Meloni: “Bufala dire che spendiamo soldi per armi a Kiev. Ue agisca in fretta su migranti”

Giorgia Meloni chiama Elly Schlein: "Mi aspetto un’opposizione durissima. Armi a Kiev? Bufala dire che togliamo fondi agli italiani".

Giorgia Meloni ha preso parte alla primissima puntata di Cinque Minuti, la nuova trasmissione di Raiuno in prima serata condotta da Bruno Vespa subito dopo il Tg1 delle 20 e prima di Amadeus con I Soliti Ignoti.

La presidente del consiglio ha trattato i temi di strettissima attualità in una trasmissione che, come indica chiaramente il titolo, ha una durata estremamente limitata.

Crisi dei migranti alla luce dell’ultima tragedia in ordine di tempo a Crotone, guerra in Ucraina e viaggio della premier con annesse armi a Kiev e congresso del Partito Democratico con l’elezione alle Primarie di Elly Schlein sono stati i tre temi trattati nell’intervista con il conduttore di Porta a Porta. Ecco le parole della presidente del consiglio Meloni.

Giorgia Meloni, la tragedia di Crotone e l’Ue sui migranti

Vespa chiede a Meloni:

L’Europa si straccia le vesti ancora una volta dopo la tragedia di Crotone ma non muove un passo mentre l’opposizione attacca la politica del Governo sui migranti.

Meloni dopo avere ribadito il suo “cordoglio per una tragedia che non può lasciare nessuno indifferente” spiega:

Quello che è accaduto, argomenta la premier, dimostra quello che diciamo da sempre. Tra le tante falsità che ho sentito in queste ore c’è quella secondo la quale queste persone sarebbero naufragate a causa dei provvedimenti del governo sulle Organizzazioni Non Governative, solo che va sottolineato che quella tratta non è coperta dalle ONG e questo dimostra, banalmente, che il punto è che più gente parte più gente rischia di morire. L’unico modo per affrontare seriamente con umanità questa materia è fermare le partenze.

E su questo – continua la premier – sì serve un’Europa che oltre ovviamente a dichiarare la sua disponibilità agisca e in fretta ed è la ragione per la quale oggi stesso ho inviato una lettera al Consiglio europeo e alla Commissione Europea per chiedere che venga immediatamente reso concreto quello che abbiamo discusso all’ultima riunione del Consiglio europeo”.

Giorgia Meloni, la visita a Kiev e le armi all’Ucraina

Vespa evidenzia di avere visto la premier commossa a Bucha durante la sua visita in Ucraina e ha sollecitato una risposta della premier sulle ragioni che l’hanno portata a confermare al presidente Volodymyr Zelensky il pieno appoggio del Governo italiano nonostante una larga parte dell’opinione pubblica italiana sia contraria all’invio di armi.

”Mi sono commossa più volte, però voglio anche dire che gli italiani dovrebbero essere molto fieri. Molti si aspettavano un'”Italietta spaghetti e mandolino” che di fronte alle difficoltà si gira dall’altra parte e invece noi siamo stati e siamo un’altra cosa. Non è solo un fatto di orgoglio, è un fatto di difesa dell’interesse nazionale. Quando tu sei autorevole e credibile la tua voce è ascoltata e puoi ottenere risultati”.

Capisco tutte le difficoltà e i dubbi dei cittadini ma credo anche che debba essere chiaro che è una illusione pensare che se noi non sostenessimo gli ucraini avremmo la pace. Non avremmo la pace ma una invasione e quell’invasione porterebbe la guerra più vicina a casa nostra.

“Sento poi anche dire – prosegue la premier – che non abbiamo i soldi per gli italiani e spendiamo invece i soldi in armi, anche questa è una bufala: noi non spendiamo soldi per comprare armi che mandiamo agli ucraini, noi abbiamo già delle armi che riteniamo oggi fortunatamente di non dover utilizzare. Quindi non c’è niente che stiamo togliendo agli italiani per allontanare una guerra che potrebbe riguardare anche gli italiani”.

“Nessuno dice – continua la presidente del Consiglio – che noi in Ucraina abbiamo portato i generatori elettrici perché c’è gente che rischia di morire di freddo, che non ha la luce, bambini, famiglie persone normali aggredite con missili che bombardano le infrastrutture strategiche per piegare la popolazione, col freddo, la fame, il buio. Sono fiera e credo che gli italiani debbano essere fieri di un’Italia che non cambia posizione da un giorno all’altro perché fino a che ci sarò io al Governo è questa l’Italia che voglio rappresentare”.

Giorgia Meloni e il congresso del Partito Democratico con la vittoria di Elly Schlein

Una donna alla guida del Partito Democratico chiede Vespa. Bonaccini prevedeva una opposizione severa ma collaborativa ma Schlein parla di opposizione durissima. Un bel confronto tra due donne leader:

Penso che sia uno scenario molto interessante, dice Meloni, ho chiamato Elly Schlein per farle anche personalmente i miei auguri, ovviamente mi aspetto una opposizione durissima, io ho fatto una opposizione durissima. Il confronto delle idee non mi ha mai preoccupato, mai spaventato.

Ho sentito dire che il Pd sarà un problema per il governo Meloni: per noi la democrazia non è stata un problema mai, semmai lo è stato per la sinistra. Per noi il confronto se è fatto sulle idee è una buona notizia. Sicuramente sono pronta al confronto e ancora auguro buon lavoro a Elly Schlein”.

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