Elezioni Francia: il vento da destra. Macron primo ma trema!

Manca poco più di una settimana al voto per le elezioni presidenziali in Francia. Macron resta davanti nei sondaggi ma spira il vento da destra. Il presidente non ha un grande vantaggio e ora trema. Il punto della situazione sulle elezioni del 10 aprile.

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Manca poco più di una settimana al voto per le elezioni presidenziali in Francia. Si vota il 10 aprile. Macron resta davanti nei sondaggi ma spira il vento da destra. Il presidente non ha un grande vantaggio e ora trema.

Un quadro molto complesso internazionale caratterizza questa vigilia elettorale con i temi della politica interna che sono stati per forza di cose oscurati in gran parte dalle vicende internazionali e dalla guerra in Ucraina.

Emmanuel Macron presidente in carica de La Republique en Marche rimane il favorito ma sicuramente non vincerà domenica 10 aprile al primo turno. Con ogni probabilità andrà al ballottaggio del 24 aprile.

Occorrerà vedere chi troverà come avversario in un paese in cui cresce la destra. Analizziamo la situazione francese nel suo complesso.

Elezioni Francia 2022: Macron resta favorito nei sondaggi ma il margine si stringe 

Emmanuel Macron, presidente attuale della Francia rimane il favorito nei sondaggi in vista del primo turno delle Elezioni presidenziali che si tengono domenica 10 aprile.

E' ancora davanti ma il suo margine si restringe visto che si assiste ad un'avanzata della destra che per fortuna di Macron comunque è divisa su più candidati. Macron al momento secondo gli ultimi sondaggi riportati dall'Agenzia Agi è dato al 28%.

La leader del Rassemblement National Marine Le Pen abituale candidata alle elezioni per l'Eliseo è data in questa fase in crescita con un solido 21%. Secondo i sondaggi saranno quindi loro due a classificarsi ai primi due posti e a giocarsi il ballottaggio per la presidenza della Francia, ballottaggio in programma domenica 24 aprile.

Elezioni Francia 2022: gli altri candidati in campo in lizza contro Macron e Le Pen

Detto del recupero della Le Pen certificato da un sondaggio curato da Ifop Fiducial e realizzato in data 29 marzo, vediamo gli altri candidati che seguono nella rilevazione.

Il leader del partito di estrema sinistra La France Insoumise Jean-Luc Melenchon è dato al terzo posto mentre la candidata gollista Valerie Percresse e il nazionalista Eric Zemmour sono dati entrambi attorno all'11%. 

Da sottolineare che gli istituti hanno anche già iniziato a effettuare sondaggi sul secondo turno delle elezioni. E, a questo punto, visti i numeri che sembrano essere in campo queste rilevazioni vengono fatti opponendo l'attuale presidente Emmanuel Macron a Marine Le Pen.

Esattamente lo stesso ballottaggio di 5 anni fa. Questi sondaggi darebbero Macron vincente con una forchetta percentuale che andrebbe tra il 53% e il 55%.

Non un margine così ampio per rimanere completamente tranquillo da parte del presidente visto che Le Pen è in crescita e in Francia si assiste ad un fenomeno in base al quale spesso il partito della Le Pen è sottostimato nei sondaggi visto che non tutti affermano di votarla nel momento in cui vengono interpellati. 

Da sottolineare che un eventuale ballottagio Macron-Le Pen sarebbe molto apetrto anche perchè i sondaggi danno circa un 40% di persone che sono ancora indecise e prenderanno posizione solamente negli ultimi giorni.

Dalla sua Le Pen può mettere in campo il problema del potere d'acquisto dei cittadini, tema più facilmente affrontabile quando si è all'opposizione. E ancora sul tema delle periferie, ovvero mettere il discorso su temi storicamente cari alla destra come la sicurezza.

Macron dal canto suo sta cercando di ritagliarsi un ruolo internazionale per risolvere la situazione ucraina ed è uno degli interlocutori di Vladimir Putin. Questo puntare sul piano internazionale fa sicuramente parte di una strategia pianificata dal presidente anche dal punto di vista elettorale. 

Altro terreno di confronto certo è quello sull'Europa. Filoeuropeista convinto Macron, euroscettica a dire poco Le Pen il cui obiettivo è quello di ridurre sempre più il ruolo dell'Europa. 

Elezioni Francia 2022: ecco tutti e 12 i candidati in lizza il 10 aprile

Domenica 10 aprile saranno 12 i candidati all'Eliseo che si contenderanno la poltrona che oggi è di Emmanuel Macron e che il presidente cerca di riconfermare. Vediamo tutti e 12 i candidati alle elezioni francesi. Il primo ovviamente è Emmanuel Macron de La Republique en Marche.

Poi Marine Le Pen leader del Rassemblement National. C'è poi Jean-Luc Melenchon su posizioni di sinistra con France Insoumise. Candidato di Reconquete, partito di estrema destra, è Eric Zemmour. C'è poi la candidata de Les Republicains Valerie Percresse. 

Altra candidatura di sinistra è quella dell'ecologista Yannick Jadot e c'è anche Fabien Roussel del Parti Communiste Francais. Altra candidatura è quella di Anne Hidalgo, attuale sindaca di Parigi. C'è poi Jean Lassalle di Resistons. Candidatura sovranista di Nicolas Dupont-Aignan di Debout La France. Infine gli ultimi due candidati sono Philippe Poutout del Nuovo Partito Anticapitalista e Nathalie Arthaud di Lutte Ouvriere. 

Elezioni Francia 10 aprile: i profili dei 12 candidati, prima parte

Emmanuel Macron è stato eletto presidente della Francia nel 2017. Si è trovato un quinquennio non certamente facile tra situazione dei gilet gialli, anni di pandemia da Coronavirus e ora la guerra in Ucraina.

Marine Le Pen è la candidatura quasi abituale della destra francese. Già sconfitta da Macron al ballottaggio del 2017. Molti osservatori sostengono che una volta passato il primo turno dovrebbe avere maggiori possibilità di potercela fare rispetto a 5 anni fa. 

Analizziamo un po' più nel dettaglio anche i profili degli altri 10 candidati.

Jean-Luc Melenchon è il più anziano tra i candidati all'Eliseo. Sarebbe terzo nei sondaggi e la sua è una candidatura di sinistra con un programma principalmente incentrato sui temi del mercato del lavoro e sul salario minimo.

Eric Zemmour è un giornalista e saggista che ha fondato un partito di estrema destra “Reconquete”. Sicurezza interna, posizioni legate all'immigrazione che andrebbe ridotta a zero e espulsione dei detenuti stranieri tra le sue proposte programmatiche.

Elezioni Francia 10 aprile: i profili dei 12 candidati, seconda parte

Valerie Percresse di Les Republicains è stata consigliera di Jacques Chirac e ministra con Sarkozy. Candidata de Les Republicains con un programma basato su sicurezza interna, lavoro, quote massime di accoglienza per gli stranieri anche se si è detta in queste ultime settimane disponibile ad accogliere rifugiati ucraini.

Anne Hidalgo è dal 2014 la sindaca di Parigi. Figlia di spagnoli emigrati in Francia è militante nel Partito Socialista. Hidalgo ha promesso l'aumento del salario minimo. Ha cari come temi i diritti delle donne.

Nathalie Arthaud è da 18 anni militante del partito Lotta Operaia. Non è la prima volta che si candida visto che l'impresa era stata già tentata nel 2012. Punta su tematiche legate al mondo del lavoro e al potere di acquisto dei cittadini. 

Philippe Poutou è il candidato del Nuovo Partito Anticapitalista. E' la terza volta di fila che si candida alle presidenziali dopo le esperienze del 2012 e del 2017. Aumento del salario minimo, riduzione del monte ore di lavoro settimanali e settimana lavorativa spalmata su 4 giorni tra le sue proposte. 

Elezioni Francia 10 aprile: i profili dei 12 candidati, terza parte

Fabien Roussel è il candidato del Partito Comunista Francese. Prima candidatura all'Eliseo e anche qui propone aumento del salario minimo, abbassamento dell'età della pensione e riduzione delle ore settimanali di lavoro.

Yannick Jadot è il candidato del Partito Ecologista "Les Verts". Clima e transizione energetica le bandiere del suo programma.

Jean Lassalle 66 enne candidato del partito "Resistons" di area di destra punta a concentrarsi sulla riforma delle istituzioni.

Infine c'è Nicolas Dupont Aignan che guida un partito sovranista e euroscettico. Guida "Debout la France" ed è molto scettico sull'Unione Europea.