Guerra, allerta USA: Russia userà armi chimiche e nucleari!

Gli USA avvertono: la Russia si starebbe preparando ad utilizzare armi chimiche e nucleari in Ucraina. Il Dragone da che parte sta in questa guerra?

Ieri il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha lanciato un messaggio forte e chiaro al Presidente cinese Xi Jinping. La minaccia è la medesima che lo scorso 14 marzo ha avanzato, durante il vertice tenutosi a Roma, Jake Sullivan al responsabile della commissione Esteri del Politburo del Partito comunista cinese, Yang Jechi:

Pechino dovrà affrontare delle conseguenze economiche qualora dovesse decidere di scendere in campo in favore della Russia di Putin. Lo stesso Sullivan, infatti, aveva dichiarato:

“Non permetteremo che ci sia un’ancora di salvezza per la Russia da queste sanzioni economiche, da qualsiasi Paese, in qualsiasi parte del mondo.”

E le conseguenze per la Cina sarebbero molto importanti, dato che ogni anno, gli USA importano da Pechino miliardi di dollari di merce

La telefonata tra Biden e Xi è iniziata alla 14.00 ora italiana, ed è durata quasi due ore. La posizione dell’Occidente era sin da subito chiara: la Russia dovrà lasciare l’Ucraina e dovrà far cessare questa guerra; ma la posizione della Cina? Qualche piccolo passo è stato fatto e Xi Jinpin avrebbe affermato da subito che:

Un conflitto e uno scontro tra Stati non sia nell’interesse di nessuno.” Rimarcando anche che “Cina e Stati Uniti hanno responsabilità internazionali per compiere gli sforzi per la pace e la tranquillità nel mondo.” 

Ciò che gli Stati Uniti e gli alleati della NATO maggiormente temono è un possibile aiuto del Dragone a Mosca che, sempre secondo gli States si starebbe preparando a sferrare un attacco senza precedenti in Europa, ricorrendo ad armi chimiche e biologiche, oltre che alle armi nucleari

Guerra, continuano i negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina

I bombardamenti continuano e, con essi, continuano ad aumentare profughi e morti. Nel frattempo, le delegazioni di Mosca e Kiev stanno continuando le loro trattative e, secondo il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak, è possibile che prima di trovare un accordo passino dei giorni, o addirittura delle settimane. Podolyak ha affermato che:

“La firma di un accordo di pace porrà fine alla fase acuta del conflitto, ci permetterà di onorare tutti coloro che sono stati uccisi e iniziare la ricostruzione del Paese. Ma dubito che per gli ucraini la guerra finirà lì, non dopo tutto quello che abbiamo passato.

Sempre nella giornata di ieri, il dittatore russo Vladimir Putin ha parlato telefonicamente con il cancelliere tedesco Olaf Scholz dichiarando che le proposte arrivate da Kiev sarebbero “irrealistiche” e che Mosca sarebbe comunque disponibile ad una soluzione, mantenendo il suo principale appoggio.

Secondo il dittatore, però, l’Ucraina starebbe continuando a ritardare i negoziati continuando a fare proposte impossibili da realizzare.  

Guerra, secondo Lavrov l’Occidente avrebbe chiuso la porta alla Russia

Sempre nella giornata di ieri, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov avrebbe dichiarato che la Russia non ha mai chiuso la porta all’Occidente, ma che sarebbe stato proprio quest’ultimo a farlo con Mosca. Ancora una volta, Lavrov ha parlato di piena disponibilità del Cremlino a cooperare con chi è pronto a farlo, sempre sulla base del rispetto reciproco, anche se:

“La situazione attuale è molto diversa dal 2014, se c’erano illusioni in cui un giorno potevamo contare nuovamente sui nostri partner occidentali, questa illusione non è più presente.” 

Il Ministro degli Esteri ha poi dichiarato che la Russia vuole degli alleati che stiano al suo fianco; a tal proposito, i concetti di “cooperazione” e di “rispetto reciproco”, sono stati più volte ribaditi con Pechino e, secondo Lavrov, i Paesi orientali sarebbero molto più disponibili ad agire secondo questi propositi. 

Il discorso si è poi concluso facendo riferimento agli USA che “vorrebbero che l’intero globo diventasse un Saloon Americano”. Per Lavrov, infatti, sarebbe giunta l’ora aprire gli occhi poiché numerosi Paesi non accetterebbero di prendere ordini dallo “Zio Sam. Tra questi, oltre la Russia, la Cina, il Brasile, il Messico e l’India. 

Dagli Stati Uniti, però, arriva l’allerta: la Russia utilizzerà armi chimiche 

E, mentre mosca continua a parlare di “rispetto reciproco”, gli Stati Uniti avvertono l’Occidente intero: la Russia starebbe preparando il terreno per utilizzare armi chimiche e armi biologiche “sotto falsa bandiera”.

Il consigliere alla sicurezza nazionale USA, Jack Sullivan, avrebbe parlato con il suo omologo russo, il generale Nikolay Patrushev, mettendolo in guardia su questo punto. Gli USA e gli Alleati non resteranno a guardare qualora Mosca dovesse decidere di utilizzare in Ucraina armi chimiche o biologiche

Secondo gli States, infatti, non vi sarebbe alcun segno di una de-escalation dell’esercito russo in territorio ucraino, e Mosca non starebbe facendo passi avanti significativi nei negoziati con la delegazione ucraina. 

Le armi chimiche sono già state utilizzate in passato in territorio siriano. La conferma era arrivata da un rapporto ONU dopo oltre un anno di indagini. Nel 2014 e nel 2015, infatti, gli elicotteri del regime di Damasco avrebbero fatto ricorso ad armi chimiche spargendo cloro su due località della provincia Idlib: Talmanes e Sarmin.

A inizio aprile 2017, poi, è stato sferrato un altro attacco chimico, sempre in Siria, che ha causato circa sessanta morti, di cui undici bambini, e 200 feriti. Tutte le persone sembravano morte per soffocamento e, all’arrivo in ospedale, presentavano anche altre sintomatologie ricollegabili all’uso di armi chimiche. 

Secondo gli ultimi rapporti, nel 2017 sono stati utilizzati gas tossici, in particolare il gas sarin:

“Il Sarin o GB è un gas nervino della famiglia degli organofosfati classificato come arma chimica di distruzione di massa.”

USA, non solo armi chimiche ma anche minaccia del nucleare dalla Russia

Proprio per questo motivo il pensiero, come affermato da Antony Blinken, segretario di stato US, si rivolge non solo verso la possibilità di utilizzare armi chimiche o biologiche, ma addirittura all’utilizzo di armi nucleari.  

La minaccia nucleare, secondo l’intelligence USA, potrebbe arrivare all’Occidente proprio perché l’esercito ucraino sta continuando a resistere all’invasione della Russia che, come abbiamo sentito più volte anche dagli stessi soldati, era convinta di concludere la guerra in tre giorni. 

Il rapporto della Defense Intelligence Agency del Pentagono avrebbe dichiarato che “è probabile che Mosca, vedendo diminuire lentamente la sua forza convenzionale, si affiderà al suo deterrente nucleare per proiettare forza all’interno del Paese e all’estero“. 

A tal proposito, vi consiglio la lettura di questo articolo della collega Valentina Sussi: Ecco l’arsenale nucleare di Putin: la NATO come risponde?

Russia, ancora non è chiaro il ruolo del Dragone in questa guerra

Nonostante la telefonata di ieri tra il Presidente USA e il suo omologo cinese, ancora non sembra chiara al 100% la posizione del Dragone che, nonostante abbia parlato di sforzi per mantenere “la pace e la tranquillità nel mondo”, invita gli States e gli Alleati della NATO a intraprendere un dialogo con Mosca e non agire unicamente con sanzioni che “non si sono mai rivelate un modo efficace per risolvere i problemi.

Ancora oggi, dunque, la posizione di Xi Jinping pare ambigua: se, da un lato, la Cina condanna l’operato della Russia, in particolar modo, i bombardamenti criminali nelle città e sui civili, dall’altro pare non voglia esporsi sui negoziati. Antony Blinken, lo scorso giovedì 17 marzo, avrebbe dichiarato a tal proposito:

“La Cina deve decidere da che parte stare (in questa guerra), ma non sembra stia andando nella giusta direzione”.

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