A Roma si è svolto il primo incontro internazionale della neo premier Giorgia Meloni. L’inquilina del Quirinale ha incontrato in maniera informare il presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron. Fonti di Palazzo Chigi e dell’Eliseo hanno detto che il tutto si è svolto in maniera cordiale e i due leader sono sulla stessa lunghezza d’onda, soprattutto riguardo la politica estera.
Giorgia Meloni incontra Emmanuel Macron: unità d’intenti e niente vigilanza straniera in Italia
Le sfide europee sono ben note a tutti e, nonostante gli scontri verbali pre elettorali tra i due presidenti, adesso è arrivato il tempo di agire. Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron sembrano avere le stesse idee per arginare le crisi in corso nel Vecchio Continente. I dossier sul caro energia, sulla crisi dei migranti ucraini e sulla posizione nei confronti di Putin sono gli stessi, sia per la Francia che per l’Italia. A tal proposito c’è stata unità d’intenti tra i due leader europei. Come riportano le fonti interne a Palazzo Chigi,
“i presidenti di Italia e Francia hanno convenuto sulla volontà di proseguire con una collaborazione sulle grandi sfide comuni a livello europeo e nel rispetto dei reciproci interessi nazionali“.
Poi c’è un tema molto importante di cui molti non sono a conoscenza: l’ipotesi vigilanza straniera in Italia. Questa possibilità fece andare su tutte le furie la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. La nostra premier temeva che la Francia potesse intaccare le politiche interne nazionali ponendosi come osservatore dall’esterno. Nell’incontro tra i due presidente non è stato toccato tale argomento e, sempre come hanno riportato fonti di Palazzo Chigi:
“Non vi sono tracce di riferimento alcuno a ipotesi di vigilanza straniera sulla democrazia italiana”.
Giorgia Meloni temeva che la Francia potesse in qualche modo vigilare sulle politiche nazionali italiane
La ministra degli Affari Europei francese, Lauren Boone, poco dopo le elezioni del 25 settembre 2022 in Italia, concesse una lunga intervista ai microfoni del quotidiano La Repubblica. La ministra francese non era preoccupata per il nuovo esecutivo a guida centrodestra, ma comunque avrebbe voluto che la Francia e l’Unione Europea fossero vigili sulla situazione dei diritti in Italia. A tal proposito, Boone dichiarò:
“Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà. Saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto”.
Dopo aver letto quelle parole, Giorgia Meloni, che non era ancora premier, scrisse un lungo post su Facebook in cui definiva quelle parole come una minaccia per la nostra Nazione e chiese ad Emmanuel Macron di fare chiarezza. La Meloni affermò:
“Voglio sperare che, come spesso accade, la stampa di sinistra abbia travisato le reali dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri, e confido che il Governo francese smentisca immediatamente queste parole, che somigliano troppo a una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell’Unione Europea”.