Giorgia Meloni, le “prime volte” in politica e l’ascesa con Fratelli d’Italia: la carriera

Chi è Giorgia Meloni e qual è stata la sua carriera politica che l'ha portata alla vittoria delle elezioni politiche 2022? Da Azione Studentesca al Popolo delle Libertà, fino alla fondazione di Fratelli d'Italia. Giorgia ha vissuto tantissime "prime volte": ripercorriamole insieme.

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Giorgia Meloni e la coalizione di centrodestra hanno dominato il panorama delle elezioni del 25 settembre 2022: Fratelli d’Italia è il primo partito italiano per numero di voti, avendo ottenuto circa il 26% delle preferenze degli italiani. Ciò significa che in Italia – probabilmente – potrebbe essere eletto per la prima volta un premier donna.

Ma chi è Giorgia Meloni, la leader FdI e la prossima candidata a Palazzo Chigi? Dall’infanzia trascorsa nel quartiere romano della Garbatella fino al diploma di Maturità, dalla giovinezza al fianco di Azione Studentesca fino all’ascesa di Fratelli d’Italia.

Ecco la carriera sociale e politica di Giorgia Meloni: dalla nascita all’ingresso in Parlamento, dalla crescita nei sondaggi fino all’affermazione del partito Fratelli d’Italia nelle ultime elezioni 2022

Giorgia Meloni, vera protagonista delle elezioni 2022

Giorgia Meloni nasce a Roma il 15 gennaio 1977, è crescita nel quartiere romano della Garbatella e si è diplomata in lingue ottenendo 60/60 alla Maturità. Ad oggi, all’età di 45 anni, ha vinto le elezioni politiche 2022 e si appresta – probabilmente – a ricoprire la carica di futuro Presidente del Consiglio dei Ministri. 

I primi commenti a caldo sul risultato elettorale sono arrivati nelle prime ore del giorno, attorno alle 3 del mattino, quando ormai i risultati avevano confermato la vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni.

Successivamente, con un post pubblicato sui social, la leader FdI ha affermato:

Oggi abbiamo scritto al storia.

Per poi proseguire:

Questa vittoria è dedicata a tutti i militanti, i dirigenti, i simpatizzanti e ad ogni singola persona che - in questi anni - ha contribuito alla realizzazione del nostro sogno, offrendo anima e cuore in modo spontaneo e disinteressato.

Ma la carriera politica di Giorgia Meloni è molto più lunga e necessita di un salto nel passato per essere ben compresa. Ripercorriamo i primi anni di ingresso in politica e cerchiamo di capire chi è Giorgia Meloni, la probabile futura premier italiana.

Giorgia Meloni, l’ingresso in politica e le “prime volte”

La leader di Fratelli d’Italia ha sempre mostrato grande interesse per il mondo della politica: sin dalla sua giovinezza volle contribuire per migliorare il futuro del Paese, proprio all’indomani della strage di via D’Amelio in cui perse la vita Paolo Borsellino.

La sua carriera è fatta di prime volte: a 15 anni, per esempio, con il Fronte della Gioventù, mentre successivamente ha fondato il coordinamento studentesco “Gli Antenati” e nel 1996 è divenuta responsabile di Azione Studentesca. È stata anche la prima presidentessa donna di Azione giovani, un’organizzazione giovanile di destra.

Nel 1998, all’età di 21 anni, è stata eletta consigliere nella Provincia di Roma ed è rimasta in carica fino al 2002.

L’approdo in Parlamento e la pubblicazione del suo libro

L’elezione in Parlamento nella Camera dei Deputati è avvenuta nel 2006, a soli 29 anni, quando si trovava nella lista di Alleanza Nazionale.

La carriera delle prime volte prosegue: dal 2006 al 2008 Giorgia Meloni viene eletta Vicepresidente della Camera dei Deputati

Sempre nel 2008 viene rieletta alla Camera dei Deputati nella lista del Popolo delle Libertà ed entra per la prima volta nel Governo Berlusconi come Ministra della Gioventù (2008-2011). A soli 31 anni è il Ministro più giovane della storia della Repubblica italiana. È stata poi Presidente del movimento politico giovanile Giovane Italia.

Nel 2011 ha pubblicato il suo primo libro: “Noi Crediamo, viaggio nella meglio gioventù d’Italia”.

Giorgia Meloni fonda il nuovo partito Fratelli d’Italia

Nel dicembre 2012 ha annunciato la sua candidatura alle primarie con il Popolo delle Libertà, che però rinuncia alle primarie.

Da qui, Giorgia Meloni insieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa ha fondato il nuovo partito “Fratelli d’Italia- Centrodestra nazionale”, di cui diventata anche la prima presidente donna.

Nel 2013 viene eletta alla Camera con Fratelli d’Italia, divenendo capogruppo.

Alle elezioni del 2014, FdI ottiene solo il 3,7% dei voti e non supera la soglia di sbarramento per accedere al Parlamento. Giorgia Meloni, però, da brava leader si allea con la Lega Nord di Matteo Salvini, con la quale affronta diverse questioni politiche in opposizione all’allora Governo guidato da Matteo Renzi.

Giorgia Meloni e la crescita di Fratelli d’Italia nei sondaggi

Nel 2016 Giorgia Meloni apre la sua candidatura a sindaco di Roma: di nuovo, è la prima volta che una donna incinta concorre per questa carica. Con un totale di oltre il 20% dei voti, viene eletta nell’Assemblea Capitolina. A metà settembre dello stesso anno diviene mamma di Ginevra.

Nelle successive elezioni politiche del 2018, Giorgia Meloni riesce a crescere e quintuplica il numero di parlamentari eletti con Fratelli d’Italia.

Il 28 settembre 2020, invece, viene eletta Presidente del Partito dei Conservatori e Riformisti europei: ancora è la prima volta che una donna diviene leader di un partito politico europeo e al tempo stesso risulta leader di un partito italiano.

Nel 2021 ha pubblicato il suo secondo libro intitolato con la celebre frase della leader FdI: “Io sono Giorgia. Le mie radici, le mie idee”.

Giorgia Meloni sarà anche al prima donna eletta premier in Italia?

Per concludere questo lungo percorso politico di Giorgia Meloni, non possiamo non ricordare il risultato elettorale ottenuto da Fratelli d’Italia il 25 settembre 2022: primo partito italiano, FdI si è affermato con la maggioranza dei voti.

Questo significa che – stando agli accordi del programma della coalizione di centrodestra – Giorgia Meloni potrebbe diventare il primo Presidente del Consiglio donna della storia della Repubblica. Ma questo dipenderà anche dalla nomina di Mattarella e dall’eventuale voto di fiducia delle Camere.