di fare battaglie controcorrente dai diritti civili al mercato del lavoro”.

Noi – continua Renzi – andremo a chiedere agli italiani di avere i voti necessari per entrare nel prossimo parlamento. Serve il 3%, io sono convinto che faremo il bene del paese. Se Letta e Calenda vogliono stare con Di Maio e Fratoianni io la ritengo una marmellata indistinta che non fa il bene del Paese e paradossalmente favorisce la vittoria della Meloni.

Elezioni 2022, Matteo Renzi: ”Noi puntiamo al 5%”

”Rinunciare alle idee per un seggio, mai. Io – continua Renzi – sono per non aumentare le tasse, Letta sì. Noi liberi e coraggiosi andiamo da soli. Mi dispiace che a sinistra abbiamo fatto scelte diverse. Noi puntiamo al 5%, noi siamo per una politica di coerenza. Parliamo anche a gente a cui non sto simpatico. Eravamo per Draghi, siamo per Draghi. Vorremmo di nuovo Draghi dal 26 settembre. Se ci si darà forza quello sarà l’obiettivo. Si riparte da quelli che erano con Draghi. Centrosinistra e centrodestra si sono caricati anche chi era contro con Draghi. Meglio soli che male accompagnati”.

Rancori passati tra lei e Letta possono avere inciso, chiede la conduttrice del programma:

Può essere ma non la metto sul personale. Io non sarò rancoroso e arrabbiato. Parlo di contenuti: servono dei soldi sulla sanità, sono per il rigassificatore di Piombino, non sono favorevole al Reddito di Cittadinanza. Farò di tutto perchè la Meloni non diventi premier.

Elezioni 2022, Matteo Renzi: ”Porre però il tema del fascismo a Giorgia Meloni è assurdo e sbagliato”

”Porre il tema del fascismo – spiega Renzi – a Giorgia Meloni è assurdo e sbagliato. Nel suo giro ci sono persone che si devono dare di certo una calmata. Io non ritengo Giorgia Meloni adatta a fare il primo ministro, per me è meglio Draghi. Ma non le dico che è fascista. Combatterò la Meloni: se va premier, non le tiro addosso la retorica fascista. Farò di tutto perchè non vinca fino al 25 settembre. Dal 25 settembre io spero che torni Draghi. Se vince Meloni rispetteremo le elezioni. E’ il tempo di votare e se faremo il 3% anche nel prossimo parlamento saremo decisivi come in questo Parlamento”.

”Molti – analizza Renzi – avevano detto di votare Azione e oggi hanno chiesto di iscriversi a Italia Viva. C’è gente di destra e dice che la Meloni non mi convince e magari vota noi. C’è tanta gente nel Pd che non sopporta di vedere il simbolo dato a Luigi Di Maio. Io penso che saremo la vera sorpresa. A Bruxelles vi fidate a mandare di più Draghi o la Meloni a negoziare?

”Con Calenda sarebbe stata una storia del tutto diversa ma questo loro accordo ci ha risolto tanti problemi, hanno fatto un accordo per uno scambio di poltrone ma sui contenuti faremo un discorso di verità. Questa nostra corsa in solitaria sarà la sorpresa dal 25 settembre”, chiude Renzi.

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
778FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate