Gerry Scotti vuole rinunciare alla pensione da parlamentare: l'appello alla Meloni

Gerry Scotti non riesce a trovare un modo per disfarsi della sua pensione parlamentare. Basterà un appello a Giorgia Meloni?

gerry-scotti-pensione-parlamentare

Gerry Scotti è uno dei volti più amati di Canale 5. Il presentatore è infatti uno di casa per gli spettatori di Chi vuol essere milionario, La corrida, Tu sì que vales e Caduta libera.

In pochi però ricordano che Gerry Scotti ha avuto anche una, seppur breve, carriera politica, grazie a cui continua a percepire una pensione parlamentare. Scotti, però, di cui soldi farebbe volentieri a meno...

Gerry Scotti e la pensione parlamentare, un mandato insoddisfacente

Gerry Scotti, infatti, questi soldi non li ha mai voluti. Come ha dichiarato il conduttore,

Non mi piace parlare di un’esperienza a cui ho dato poco e dalla quale ho ricevuto poco. Avendo versato i contributi, però, avrò diritto a percepire all’età di 65 anni, [...] una pensione come ex parlamentare di 2.300 euro al mese. Siccome ritengo di non aver fatto in quel ruolo tutto il mio dovere, ho deciso unilateralmente di devolvere quei soldi alle famiglie dei caduti nell’adempimento del proprio dovere, delle forze dell’ordine, insomma, di tutti quelli che per lo Stato, la Repubblica, hanno immolato la propria vita.

Gerry Scotti ha in effetti riferito di non essere rimasto affatto soddisfatto dalla sua esperienza come parlamentare. Il conduttore era stato infatti eletto con il Partito Socialista a Milano, come responsabile delle politiche giovanili, carica che esercitò, fra molti assenteismi, fra il 1987 e il 1992.

Il motivo delle assenze però, almeno nelle dichiarazioni di Scotti, non sarebbe del tutto imputabile a una scelta egoistica o di comodo. Scotti avrebbe avuto infatti l'impressione di essere stato candidato solo per la sua popolarità, ma che una volta eletto né il partito né il parlamento gli avrebbe lasciato molto spazio d'azione. In un'intervista al Corriere, Scotti ha infatti dichiarato:

Quando ho accettato di essere il candidato dei giovani socialisti di Milano — senza essere iscritto al partito — non pensavo di prendere 10mila voti. Come non pensavo che non mi dessero niente da fare, cosa che mi lasciava sgomento. Se nella mia carriera sento di aver ricevuto molto perché ho dato molto, nella mia esperienza politica ho ricevuto poco perché ho dato poco. Poi, per dieci anni non sono più andato alle assemblee di condominio e non ho più votato. Ero disgustato.

Leggi anche: Lo stipendio dei presidenti di Camera e Senato: ecco quanto guadagnano

Gerry Scotti e gli appelli inascoltati per rinunciare alla pensione parlamentare

Non è la prima volta che Gerry Scotti prova a contattare presidenti del consiglio e politici per rinunciare alla sua pensione parlamentare. Lo stesso Renzi avrebbe promesso inizialmente a Scotti che si sarebbe attivato al riguardo, ma alla fine non se ne sarebbe fatto nulla.

Scotti continua ovviamente a devolvere in beneficienza questa pensione, ma non si può non chiedersi come sia possibile, dopo la soppressione dei vitalizi, non poter disporre liberamente delle entrare che derivano proprio da una carriera parlamentare.

Gerry Scotti, quindi, ha deciso di tentare un ultimo colpo, e rivolgersi direttamente alla presidente Giorgia Meloni, sperando che, almeno questa volta, la sua volontà venga ascoltata.