Guerra Ucraina-Russia: Zelensky celebra la nave affondata!

La guerra fra Ucraina e Russia raggiunge il suo cinquantesimo giorno. Il Presidente Volodymyr Zelensky esulta per l'affondamento dell'incrociatore Moskva.

Nel momento in cui scrivo questo articolo sta per terminare il 50imo giorno di guerra tra Ucraina e Russia

Cominciata lo scorso 24 febbraio con il bombardamento dei principali centri del paese e con l’iniziale avanzata delle truppe russe all’interno delle campagne ucraine, la guerra non è certamente andata come il mondo se la sarebbe prevista

Il suo principale fautore, Vladimir Putin, era certo che l’Ucraina sarebbe caduta entro qualche settimana, concedendo il potere ad un governo filorusso. 

Nel peggiore dei casi, secondo Putin, se un’occupazione di un paese così grande non fosse stata possibile avrebbe richiesto solamente l’annessione alla Russia della Crimea e l’indipendenza delle repubbliche filo-russe del Donbass

All’inizio, come certamente vi ricorderete, la guerra Ucraina-Russia metteva molta paura nelle menti degli occidentali. Il paese di Putin era considerato un’enorme macchina da guerra che avrebbe facilmente schiacciato l’Ucraina. 

E tutti ci chiedevamo dove si sarebbe fermato Putin. Una volta che Kiev sarebbe caduta, quale altro paese avrebbe invaso? E le armi nucleari? Putin avrebbe mai usato la bomba atomica per stabilire il suo dominio sul mondo?

Come scrivevo in questo articolo lo scorso 3 marzo, infatti: 

Dopo che il Covid iniziava a darci tregua e a farci vedere una luce in fondo al tunnel, è immediatamente iniziata la guerra dalla scala più larga sul suolo europeo dalla Seconda Guerra Mondiale. 

Certo, l’ultima guerra avvenuta in Europa è stata trent’anni fa nei Balcani con la dissoluzione della Yugoslavia, ma in questo caso si parla di un’invasione di una potenza nucleare. In effetti, la Russia ha l’arsenale nucleare più consistente del mondo, avendo più testate atomiche di tutti i membri della NATO messi insieme (USA compresi). 

Oggi, dopo 50 giorni di guerra, ho la sensazione che le acque si siano un po’ calmate. Ovviamente, si è ancora disgustati per le azioni russe in Ucraina, soprattutto dopo la scoperta dei terribili crimini contro l’umanità commessi dai russi

Tuttavia, la credibilità dell’esercito russo è certamente calata. Sebbene la Russia faccia ancora paura poiché rimane pur sempre la nazione con più testate atomiche del mondo, sappiamo adesso che l’esercito russo era completamente impreparato ad una guerra su larga scala. 

Tant’è vero che, nelle ultime settimane, le truppe russe si sono ritirate dal nord dell’Ucraina per concentrare tutti i loro sforzi solamente sul fronte sud, ove continua ad essere assediato il porto di Mariupol

E’ grazia a questa ritirata se siamo venuti a conoscenza di alcuni, raccapriccianti crimini, come l’ormai famoso Massacro di Bucha

E non è solamente l’esercito russo ad aver fatto una figuraccia, ma anche le forze aeree e di mare. Vediamo insieme, infatti, quali sono stati i più grandi fallimenti della marina e dell’aeronautica russa in questa guerra disastrosa, compreso il recente affondamento dell’incrociatore Moskva. 

Il fallimento della marina e dell’aeronautica russa

Una guerra moderna non si combatte solamente con i fanti. Ormai da più di 100 anni, infatti, bisogna tenere conto anche della superiorità tecnologica e bisogna controllare tutti gli elementi della terra. 

I fanti, certamente, continuano ad essere la spina dorsale di un esercito, ma una guerra moderna non si vince più solamente con soldati ben addestrati e molto numerosi. 

Esempio lampante è anche l’invenzione del carro armato, il quale serve a controllare il terreno più velocemente sbaragliando completamente ogni resistenza nemica. E’ anch’essa una truppa di terra, ma oggigiorno è impossibile pensare di andare in guerra senza di esso. 

Allo stesso tempo, per vincere delle battaglie nell’era moderna si ha bisogno di superiorità aerea. Con questo intendo il completo controllo dei cieli al di sopra dei luoghi di battaglia: è interesse sia dell’attaccante che del difensore schierare forze aeree a supporto della propria fanteria

Ovviamente, l’aeronautica russa aveva dei numeri estremamente più elevati di quella ucraina, ma non è bastato per conquistare i cieli sopra i campi di battaglia. Le difese ucraine, infatti, prevedevano anche dei moderni velivoli e della moderna artiglieria antiaerea che ha sbaragliato completamente gli aerei di guerra della Russia. 

Non solo, ma questi mezzi sono continuati ad essere forniti all’Ucraina da parte dell’occidente per tutti questi 50 giorni di guerra, mentre la Russia non ha nessun amico che possa aiutarla nella conquista dei cieli. 

Per questo, la Russia fa ancora difficoltà a dominare i cieli dell’Ucraina, nonostante il numero sorprendente di forze che può schierare. 

Un altro elemento che è fondamentale da controllare, non solamente nell’era moderna ma in tutta la storia dei conflitti del mondo, è l’acqua

In effetti, si potrebbe persino dire che la Russia è entrata in guerra contro l’Ucraina per il controllo dei mari, in quanto la Crimea occupata ospita il porto più grande al momento utilizzato dalla marina russa, nonché l’unico porto che non gela d’inverno. 

In questo caso, sembrava che la Russia dominasse completamente i mari, avendo completo controllo delle acque di fronte ai porti ucraini ed avendo completato un embargo contro il nemico. 

La sicurezza della marina russa, tuttavia, è stata sfidata proprio oggi. 

L’affondamento dell’incrociatore Moskva

E’ notizia delle ultime ore che la marina della Russia ha subito un terribile colpo all’onore. L’incrociatore Moskva, una delle perle della flotta di Mosca, è affondato nelle acque del Mar Nero. 

Ovviamente, sono immediatamente partite allegazioni da una parte all’altra. Secondo i russi, infatti, l’incrociatore sarebbe affondato per colpa di un incendio a bordo, che avrebbe definitivamente messo fuori gioco la nave già danneggiata da una tempesta. 

Come riportato da Rai News, infatti: 

Mettendo insieme le affermazioni rilasciate dall’agenzia di stampa russa Interfax, secondo il Ministero della Difesa russo la nave “ha perso stabilità a causa di un danno allo scafo, avvenuto durante l’incendio seguito all’esplosione delle munizioni” trasportate a bordo, “in condizioni di mare tempestoso” la nave è affondata mentre veniva rimorchiata.

Di avviso completamente diverso, invece, sono gli ucraini

Secondo Maksym Marchenko, il governatore dell’Oblast di Odessa, l’incrociatore Moskva è stato, in realtà, colpito mortalmente dai missili ucraini, causando quindi l’affondamento. 

Al momento, il Pentagono non ha né confermato né negato la versione dell’Ucraina, dando per certo solamente che la nave stesse cercando porto sicuro a Sebastopoli per essere riparata, senza però riuscirci ed affondando prima. 

Perché l’affondamento della Moskva è un duro colpo per la Russia

L’incrociatore Moskva era la terza nave più grande della marina russa. Portava con sé una testata nucleare (secondo fonti non confermate) ed era già stata usata in altri conflitti in cui la Russia era coinvolta, come quello siriano. 

Come riassume questo articolo di TGCOM 24

La Moskva, lunga 186 metri, con un equipaggio di quasi 500 persone, era l’orgoglio della marina russa. Originariamente commissionata col nome di Slava in epoca sovietica negli anni Ottanta, è stata ribattezzata Moskva nel 1995 ed è entrata in servizio nel 1998. Era armata con una gamma di missili anti-nave e antiaerei, oltre a siluri e cannoni navali e sistemi di difesa.

Il suo affondamento, quindi, è un durissimo colpo sia alla strategia navale della Russia sia al suo orgoglio. Tale colpo sarebbe ancora più duro se venisse confermato che sono stati i missili Neptune ucraini ad affondarla. 

La Moskva, infatti, era equipaggiata con tre livelli di difesa contro i missili nemici. I missili Neptune, tuttavia, sono di ultimissima generazione, e se fossero stati loro ad affondare la Moskva allora sarebbe un segnale dell’armamentario obsoleto montato dalla Russia sulla propria flotta

Insomma, un totale disastro militare, propagandistico ed economico, se consideriamo anche che la costruzione di questa nave mastodontica si aggira intorno ai 750 milioni di dollari. 

Infine, il disastro propagandistico è amplificato anche dal fatto che la Moskva era la stessa nave che aveva fatto voce grossa contro i soldati ucraini dell’Isola dei Serpenti, nelle prime giornate dell’invasione. 

Dopo essere stati intimati di arrendersi, i soldati ucraini hanno risposto con un “Vaffa” che ha fatto il giro del mondo. Se le voci fossero confermate, quindi, quello di oggi sarebbe il secondo attacco ucraino alla nave nel giro di meno di due mesi. 

La gioia di Zelensky

Volodymyr Zelensky, il Presidente dell’Ucraina, ha parlato dell’affondamento della Moskva nel suo solito discorso serale per parlare della guerra. 

Le sue parole sono state molto ironiche, parlando di come le navi russe avanzino soltanto verso il fondo del mare, ma ha anche proseguito criticando l’azione dei governi occidentali. Nel suo discorso, infatti, ha detto

Mi ricordo i primi giorni dell’invasione, quando il mondo ci diceva che non avremmo resistito. Tutti facevano il tifo per noi, ma alcuni mi dicevano di scappare, di non provare nemmeno a resistere – dice Zelensky.

Gli occupanti sono responsabili di tutto quel che è successo in Ucraina, ma in questi cinquanta giorni. Ho visto politici che agivano come non avessero potere. E non politici avere più forza e coraggio di tanti supposti statisti.

L’ultima parte del suo discorso è rivolta ai governanti occidentali che hanno preso posizioni molto timide nei confronti della Russia e della sua invasione dell’Ucraina. In particolare, si riferisce ai presidenti di Germania e Francia, chiamando per ancora più sanzioni. 

La Russia non ha iniziato la guerra il 24 febbraio scorso – ricorda Zelensky – Sono arrivati da noi nel 2014, hanno occupato la Crimea, l’hanno resa una base militare, hanno reso il Mar Nero uno dei mari più pericolosi al mondo, hanno iniziato una cinica guerra nel nostro Donbass. Hanno ucciso 14mila persone durante quel periodo.

Come ha risposto il mondo a tutto questo? La domanda rimane retorica: alcuni stanno dibattendo ancora sulla severità della sanzioni alla Russia, mentre i russi stanno ripetendo sulla nostra terra quel che di più terribile l’Europa vide durante la seconda guerra mondiale

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