Giacomo Pascale, chi è il sindaco di Lacco Ameno finito sotto i riflettori per abusivismo

Il sindaco di Lacco Ameno risponde alle accuse di Pichetto Fratin. Ecco chi è Giacomo Pascale.

Il ministro Fratin accusa i sindaci italiani dicendo che, per evitare le stragi, basterebbe arrestare il sindaco del luogo in cui accadono avvenimenti simili a quello che ha travolto l’isola di Ischia lo scorso sabato.

Le risposte del sindaco di Lacco Ameno al ministro Pichetto Fratin non si sono fatte attendere, e il dibattito sul laissez faire dei sindaci italiani in merito a condoni rilasciati ai limiti della legalità è più attuale che mai.

Vediamo dunque chi è il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, per poi parlare delle scuse del ministro Picchetto Fratin e delle proposte concrete che il sindaco di Lacco Ameno rilancia al governo.

Chi è Giacomo Pascale, il sindaco di Lacco Ameno

Sindaco di Lacco Ameno al secondo mandato di fila dal 5/10/2020, Giacomo Pascale nasce a Casamicciola Terme, in provincia di Napoli, nel 1963.

59 anni, diplomato ed appartenente alla categoria professionale dei rappresentanti di commercio, vince nuovamente le elezioni nel 2020 con la listaIl faro” dopo uno scandalo sui voti ricevuti.

Al tempo dell’elezione, subito dopo lo spoglio delle schede, si è infatti registrata una situazione di assoluta parità.

Questa condizione è venuta fuori da una richiesta agli atti per via di un sospetto, in seguito verificato: al capolista Pascale non erano stati attribuiti 2 voti.

Seguiva il ballottaggio, che portò l’attuale sindaco di Lacco Ameno ad avere definitivamente la meglio su Domenico De Siano, l’avversario del partito “Sempre per Lacco Ameno”. Si confermerà quindi sindaco il Pascale, che oggi riceve delle accuse da parte del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Il ministro Pichetto Fratin sulla strage di Ischia

Il ministro, infatti, ieri 28 novembre 2022 ha esternato una dichiarazione molto forte sui sindaci “da arrestare” per la concessione di condoni su immobili abusivi, che non avrebbero diritto ad alcuna sanatoria

Il ministro, tuttavia, ha subito corretto il tiro, dicendo che la sua dichiarazione è stata eccessiva.

Tuttavia, a sua parziale discolpa, spiega anche che questa dichiarazione era nata dal fatto che, leggendo i report, notava che nell’isola di Ischia erano stati stanziati fondi per la messa in sicurezza del territorio da un punto di vista idrogeologico sin dal 12 novembre del 2010.

Il ministro dichiara inoltre che sullo stanziamento dei fondi, veniva riportata anche la dicitura “In fase progettazione”.

La stessa premier Meloni ha affermato che le dichiarazioni del ministro erano state infelici, tuttavia, in un’intervista che ha rilasciato al corriere della sera afferma anche che capiva quanto intendeva spiegare il ministro.

In particolare, la presidente afferma che, con ogni probabilità, l’intenzione del ministro era quella di sottolineare che le istituzioni devono rispondere delle loro responsabilità di fronte alle tragedie che avvengono.

La premier sottolinea inoltre di essersi mostrata scettica in riferimento alla velocizzazione dei tempi previsti per il condono stabiliti da parte del primo governo Conte.

Sebbene ammetta di aver votato il provvedimento nel 2018, precisa di averlo fatto perché bisognava garantire risposte alla città di Genova, che era direttamente riguardata dal decreto in cui erano state inserite anche le norme per velocizzare le risposte dell’amministrazione alle istanze di condono sugli immobili di Ischia. Si ricorda che l’articolo che riguardava la procedura di condono in seguito al terremoto di Ischia del 2017 era il 25 del cd. “Decreto Genova”.

Il sindaco Pascale sulla tragedia di Ischia

Secondo il sindaco Pascale, la frana che ha colpito il territorio di Ischia è stata di dimensioni enormi. Scesa dal monte Epomeo, ha raggiunto una tale velocità e grandezza da trascinare tutto quello che trovava sul proprio cammino, e le dichiarazioni del ministro sull’arresto dei sindaci gli sono risultate del tutto fuori luogo.

Al momento questi sono i fatti. Così come è un fatto che piangiamo i nostri fratelli e sorelle che non stanno più con noi. I processi mediatici li farete magari più in là, dopo i rilievi dei tecnici. Ma vi prego, fino a quel momento, chiedo ed esigo rispetto per la nostra Comunità, profondamente lacerata dal dolore. Rispettateci.

Si legge questo in una nota del sindaco Giacomo Pascale del 28 novembre.

Secondo Pascale, infatti, l’arresto di un sindaco non basta per evitare che le sciagure accadano.

Inoltre, sempre a detta del Pascale, basterebbe che il ministro si facesse carico di impegni concreti, come il governatore della Campania De Luca prova da tempo a richiedere.

Gli interventi, secondo Pascale, devono comprendere un piano decennale per la messa in sicurezza del territorio attraverso l’istituzione di una cabina di regia.

Si dovrebbe inoltre parlare di sburocratizzare gli appalti e fare un serio patto tra tutte le forze politiche.

Quest’ultima indicazione, secondo il sindaco risulta fondamentale, in quanto qualora cambiassero i governi, non dovrebbero cambiare i programmi stabiliti.

Leggi anche: Tragedia a Ischia, intere famiglie distrutte: chi sono i morti e i dispersi nella frana

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