Al centro delle polemiche da giorni e accusato di aver scritto un volantino dal contenuto antisemita quando era un liceale, il vice premier e ministro dell'Economia della Baviera ha difeso la sua posizione in modo non proprio convincente. Nonostante lo scandalo che ha tenuto banco sui media tedeschi, è rimasto al suo posto e addirittura il suo partito è salito nei sondaggi: chi è Hubert Aiwanger, il leader di un piccolo partito di Destra che potrebbe cambiare il corso delle elezioni locali nello Stato federale tedesco della Baviera. E non solo.
Chi è Hubert Aiwanger
Chi è Hubert Auwanger? Perché è al centro dell'attenzione mediatica tedesca e internazionale da giorni? In molti se lo sono chiesto leggendo di sfuggita le cronache di politica estera, considerando che si tratta del leader di un piccolo partito di destra tedesco non rappresentato nel Parlamento nazionale.
Prima di capire il motivo per il quale si trova al centro della bufera ripercorriamo in breve la carriera politica del leader del partito di destra 'Elettori Liberi'.
Cinquantadue anni, figlio di contadini, Hubert Auwanger è laureato in agricoltura. Leader del piccolo partito 'Elettori Liberi', per anni ha cavalcato l'onda della retorica populista e anti immigrazione come tanti altri partiti di destra. Dal 2019 suo piccolo partito è partner di minoranza della CSU ( partito cristiano conservatore al potere in Baviera) e della CDU ( divisione locale dell'Unione cristiano democratica).
Lo scandalo dei volantini nazisti
Tornando alle cronache più recenti, da giorni Auwanger è al centro di uno scandalo che ha scombussolato il dibattito politico non solo locale - a poche settimane dal voto in Baviera dell'8 ottobre - ma anche nazionale, nonostante i problemi non indifferenti - come quelli della crisi immobiliare - che sta attraversando la Germania.
Tutto è cominciato quando il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung ha rivelato che Aiwanger nel 1988, - all'epoca uno studente delle scuole superiori - ha dovuto affrontare misure disciplinari per aver distribuito un volantino dai contenuti antisemiti. Ad esempio, in un passaggio invitava i compagni di classe al "quartiere dei divertimenti di Auschwitz".
"Non sono l'autore dell'articolo in questione e trovo il suo contenuto disgustoso e disumano". Questa l'iniziale risposta del politico tedesco giudicata da tutti insufficiente, considerato che il lungo articolo che ha lanciato le accuse era molto circostanziato. Citando fonti - anche ex insegnanti e compagni di classe - che lo hanno identificato come l'autore del volantino e descritto come un 'ammiratore nazista'.
Subito dopo le rivelazioni suo fratello si è autoaccusato affermando di esserne l'autore mentre Hubert Auwanger ha ammesso che "una o più copie" del volantino erano state trovate all'epoca nel suo zaino. Tra l'altro è anche circolata in rete una foto di classe che lo ritrae con i baffi simili a quelli di Hitler: anche in questo caso la sua risposta è stata giudicata confusa e poco convincente.
Perché la vicenda riguarda la politica nazionale
La vicenda ha travalicato l'ambito locale per un motivo ben preciso. Il leader politico bavarese Markus Söder, dell' Unione cristiano-sociale di centrodestra, come già accennato, conta sull'appoggio di Aiwanger in una possibile coalizione di governo con il partito degli Elettori Liberi. Una vittoria con dei numeri 'importanti', secondo molti analisti tedeschi, servirebbe a Söder per proporsi in modo convincente come il candidato cancelliere del centrodestra in Germania nel 2025.
Soeder che non ha ritenuto di chiedere un passo indietro al suo vice-premier e paradossalmente, il partito 'Elettori Liberi' invece di subire un arresto, vola nei sondaggi.