Finlandia e Svezia nella Nato? Rischio reazione della Russia

Finlandia e Svezia chiedono di entrare nella Nato. Il rischio è che la Russia possa reagire, ma quali sono i motivi che hanno spinto i paesi fino a qui?

Non ci sono più dubbi: la Finlandia potrebbe entrare nella Nato già prima del prossimo summit di giugno a Madrid. A dichiararlo, la ministra della Difesa finlandese, Antti Kaikkonen, che spiega attraverso un’intervista fatta da Repubblica i motivi che l’hanno spinta a chiedere l’adesione alla Nato.

La guerra in Ucraina e pressioni politiche della Russia hanno sicuramente contribuito, come vedremo, ad accelerare il processo decisionale. A rispondere a questo interrogativo è proprio la ministra:

l’invasione russa ha cambiato la nostra posizione. Per decenni il sostegno della Nato languiva intorno al 20%. Ora l’umore è cambiato, e tanto.

La ministra continua dicendo che la decisione molto probabilmente verrà presa entro maggio, dopo Pasqua. Ma non solo la Finlandia, anche la Svezia sta valutando di aderire all’Alleanza Atlantica. Da settimane i due paesi, storicamente non allineati, discutono della loro possibile adesione alla Nato.

Nel corso dell’incontro è stata comunicata la presentazione del “Libro bianco sulla sicurezza” da parte del Parlamento di Helsinki dove è stato chiarito che “senza la Nato non c’è garanzia di sicurezza”. La minaccia della Russia per i due Paesi è troppo pericolosa.

il Libro Bianco, com’era prevedibile, è stato appoggiato da tutti i partiti – dice la ministra – perché l’invasione russa ha cambiato la posizione di molti. Se dapprima il consenso verso la Nato era intorno al 20%, adesso molti hanno cambiato la loro opinione in merito.

Finlandia e Svezia nella Nato già entro giugno!

Dopo Pasqua il Parlamento finlandese inizierà la discussione e questa potrebbe portare all’entrata della Finlandia all’interno dell’Alleanza Atlantica. La Finlandia di muoverà alla stessa velocità della Svezia ed entrambe le nazioni potrebbero entrare simultaneamente già da giugno.

La ministra Marin, in conferenza stampa, ha puntualizzato che il processo sarà veloce, come scrive anche il Corriere

La Finlandia vorrebbe «muoversi allo stesso passo della Svezia»; ma «non intende dettare a Stoccolma una tabella di marcia, né se la farà dettare

Questo vuol dire che la Finlandia prenderà una decisione molto più velocemente della Svezia. Anche il Capo di stato Sauli Niinisto ha confermato quanto affermato dalla ministra della Difesa ed ha addirittura anticipato una possibile scadenza: entro il 29 giungo la Finlandia potrebbe essere già tra i membri dell’Alleanza Atlantica.

Ma quali saranno i passaggi che porteranno alla decisone? La ministra ha spiegato che dopo che il Parlamento avrà discusso, saranno necessari anche il parere del Governo e il parere del Presidente. Da quel momento in poi, però, si apre una fase particolare che potrebbe durare anche mesi.

In questa fase, che comprende la ratifica del trattato da parte di tutti i membri della Nato, la ministra teme alcune incursioni ibride, inoltre aggiunge:

Ma non voglio speculare. I russi hanno detto che reagiranno, in qualche modo. E penso che investiranno più forze militari in questa parte dell’Europa, sul fianco occidentale

Le dichiarazioni della ministra della Difesa finlandese preoccupano e fanno pensare. Mentre in Finlandia le idee sembrano già essere chiare, in Svezia è in corso una discussione interna al partito di Andersson. I Socialdemocratici sembrano essere ancora contrari nell’entrata del paese nella Nato.

Tuttavia, gli stessi sanno che per superare le elezioni di settembre 2022, dovranno presentare un piano sulla sicurezza, su questo non ci sono dubbi. Ad ogni modo, secondo voci non smentite rilasciate dal quotidiano Svenska Dagbladet sembrerebbe che Stoccolma voglia aderire alla Nato prima della di giugno.

Ben presto, in sostanza, avremo sicuramente entrambi i paesi dentro la Nato. Purtroppo, se le voci che riguardano Putin sono vere, ovvero riguardo l’intenzione di ricostituire i confini URSS, la Finlandia, che fino al 1809 era un ducato sotto lo zar Alessandro I, potrebbe essere in serio pericolo di invasione.

Finlandia e Svezia nella Nato, il rischio? Una reazione da parte della Russia!

Già nel 1939 la Finlandia ha subito un’invasione da parte della Russia, attraverso una strategia che per certi versi è simile a quella messa in atto per entrare in Ucraina. La ministra della Difesa su questo esprime molta preoccupazione:

È possibile. Ma è presto per dirlo. Ad un certo punto, se la guerra con l’Ucraina finisse, la Russia potrebbe spostare truppe a Murmansk e in altre regioni vicino ai confini. Anche se va ricordato che in alcune aree ha già una presenza militare

Ricordiamo che la Finlandia si è resa indipendente solamente dal 1917. Un tempo che sembra lungo, ma che in realtà non è. Il governo finlandese sta tenendo d’occhio l’andamento della guerra in Ucraina, ma ad allarmare sono i veicoli russi in avvicinamento verso il confine, a Vyborg.

Ad ogni modo, la ministra rassicura dicendo che per anni l’esercito finlandese è stato allenato e preparato per ogni evenienza. Anche quando gli altri paesi, finita la guerra fredda, hanno cominciato a tagliare le spese militari, il governo finlandese ha continuato ad addestrare i propri soldati.

Abbiamo un esercito forte: una capacità di combattimento di 280mila soldati cui si aggiungono 900mila riservisti. È uno dei maggiori eserciti europei. E l’anno scorso abbiamo comprato 64 jet F-35 e quest’anno abbiamo investito 2,9 miliardi in più sulla difesa. Abbiamo la volontà e la capacità di difenderci

Tuttavia, l’obiettivo sarà sempre quello di riuscire ad evitare la guerra, o un’escalation che potrebbe accelerare il processo. Non è detto che questa sia, però, anche la volontà dello zar. Ogni scusa potrebbe essere usata per iniziare un conflitto.

Inoltre, le parole del portavoce del Cremlino non sono confortanti a riguardo. Secondo quest’ultimo, infatti, l’entrata della Finlandia e della Svezia nella Nato non porterà più stabilità all’Europa. Anche il rapporto presentato ieri dal parlamento finlandese fa riferimento al pericolo che una cooperazione tra Finlandia e Svezia potrebbe facilitare una risposta a una reazione russa.

Ma, nonostante ciò, entrambi i paesi non vogliono cedere ai possibili ricatti o alle pressioni russe. Inoltre, non hanno esitato a portare sostegno al presidente Zelensky, insieme anche al leader polacco. La ministra finlandese è pronta ad aspettarsi qualsiasi reazione dalla Russia, compresi gli attacchi informatici, o i cosiddetti cyber-attacchi.

Questa lungimiranza ha portato il governo finlandese ad investire sull’esercito e sulle forze militari, ad investire in armamenti, perché, si sa, che più uno Stato rafforza le proprie difese, più diventa temibile agli occhi dello Stato nemico.

Così ha fatto la Finlandia, così hanno fatto fino ad ora altri Stati. Si tratta più che una prova di forza, di un braccio di ferro per capire chi ha la “mazza più grossa”. Per citare una citazione del film Iron Man, “Pace significa avere una mazza più grande degli altri.” – diceva Tony Stark.

In effetti, i film cercano in qualche modo di rappresentare la realtà. La Finlandia per decenni ha cercato di mantenere dei rapporti diplomatici con la Russia, perché era saggio e necessario. Ma il deterrente migliore, con nemici come la Russia, è quello di dimostrare di avere una grande difesa, capacità difensiva in armamenti.

Non tutti gli stati pensano che la pace sia forza. Paesi come la Russia pensano, invece, che la pace sia debolezza. Lo stesso Putin più di una volta all’inizio del conflitto ha lamentato la fragilità e la debolezza delle popolazioni europee, non abituate alla guerra. Popolazioni pacifiche e deboli. Cosa vuole allora Putin per il nostro futuro?

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