Calenda: “A destra e sinistra coalizioni-caos, Meloni è “unfit”, noi davanti alla Lega”

Elezioni Politiche 2022, Carlo Calenda: "A destra e sinistra coalizioni-caos, Meloni non all'altezza, è unfit, a noi più voti che alla Lega". E su Draghi...

Carlo Calenda, leader di Azione e del Terzo Polo, posta la scheda elettorale sui social network e attacca le due coalizioni. ”Questo è un fac-simile della scheda che ci troveremo davanti il 25 settembre e che riassume bene il caos politico delle coalizioni di destra e sinistra”. Ecco tutte le parole di Carlo Calenda. 

Elezioni Politiche 2022, Carlo Calenda attacca destra e sinistra

Calenda scrive su Twitter:

A destra i partiti della coalizione appartengono a tre gruppi europei diversi, uno di maggioranza e due di opposizione. A sinistra ci sono quattro programmi diversi e tre posizionamenti in Europa. Entrambe le coalizioni hanno già forti dissensi su temi centrali dall’energia all’Ue. Poi ci siamo noi: un programma unico e dettagliato e stesso gruppo di appartenenza in Ue. 

Elezioni Politiche 2022, Carlo Calenda: ”Lo scostamento per energia forse servirà”

Sempre su Twitter Carlo Calenda ha commentato le frasi di Matteo Salvini che da settimane chiede uno scostamento di bilancio per ovviare alla situazione complicata legata al caro energia. Calenda ha sottolineato che Matteo Salvini chiede uno scostamento per energia. Ma chiede anche altri 180 miliardi di altro deficit per promesse assurde e per la reintroduzione delle Province.

Lo scostamento per energia – scrive Calenda – forse servirà ma lo potrà fare solamente chi non terrorizzerà i mercati con assurde promesse.

Elezioni Politiche 2022, Carlo Calenda: ”La serietà è anche non fare promesse mirabolanti last minute”

Carlo Calenda ha anche rilasciato un’intervista al Foglio.

Stiamo facendo una campagna sui contenuti – spiega Calenda – Non faremo nessuna promessa last minute per abolire qualche tassa. L’unica proposta mirabolante alla vigilia del voto sarà quella di non fare proposte mirabolanti.

Elezioni Politiche 2022, Carlo Calenda: ”Prenderemo più voti della Lega”

“Prenderemo più voti della Lega – spiega Calenda al Foglio – . Non c’è solo il fatto che Matteo Salvini è fuori controllo, e arriva a rinnegare il voto sul lockdown per provare a racimolare qualche voto di antivaccinisti. C’è anche il fatto che gli elettori non estremisti della Lega, e sono tanti, e con loro quelli di Forza Italia, hanno capito che quella offerta da Giorgia Meloni non è una prospettiva di governo”.

Per Calenda

con l’approssimarsi del 25 settembre sale la tensione. E portare avanti la recita diventa difficile. La Meloni rivela il bluff di finta draghiana e appare per quella che è. Dopo Orban anche Vox. Se mai andasse a Palazzo Chigi, ci relegherebbe ai margini dell’Unione Europea nel club dei reietti.

”Una eventuale premier – continua Calenda nell’intervista con il Foglio – che a cinque giorni dal voto getta accuse sui governi tedesco e francese, rinnova la fedeltà a Orban e agli estremisti di destra spagnoli quale voce in capitolo avrebbe a Bruxelles. Hai voglia poi a dire che la pacchia è finita. Se a meno di una setttimana dal voto torni a elogiare Vox  significa che in queste settimane di finta responsabilità hai recitato, vuol dire che la tua natura autentica è quella mostrata sul parco di Marbella”.

Elezioni Politiche 2022, Carlo Calenda: ”Meloni non è all’altezza, è unfit”

Calenda sottolinea la campagna elettorale di Giorgia Meloni:

E’ sempre sulla difensiva, è sempre nervosa, sermpre in preda ad una specie di sindrome da assedio. Ce l’hanno tutti con lei, i giornali, gli artisti, le cancellerie straniere. Ma stare a Palazzo Chigi richiede saldezza di nervi, capacità di incassare in silenzio. Non è all’altezza, è “unfit”. La Lega è al collasso, perche mai un imprenditore del Nord, una partita Iva, un avvocato di fronte a questa Meloni dovrebbe sperare in un governo guidato da lei e non puntare su un sostegno trasversale che va dal Partito Democratico a una lega desalvinizzata?

Elezioni Politiche 2022, Carlo Calenda:  ”Se prenderemo tanti voti allora dimostreremo che c’è una voglia di Draghi nel paese”

L’obiettivo del Terzo Polo è sempre lo stesso, quella di creare le condizioni di una permanenza di Mario Draghi a Palazzo Chigi.

A chi gli evidenzia il fatto che Draghi stesso lo ha escluso categoricamente Calenda risponde così:

“Lui lo ha escluso e vorrei vedere. Qualunque dichiarazione che non fosse stata di diniego avrebbe prodotto un parapiglia politico. Lui resta fuori dalla contesa elettorale pur non essendo equidistante. Nell’ultima conferenza che ha tenuto abbiamo sentito le critiche a sovranisti, filoputiniani e populisti. E’ stato piuttosto esplicito”. 

A noi del Terzo Polo – continua Calenda – quelle frasi ci impegnano a dimostrare che c’è una domanda politica di un certo tipo. Se di voti ne prenderemo tanti, su questa base allora dimostreremo che sì, c’è una voglia di Draghi. Il da farsi poi lo valuterà il Capo dello Stato ed eventualmente il premier stesso.

Elezioni Politiche 2022, Carlo Calenda:  ”Quale è la prospettiva di Governo di Enrico Letta?”

Calenda poi conclude il suo ragionamento parlando del centrosinistra:

Chiedo a Letta: la sua prospettiva di Governo quale è?

“Lui chiede un voto per fare cosa? Con Conte a parole esclude ritorni di fiamma. Con noi non vuole confrontarsi. Perfino rispetto a Fratoianni e Bonelli che sono suoi alleati sulla scheda elettorale esclude qualsiasi prospettiva di Governo. Ma quindi cosa pensa di fare? Un monocolore Pd? Ma non ci crede nemmeno lui. Alla fine un nuovo incarico a Draghi è la prospettiva su cui anche chi nel Pd non vuole rassegnarsi alla Meloni dovrà convergere”.

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