Elezioni anticipate, quando si vota se il Governo cade?

Crisi di Governo e dimissioni volontarie del premier Draghi significano elezioni anticipate sempre più vicine. Quando si andrebbe alle urne? E chi vincerebbe stavolta?

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Le elezioni anticipate, ipotesi o realtà imminente? Non la sappiamo con certezza perché dovremo aspettare mercoledì 20 luglio, quando il premier Draghi si recherà dai divani alle camere per parlamentarizzare la crisi di Governo. Quello che è certo, invece, è che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rifiutato le dimissioni presentate nella serata del 14 luglio, rimettendo il verdetto al Parlamento.

Nel caos generato dalla crisi di Governo - l’ennesima - i cittadini italiani si domandano quanto sia probabile andare alle urne a votare e, soprattutto, quando e quanto tempo si dovrà attendere. Le forze politiche, nel frattempo, stringono le prime alleanze.

Elezioni anticipate 2022, quando si potrebbe votare per eleggere una nuova maggioranza

Non si parla ormai d'altro: la prossima settimana il premier Mario Draghi, e la sua squadra di Governo, vedranno smentito o confermato l'appoggio della maggioranza politica in Parlamento. L’esito è incerto: per alcuni le elezioni anticipate sarebbero ormai dietro l’angolo, secondo altri, invece, l’Esecutivo potrebbe farcela anche stavolta. Se dovessimo parlare delle tempistiche delle probabili votazioni dovremmo considerare alcuni fattori:

  • il primo, i tempi tecnici per organizzare i seggi, la campagna elettorale e stringere le nuove alleanze politiche;
  • il secondo, la tempistica di scioglimento del Governo dimissionario e della Camere da parte del Presidente della Repubblica.

E se volessimo azzardare una data, quale sarebbe? Quando si andrebbe alle urne per le elezioni anticipate? Ce lo dice la legge: bisognerebbe attendere tra minimo 60 e massimo 70 giorni dal momento dello scioglimento delle Camere. Dunque è facile ipotizzare che gli italiani sarebbero chiamati a decidere la nuova maggioranza del Paese a cavallo tra fine settembre e inizio ottobre 2022.

Durante questo arco temporale il Governo dimissionario continuerebbe il suo operato limitatamente al "disbrigo degli affari correnti", quindi chiuderebbe le priorità sul tavolo senza poter intraprendere nuovi decreti o decisioni strategiche dal punto di vista economico, fiscale e di politica internazionale.

Chi vincerebbe le elezioni se si andasse al voto anticipato?

Chiarito il “quando” ci sarebbero le elezioni anticipate, resta da capire quale partito potrebbe incassare la maggioranza. Attualmente i sondaggi politici (aggiornati al 15 luglio 2022) fotografano lo scenario seguente:

  • Fratelli D'Italia, guidati da Giorgia Meloni, otterrebbe il 22,4%
  • PD con Enrico letta il 21,7%
  • Salvini e Lega al 14,6%
  • Silvio Berlusconi con Forza Italia si attesta all’8,8%
  • M5S con l’ex premier Giuseppe Conte incasserebbe l’11,2%
  • Renzi con Italia Viva stabile al 2,6%
  • Insieme per il Furto, sotto la leadership di Luigi Di Mario al 4,7%
  • Carlo Calenda con Azione il 4,9%
  • +Europa di Emma Bonino al 5,1%

Il quadro è chiaro: alle elezioni anticipate vincerebbe Giorgia Meloni, a seguire Partito Democratico e Lega con Salvini, che rispetto al passato perde punti.

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