Guerra Ucraina: gli orrori di Bucha hanno un nome

La guerra non cambia mai, ed il massacro di Bucha nel contesto del conflitto fra Ucraina e Russia lo dimostra. I responsabili sono soltanto dei ragazzi, e come tutti i grandi crimini contro l'umanità sono perpetrati da esseri umani come tutti noi. Ma cosa è successo veramente a Bucha? Come cambierà il corso del conflitto? Vediamolo insieme.

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Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, né demoniaco né mostruoso.

Così diceva Hannah Arendt, una delle filosofe più importanti dello scorso secolo, nel suo capolavoro La Banalità del Male

Si tratta di un saggio sul processo ad Adolf Eichmann, uno degli architetti dell'Olocausto contro gli ebrei, condannato a morte da un tribunale internazionale essendo stato catturato anni dopo la guerra. 

Il libro della Arendt mostra l'inquietante verità degli orrori della guerra: a farli sono sempre esseri umani comuni, come io che scrivo questo articolo o tu che lo leggi. 

La storia europea è costellata da crimini simili, i più recenti dei quali sono avvenuti 30 anni fa nei Balcani, quando il conflitto che portò alla disgregazione della Jugoslavia portò al massacro di migliaia di civili bosniaci.

Anche in quel caso, chi commetteva questi crimini erano esseri umani comuni. In questo documentario dell'epoca realizzato dalla BBC potete vedere interviste ai capi di stato Jugoslavi del tempo, i quali parlano dei propri crimini come se fossero perfettamente giustificati. Quegli stessi esseri umani saranno, poi, condannati dai tribunali internazionali. 

Ed oggi, nel 2022, si ritorna a dover parlare di crimini di guerra indicibili sul suolo europeo. Nella civilizzata e ricca Europa, i civili continuano ad essere legati ed uccisi a sangue freddo, mentre la guerra incenerisce il mondo intorno a loro. 

Sto parlando del massacro di Bucha, una cittadina in Ucraina recentemente liberata dall'occupazione russa. Le immagini che i liberatori si sono trovati davanti sono difficili da descrivere. Fosse comuni, interi palazzi riempiti di civili uccisi... in parole povere, atti contro l'umanità intera

Omurbekov Azatbek Asanbekovich, il nome di colui che ha ucciso quelle persone. Egli è il comandante dell'unità 51460, una brigata di fucilieri motorizzati. 

Asanbekovich viene da lontano. Le sue origini sono nelle remote steppe della Mongolia russa. La sua etnia è quella Buriata, uno dei tanti popoli colonizzati dalla Russia nella sua veloce espansione verso Est. 

La sua unità è partita da Knyaze-Volkonskoye, nel territorio di Khabarovsk. Sarebbe più facile raggiungere la Cina da lì, piuttosto che l'Ucraina. 

Asanbekovich è un ragazzo sorridente, i cui occhi tradiscono un'etnia non europea. Sappiamo così tanto di lui poiché sono state trasmesse informazioni da un'agenzia Ucraina. Nel loro tweet si legge:

Siamo riusciti a trovare anche l'indirizzo di casa del boia russo. Ogni ucraino dovrebbe conoscere i loro nomi. Ricordate. Tutti i criminali di guerra saranno processati e assicurati alla giustizia per i crimini commessi contro i civili dell'Ucraina.

La Banalità del Male continua a fare il suo corso. Se volete saperne di più sul libro della Arendt vi lasciamo questo video informativo di Matteo Saudino

Guerra Ucraina: cosa è successo a Bucha

Bucha (pronunciata Bucia), è una cittadina di periferia a circa 30 chilometri da Kiev. Dopo i forti combattimenti delle prime settimane di guerra, Bucha è caduta in mano russa e da allora non si è saputo più nulla del destino della città. 

I russi stavano circondando Kiev, la capitale dell'Ucraina, usando anche Bucha come punto strategico da cui soffocare la città militarmente. 

Kiev, però, non è mai caduta nonostante i ripetuti attacchi russi. D'altro canto, è una città molto grande e l'esercito russo si è dimostrato mal preparato per una faticosa battaglia urbana. 

Il fatto che i russi non siano neanche stati in grado di assumere la supremazia aerea sui cieli dell'Ucraina ha fatto in modo che i bombardamenti su Kiev fossero meno gravi di quanto avrebbero potuto essere

L'antiaerea e l'anticarro ucraina hanno resistito le colonne russe e la città è rimasta fermamente in mano amica. 

Vedendo il disastro militare di Kiev, i russi hanno deciso di smettere di attaccare la città, concentrandosi solamente sul fronte sud e sull'assedio di Mariupol. A seguito anche del proseguimento positivo dei negoziati con l'Ucraina, i russi hanno deciso di ritirarsi strategicamente dalla regione di Kiev. 

Questo ha fatto si che la Russia si ritirasse anche da Bucha, lasciando che venisse liberata dall'esercito ucraino e restituita al governo di Kiev. 

Quando le truppe dell'Ucraina sono entrate nella città di Bucha, hanno trovato il massacro davanti ai loro occhi. 

Il massacro di Bucha

Dal parco si accede a un seminterrato ma i militari di guardia ci chiedono di aspettare. In quel momento arriva un bus del ministero degli Interni con giornalisti al seguito. Un portavoce informa i presenti che questo sarebbe stato un luogo di tortura e che 5 cadaveri giacciono ancora al suolo. Entriamo e iniziamo a scattare.

Il luogo è inabitabile e scuro. I corpi sono ammassati uno sopra l’altro. Solo grazie a una luce artificiale riusciamo a vedere con chiarezza i cinque cadaveri. Senza dubbio alcuni hanno le mani legate, di altri le mani non sono visibili. 

Questa la vivida descrizione di Santi Palacios, tradotta in italiano da La Repubblica, il quale ha assistito personalmente alla liberazione di Bucha e sono sue alcune delle foto che testimoniano il massacro. 

I dati sono raccapriccianti, ma spesso contraddittori fra di loro. Le spoglie dei crimini, d'altronde, sono appena state scoperte ed è difficile stimare la loro scala almeno per il momento. 

Anatoliy Fedoruk, il sindaco di Bucha, afferma che 300 ucraini sono stati uccisi e seppelliti nelle fosse comuni scavate dai russi intorno alla città. Molti cadaveri, però, sono anche stati trovati per strada e, come dimostra la testimonianza di Palacios, anche negli edifici divelti dalle bombe

La procuratrice generale di Kiev, Iryna Venediktova, stima che i cadaveri recuperati fin'ora ammontano a 410 cittadini ucraini, compresi quelli nelle fosse comuni. 

Ma il numero continua a salire, mano a mano che più regioni vengono liberate dall'esercito dell'Ucraina. 

Quando l'esercito di Kiev si stava avvicinando alla città i segnali del massacro erano già evidenti. Sulla strada che portava alla città sono stati trovati i cadaveri di almeno 20 persone, fotografati da reporter di guerra e che potete vedere qui

Il governo di Mosca, nel frattempo, afferma che le immagini sono falsificate dai media occidentali e nega qualunque crimine che gli viene accusato. In una nota del Ministero della Difesa russo si legge, infatti: 

Soldati del settantaduesimo centro principale per le operazioni psicologiche hanno inscenato un altro filmato di civili che si presume uccisi da azione violente delle forze armate russe. Eventi simili sono stati organizzati dalle forze speciali ucraine anche a Sumy, Konotop e in altre città.

Sergei Lavrov, il Ministro degli Esteri russo, condanna ferocemente la "messinscena" dell'occidente e le accuse di crimini contro l'umanità rivolte verso Mosca. 

Inutile dire, quindi, che non vi è alcuna indagine ufficiale in corso in Russia per punire i responsabili del massacro di Bucha

Massacro di Bucha: le parole di Volodymyr Zelensky

Il Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, si è presentato sulla scena di Bucha il giorno dopo la liberazione da parte dell'esercito. 

Le sue parole ai giornalisti internazionali sul luogo sono state: 

Questi sono crimini di guerra e saranno riconosciuti dal mondo come un genocidio. Sappiamo che migliaia di persone sono state uccise e torturate con amputazioni, che le donne sono state stuprate e che sono stati assassinati bambini. Più la Federazione russa ritarda i negoziati e peggio è per loro e, in linea di principio, per questa guerra.

Parole molto forti, dunque, che parlano di genocidio e massacro della popolazione ucraina. Difficile dargli torto, in fondo, viste le immagini che ci sono giunte dalla cittadina.

Rispondendo ad una domanda sull'andamento dei negoziati, Zelensky ha detto che nell'Europa del XXI secolo si prosegue diplomaticamente e così loro continueranno a fare. 

L'incontro fra il presidente Zelensky ed il presidente Putin, però, non avverrà finché non si raggiungerà un accordo ai negoziati che ricordiamo stanno avvenendo in Turchia. 

Non sappiamo quali saranno gli impatti del massacro di Bucha sulle negoziazioni fra i due paesi. Probabilmente, però, l'Ucraina chiederà che i responsabili siano consegnati ad un tribunale internazionale e giudicati come si meritano. 

Tale richiesta potrebbe essere rifiutata da Mosca se il Cremlino continua a negare le sue responsabilità nei crimini di guerra commessi. 

Guerra Ucraina: come proseguono i negoziati

Le negoziazioni fra i delegati ucraini e russi stanno proseguendo ora in Turchia, paese neutrale per eccellenza in quanto membro della NATO ma vicino alla Russia su molti dossier internazionali. 

Le questioni su cui si poggiano i colloqui, per ora, sono le seguenti: 

  • La neutralità dell'Ucraina: il paese di Zelensky dovrebbe rimanere fuori dalla NATO, anche se un eventuale ingresso nell'Unione Europea non è completamente fuori discussione;
  • La denazificazione del paese: sarebbe, questo, il pretesto stesso con cui la Russia ha iniziato la guerra. Non è chiarissimo cosa si intende con questa condizione, probabilmente rendere illegali alcuni partiti estremisti dell'Ucraina e cambiare il nome delle vie dedicate a generali nazisti (che avevano sconfitto i russi in battaglia); 
  • La Crimea ed il Donbass: la Russia non rinuncia alle sua velleità territoriali. Vuole veder riconosciuta l'annessione della Crimea l'indipendenza del Donbass con le sue due repubbliche filorusse. Se l'Ucraina accettasse questa condizione, sarebbe la prima invasione territoriale riconosciuta a livello internazionale dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi

Tutti gli attori coinvolti continuano a ripetere che i negoziati stanno andando a meraviglia, con la Russia facendo delle concessioni sulle annessioni territoriali e l'Ucraina sulla sua neutralità. 

La continua scoperta dei crimini di guerra russi, tuttavia, potrebbe rendere le cose molto più difficili in quanto certamente gli ucraini si fideranno molto meno della loro controparte russa. 

Si spera, insomma, che non vi sia uno stallo nei negoziati e che si continui a perseguire la pace attraverso una soluzione diplomatica.