Le elezioni amministrative del 28 maggio sono state un disastro per il Partito Socialista del Premier Pedro Sanchez, che dopo la batosta elettorale ha deciso di dimettersi e convocare elezioni anticipate per il 23 luglio. Il Partito Popolare, di centrodestra, è andato molto bene superando le aspettative della vigilia, con i sondaggi che davano le due formazioni molto vicine. Fortemente ridimensionati i progressisti di Podemos e i conservatori di Ciudadanos, assorbiti dai Popolari, mentre cresce l’estrema destra di Vox, ormai terza forza nel paese. Si tratta di un duro colpo per il partito di governo e per Sanchez in vista delle elezioni politiche nazionali, previste inizialmente per dicembre.
Le elezioni
Si votava per rinnovare i governi regionali in 12 Comunità autonome su 17 e in tutte le grandi città come Madrid, Barcellona e Siviglia. Il Partito Popolare ha ottenuto circa 1,8 milioni di voti in più rispetto alle amministrative del 2019. Il Partito Socialista al governo ha perso l’1.2% dei voti, ma è bastato a causa della crisi degli alleati a sinistra e alla crescita dell’estrema destra.
Tra gli sconfitti anche Ciudadanos, terza forza nel Congresso dei Deputati nel 2019 e ora assorbito dal Partito Popolare e Podemos, che ha perso rappresentanza nei governi municipali e regionali talvolta non riuscendo a superare la soglia di sbarramento. La destra di Vox ha aumentato i suoi voti e sarà determinante per i Popolari per poter governare diversi municipi e comunità autonome. Il partito di Santiago Abascal spera di conservare questo ruolo cruciale anche alle elezioni nazionali.
Il voto nelle Comunità autonome
Il Partito Popolare ha vinto in 9 regioni strappandone 6 ai socialisti e in 15 capoluoghi di provincia su 22. La vittoria più inaspettata per il centrodestra è arrivata nella Comunità Valenciana, in cui i socialisti erano al potere dal 2005. Tuttavia, per governare i Popolari avranno bisogno dell’appoggio dell’estrema destra di Vox. Lo stesso è successo in Estremadura, Aragona, Baleari e Canarie. Non serviranno appoggi esterni, avendo ottenuto la maggioranza assoluta, in La Rioja e a Madrid, storico feudo conservatore alla cui guida è stata confermata Isabel Díaz Ayuso. I Socialisti hanno mantenuto la maggioranza solo in Castilla-La Mancha, con un solo seggio di differenza rispetto a Popolari e Vox, nelle Asturie e in Navarra.
I risultati nelle maggiori città
Nel voto nelle grandi città il partito conservatore guidato da Alberto Núñez Feijóo è riuscito a strappare Valencia e Siviglia ai progressisti. In particolare, quest’ultima è considerata una vittoria significativa in quanto l’Andalusia è considerata una regione di sinistra. Tuttavia in entrambe le città servirà l’appoggio di Vox. Anche Valladolid e Palma di Maiorca sono passate al centrodestra. I Popolari hanno vinto agilmente e potranno governare da soli a Madrid anche a livello comunale.
A Barcellona il Partito Polare, storicamente debole in Catalogna, non ha vinto, ma anche il candidato di Sanchez è andato male si è arreso a Xavier Trias del partito indipendentista di centrodestra Junts. È stato il più votato davanti al socialista Jaume Collboni e alla sindaca uscente Ada Colau, sostenuta da Unidas Podemos. Nelle città dei Paesi Baschi hanno fatto bene gli autonomisti di sinistra di Euskal Herria Bildu.