Gas e caro bollette: ci aspetta un altro inverno con coprifuoco e smart working?

Per fronteggiare il rincaro del gas e l’aumento delle bollette si torna a parlare di coprifuoco e smartworking. È una possibilità realistica? Scopriamolo.

Gli inverni del 2020 e 2021 ce li ricordiamo per le ondate di ritorno dei contagi che avevano costretto milioni di italiani a nuove misure restrittive per contenere il dilagare del virus. Quello che in pochi potevano prevedere è che gli esperimenti dei lockdown, del coprifuoco e del lavoro da remoto trovassero applicazione per fronteggiare emergenze di diversa natura, ad esempio quella energetica. Infatti, il decreto di legge Aiuti bis, in esame al Senato, potrebbe arricchirsi di un capitolo relativo al risparmio energetico, che ci riportino indietro di un anno.

Gas e caro bollette, le possibili misure per le abitazioni

Il Ministero per la Transizione Ecologica sta studiando un piano per ridurre il più possibile l’uso di energia elettrica e gas. Infatti, anche se la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha annunciato che è stato raggiunto l’80% di riempimento dei siti di stoccaggio del gas, lo stop ai rifornimenti alla Russia potrebbe obbligare a una maggior parsimonia dei consumi per l’inverno che incombe.

L’Italia è tra i paesi dell’UE più esposta a questa eventualità, visto che il 50% dell’energia elettrica è prodotta grazie al gas, che oggi costa quasi tre volte in più.

Il Governo si sta muovendo su due binari paralleli: la regolazione del termostato e il ritardo di operatività degli impianti. Nel primo caso, ci sarebbe l’abbassamento di un grado e la diminuzione di un’ora al giorno dei tempi di accensione. Nel secondo, si cercherebbe di rimandare il più in là possibile la data in cui sarà possibile utilizzare i riscaldamenti, e anticipando quella di chiusura, per un risparmio complessivo di 15 giorni. I primi studi stimano un utilizzo di 2,7 miliardi di metri cubi di gas in meno.

Leggi anche: Gas, vuoi risparmiare sulla bolletta? Questi 3 semplici trucchi ti cambiano la vita

Torna lo smart working e il coprifuoco per gli ambienti di lavoro

Uffici e attività sono già da tempo alle prese con la lievitazione dei costi energetici, e la situazione sembra destinata a peggiorare con l’arrivo della stagione fredda. Per questo motivo rispunta l’ipotesi dello smart working, al momento preso in considerazione solo per i dipendenti pubblici, e che potrebbe includere a breve anche il settore privato. Il problema è che questa decisione potrebbe dare risultati incerti, in quanto la contraddizione di fondo sarebbe un abbattimento dei costi per le imprese che verrebbero però scaricati sulle bollette domestiche. Insomma, la coperta è corta e per tutti.

Ultimo ma non meno importante, il ripristino del coprifuoco, che nell’anno corrente, in cui la crisi pandemica è al momento in secondo piano, si tradurrebbe in una chiusura anticipata degli uffici pubblici, dei negozi e dei locali, oltre allo spegnimento del 40% dei lampioni e delle insegne luminose.

Tutte le proposte sopra descritte non sono ancora state inserite in un provvedimento aggiuntivo che andrebbe a integrarsi con quello Aiuti bis. Trattandosi, poi, di una misura che verrebbe adottata dal Governo uscente, non ci è dato sapere se all’indomani del 25 settembre, data delle elezioni politiche, il nuovo esecutivo intenderà proseguire su questa strada.

Leggi anche: Utility: il piano austerity del Governo. Occhio a ENI ed Enel

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
765FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate