Elezioni, tassa di successione plurimilionari: Lega, Fi, Azione e Italia Viva contro Letta

Elezioni 2022, dibattito sul progetto di tassa di successione ai plurimilionari per dare una dote ai 18enni.

“Una dote per i 18enni finanziata con un incremento delle tasse di successione per i patrimoni plurimilionari“.

E’ una proposta che è stata rilanciata da Enrico Letta, segretario del Partito Democratico nel corso di un’intervista al Tg2 di sabato 30 luglio. E fioccano già le reazioni e le polemiche. Letta viene attaccato dal leader della Lega Matteo Salvini, da Forza Italia ma anche da due possibili alleati come Carlo Calenda di Azione e Matteo Renzi di Italia Viva. Ecco il punto della situazione e le notizie politiche della mattinata.

Elezioni Politiche 2022, la proposta di Enrico Letta:  “Giusto che chi ha un patrimonio plurimilionario lasci qualcosa alla società”

Non è la prima volta che Enrico Letta ne parla. Già qualche mese fa ne parlò e ora in un’intervista al Tg2 al direttore Gennaro Sangiuliano è tornato sul tema. Ecco le sue parole:

Noi la porteremo avanti, ovviamente sarà finanziata con una tassa di successione per i patrimoni plurimilionari. L’altra volta quando ne parlai tutti cominciarono a dire “ah, si toccano le successioni…”. È giusto che chi ha un patrimonio plurimilionario lasci qualcosa alla società. E se quel qualcosa viene ridato indietro ai ragazzi, ai più giovani che oggi sono attanagliati dalla precarietà, credo che questo sia il senso di generazioni che si aiutano

Da ieri sera fioccano le reazioni ed è una sorta di tutti contro Enrico Letta.

Elezioni Politiche 2022, l’attacco a Letta da Lega e Forza Italia. Salvini: Chi sceglie il Pd sceglie più tasse

In prima fila contro il Pd il leader della Lega Matteo Salvini con un tweet:

Chi sceglie il Pd sceglie più tasse, chi sceglie la Lega sceglie la flat tax al 15% e la pace fiscale. Chi non sceglie, poi non si lamenti. Buona domenica amici!”. E posta una immagine di Enrico Letta con scritto: “Letta rispolvera il grande classico della sinistra, la patrimoniale”.

Poi arriva la capogruppo di Forza Italia al Senato Annamaria Bernini:

Letta persevera, con una coerenza degna di altra causa, sulla tassa di successione per dare una dote ai diciottenni, confermando che la vocazione del Pd è quella del partito delle tasse. Il contributo di solidarietà, alias patrimoniale, viene propagandato come uno strumento di equità sociale, ma la realtà è che finirebbe per colpire soprattutto le proprietà immobiliari e i risparmi del ceto medio, un limone già ampiamente spremuto”.

Elezioni Politiche 2022: anche Matteo Renzi e Carlo Calenda sono scettici sulla proposta di Letta

Matteo Renzi di Italia Viva scrive sui suoi social network:

La sinistra apre la campagna elettorale candidando Di Maio e parlando di tasse. La destra di Salvini e Meloni la conosciamo: sovranisti e populisti. C’è un mondo che chiede di votare altro. Noi ci siamo: TerzoPolo. 

E interviene anche Carlo Calenda, leader di Azione:

“Ai diciottenni non serve una dote ma un’istruzione di qualità e meno tasse sul lavoro. Azione aveva proposto di concentrare il taglio dello scorso anno sui ragazzi fino a 30 anni. Nessuno, dicasi nessuno, lo ha votato”. 

Elezioni Politiche 2022: continua il dibattito sulle alleanze

Intanto continua il dibattito sulle alleanze.

Ad accendere la miccia è stato Carlo Calenda in mattinata che ha sottolineato in una nota come agli elettori di Azione non si possa chiedere di votare Di Maio, Bonelli e Fratoianni alludendo in questi ultimi due casi alla lista Sinistra Italiana-Verdi.

Calenda scrive sui social:

Discutiamo di quello che volete, ma agli elettori di Azione non possiamo chiedere di votare Di Maio, Bonelli (anti ilva, termovalorizzatori e rigassificatori) e Fratoianni (che ha votato 55 volte la sfiducia a Draghi) nei collegi uninominali. Con Più Europa abbiamo presentato un’agenda di governo. Fratoianni e Bonelli non la condividono integralmente. Di Maio è la principale ragione per cui abbiamo specificato che ci impegniamo a candidare a posti di governo solo persone con solide competenze.

“Non si batte la destra – continua Calenda – senza costruire una prospettiva di Governo. Non si costruisce una prospettiva di Governo se non si condividono dei contenuti. La stagione del ‘tutti contro’ è finita perché ha dimostrato di essere fallimentare. Gli elettori chiedono coerenza e serietà. Queste elezioni si possono vincere se, come ha fatto Draghi nel suo discorso al Senato, si è in grado di dire dei sì e dei no e indicare una rotta precisa. Basta aperture ai 5S, basta raccattarsi i 5S. Chiarezza di contenuti e coraggio“. 

Non è tardata la risposta di Verdi e Sinistra Italiana:

“Carlo Calenda continua a parlare di cose che non conosce: dovrebbe farsi un giro a Piombino per capire quanto sia pericoloso un rigassificatore nel porto della città, del quale, in quattro e quattr’otto, si stanno sbloccando tutti gli iter burocratici e di controllo, senza valutazione dell’impatto ambientale”.

A parlare sono i portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, e il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. Che proseguono:

“La stessa fretta si dovrebbe mettere nelle energie pulite, come le rinnovabili, che non dipendono da situazioni geopolitiche e, guarda caso, sono fonti energetiche gratuite: il sole e il vento. Le politiche di Calenda sul clima sono le stesse della destra italiana, quindi Salvini e Meloni, a loro volta ispirate da quelle di Donald Trump”.

Elezioni Politiche 2022: appello di Speranza (Articolo Uno) a non dividere il campo dell’alternativa alla destra

In un’intervista al Corriere della Sera, il ministro della Salute Roberto Speranza e segretario di Articolo 1 che si presenterà nella lista Pd Democratici e Progressisti afferma che è un errore “dividere il campo dell’alternativa” alla destra.

Sulla spaccatura tra Conte e il Pd ricordo che l’avversario è la destra, dividendo il campo dell’alternativa la stiamo favorendo. Bisognerebbe evitare di lasciare alla destra una prateria nei collegi. Voglio essere chiaro, non si tratterebbe di fare alleanze o coalizioni. La legge elettorale prevede solo apparentamenti. Con la comunità di Articolo Uno abbiamo deciso di costruire la lista Democratici e Progressisti, di cui siamo cofondatori e che è il fatto nuovo di questa campagna elettorale

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