Incontro Governo-Sindacati: ecco le mosse di Draghi. Basteranno per il Movimento 5 Stelle?

Incontro Governo-Sindacati: ecco le mosse del premier Mario Draghi. Tra le priorità salario minimo e lotta alla precarietà. Basteranno per il Movimento 5 Stelle? Scopri tutti i dettagli nell'articolo.

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi tenta le carte del cuneo fiscale, del salario minimo e di interventi a favore di famiglie e imprese anche per cercare di fare rientrare entro giovedi, giornata nella quale ci sarà il voto di fiducia al Senato sul Decreto Aiuti, l'agitazione del Movimento 5 Stelle.

Che ha condizionato la sua continuazione della presenza al Governo ad alcuni  punti irrinunciabili. Basteranno queste azioni per fare in modo che il presidente del consiglio Mario Draghi abbia la fiducia del Gruppo pentastellato? Lo vedremo in queste ore. Intanto ecco i fatti politici della mattinata.

Draghi ha incontrato con quattro ministri i rappresentanti dei sindacati

A Palazzo Chigi si è tenuto il previsto confronto tra il governo e i leader di Cgil Maurizio Landini, Uil, Pierpaolo Bombardieri, e Cisl, Luigi Sbarra.

Per il Governo hanno preso parte alla riunione il premier Mario Draghi e i ministri Andrea Orlando, Giancarlo Giorgetti, Renato Brunetta, Stefano Patuanelli.

Il governo ha proposto ai sindacati di aprire tavoli sul cuneo fiscale, la lotta alla precarietà del lavoro e sul salario minimo partendo dalla proposta del ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Questi tavoli dovrebbero aprirsi a partire dall'ultima settimana di luglio.

Come noto ad esempio quello del salario minimo è un tasto fortemente battuto dal Movimento 5 Stelle in primis anche dal suo fondatore Beppe Grillo che in mattinata ha sottolineato l'urgenza di un intervento in questa direzione.

Potrebbe essere in nome del salario minimo che verrà siglata la "pace di luglio" tra Governo Draghi e Movimento 5 Stelle?

L'incontro di Draghi con i sindacati: nuovo appuntamento in programma entro fine mese 

I rappresentanti delle forze sindacali hanno dichiarato all'uscita dall'incontro con il premier che ci sarà un nuovo incontro col Governo prima della fine del mese di luglio. Sbarra, segretario dela Cisl ha ipotizzato come date il 26-27 luglio prima dell'emanazione del provvedimento.

Sbarra ha sottolineato che è stato un

incontro importante e ci si attendono prima della fine del mese di luglio decisioni importanti nel merito su salari, pensioni e reddito delle famiglie. 

Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha toni leggermente più critici nei confronti del Governo.

Ha sottolineato che si è parlato di temi come

la difesa del potere di acquisto delle persone, del salario minimo e della precarietà

Ma ha aggiunto che

è il momento di agire ora perchè non si può attendere il momento della Legge di Bilancio. 

Le mosse di Draghi potranno bastare per continuare l'esperienza di Governo col Movimento 5 Stelle?

Come noto sono giorni di forte fibrillazione per il Governo in attesa del voto di giovedì al Senato sul Decreto Aiuti. Non è in discussione il passaggio ma è chiaro che dal punto di vista politico se la norma passasse con il Movimento 5 Stelle che non vota la fiducia al Governo Draghi si aprirebbe un problema politico.

Come noto ieri Mario Draghi è stato ricevuto al Quirinale da Sergio Mattarella.

L'incontro con il Capo dello Stato che ha consentito un confronto su tutti i temi di rilievo nazionali e internazionali di certo ha visto in agenda anche il tema del dibattito intenso in maggioranza con il Governo che sta vivendo giornate molto turbolente in seguito alle prese di posizione del Movimento 5 Stelle.

Draghi con l'incontro di stamattina con le forze sindacali ha messo sul piatto alcuni dei temi cari al Movimento ma anche con grande attenzione al fatto di non esagerare con il soddisfare le richieste pentastellate per non fare arrabbiare gli altri partiti di maggioranza che a loro volta potrebbero iniziare una sorta di assalto all'esecutivo. Fatto che Draghi vuole senz'altro evitare.

Le cronache politiche raccontano di un Draghi che starebbe vivendo questi giorni con una certa irritazione per le continue mediazioni alle quali è costretto ma determinato a cercare di proseguire fino alla prossima primavera il suo lavoro.

Le mosse di Draghi per fare rientrare la crisi di Governo: le parole del ministro Stefano Patuanelli

E' evidente che un ministro del Movimento 5 Stelle come Stefano Patuanelli, ministro con Delega alle Politiche Agricole, gode di molta attenzione mediatica in queste convulse giornate. E partecipando ad un incontro di Confagricoltura Nazionale ha sottolineato che

penso che sarò ministro stasera ma anche domani e dopodomani.

Dichiarazioni che possono essere lette forse come rasserenanti sul fatto che il Movimento 5 Stelle potrebbe decidere alla fine di non uscire dall'aula del Senato giovedì.

Naturalmente si attende che parli Giuseppe Conte per dare la linea definitiva.

Governo Draghi in bilico: le posizioni degli altri partiti, Renzi duro: "Insopportabile pagliacciata dei 5 Stelle"

Se per il Partito Democratico è basilare dare continuità al Governo Draghi e Forza Italia e Lega malsopportano gli atteggiamenti di Conte, Matteo Renzi - mai tenero con il Movimento 5 Stelle - ci va giù duro nella sua e-news.

Insopportabile – scrive l'ex premier - la pagliacciata dei Cinque Stelle. Draghi ha un punto di forza straordinario e unico: la sua reputazione. Non la perda per inseguire chi, come Conte, assomiglia sempre più a un clown che non fa ridere. Se i grillini vogliono restare, bene. Se se ne vogliono andare, è meglio un Draghi Bis politico o un Draghi Bis tecnico che per i prossimi dieci mesi sistemi PNRR, legge di bilancio e politica estera, in attesa che si concluda la guerra. Se questa soluzione non è percorribile, meglio andare subito al voto: meglio le elezioni dei ricattucci grillini.

Anche Luigi Di Maio, leader di Insieme per il Futuro e uscito da poco dal Movimento 5 Stelle rincara la dose contro il suo ex partito:

Non si affrontano i problemi dei cittadini minacciando il governo. Con il lavoro, il dialogo e il confronto si trovano le soluzioni. Noi miriamo solo a quelle.