Intervista tv Lavrov, bufera politica! Draghi: frasi oscene

Intervista tv al ministro degli Esteri russo su Rete 4. E infuria il dibattito politico. Tanti gli attacchi al comizio di Lavrov. Draghi: frasi oscene.

Il ministro degli Esteri della federazione russa Sergej Lavrov in diretta su Rete 4. Uno dei principali collaboratori di Vladimir Putin ha parlato a lungo alla televisione italiana nel programma Zona Bianca. Tantissime ovviamente le reazioni: tante le persone sconcertate per il comizio senza contraddittorio di Lavrov.

Nella serata di lunedì è arrivato anche il commento del presidente del consiglio Mario Draghi che ha parlato di frasi aberranti e oscene.

Intervista tv Sergej Lavrov: le parole del ministro degli Esteri della Federazione russa

Lavrov tra le tante parole dette nel corso dell’intervista su Rete 4 nel corso del programma Zona Bianca. ha sottolineato che l’Italia è in prima fila tra coloro che adottano e hanno deciso di promuovere le sanzioni contro la Russia. “

“Per noi è stata una grande sorpresa. Eravamo abituati all’idea che l’Italia grazie alla sua storia sapesse distinguire il bianco dal nero”.

Poi “ci sono state dichiarazioni di politici e di esponenti dei media italiani che sono andate molto oltre le buone norme giornalistiche e dei rapporti diplomatici”. E ancora ha dipinto il massacro di Bucha come una “fake news“.

Infine uno dei passaggi più discussi è stato quando ha messo in parallelo le figure di Adolf Hitler e del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.

Intervista tv Lavrov, Mario Draghi: da Lavrov frasi aberranti e oscene

Il presidente del consiglio italiano Mario Draghi in occasione della presentazione del nuovo pacchetto di Aiuti si è anche espresso sul comizio di Lavrov sulla televisione italiana. Draghi non ha fatto giri di parole e ha parlato di frasi aberranti e oscene.

“Prima di tutto – ha detto Draghi – parliamo di un Paese in cui c’è libertà di espressione come il nostro mentre il ministro russo Lavrov appartiene ad un paese in cui questa libertà di espressione non c’è. In Italia ognuno ha libertà di esprimere le sue opinioni anche quando sono palesemente false e aberranti. Quello che ha detto Lavrov è aberrante e per quel che riguarda la parte riferita a Hitler si sconfina nell’osceno”.

Lavrov, per Draghi, di fatto ha dato vita ad un comizio. “C’è anche da chiedersi se è giusto accettare di invitare una persona che chiede di potere essere intervistata senza dare vita ad un vero e proprio contraddittorio”.

Intervista tv Lavrov: l’affondo del segretario del Partito Democratico Enrico Letta

“Un’onta per l’Italia”. Non usa mezzi termini il segretario del Partito Democratico Enrico Letta per commentare quanto si è visto sugli schermi di Rete 4. Letta pone risalto anche alla chiusura dell’intervista. Ecco il post del segretario Dem:

Buon lavoro ministro Lavrov. L’abisso. Ma quel che è più grave è che la vicenda dello spot da propaganda di guerra anti Ucraina stia passando solo con pochi scossoni. Siamo così pochi – si chiede Letta – a pensare che non sia possibile ne accettabile? E che sia un’onta per l’Italia intera?”. 

Sempre in ambito Partito Democratico il senatore Andrea Marcucci ha sottolineato che

“il soliloquio del ministro degli Esteri russo Lavrov su Rete 4 conferma che c’è qualcosa di molto distorto nell’informazione televisiva italiana”. 

Lia Quartapelle, deputata del Partito Democratico e responsabile Esteri del partito ci va giù pesante: “Quello di Rete4 con Lavrov non è lo scoop della prima rete tv europea a ospitare il ministro degli Esteri russo. È un regalo: è solo così che si può definire una ‘intervistà che si conclude con ‘Buon lavoro ministro Lavrov‘.

“La libertà di stampa è una gran bella cosa. Ma nel nome della libertà di stampa non si può regalare uno spazio in tv senza contraddittorio a chi fa il portavoce di un regime che chiude i giornali di opposizione e uccide i giornalisti scomodi”.

Intervista tv Lavrov: le reazioni degli altri esponenti del Partito Democratico

Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera, scrive sui social:

“Da Lavrov un inaccettabile monologo negazionista della Shoah e dell’immane sofferenza del popolo ebraico. L’uso del peggior repertorio antisemita da parte del ministro russo non può non destare allarme né essere minimizzato, il tutto su Rete 4 e senza alcun contraddittorio. Pessima pagina”. 

E Simona Flavia Malpezzi, capogruppo Pd al Senato, rincara la dose:

“Il palcoscenico dato a Lavrov senza alcun contraddittorio è inaccettabile. Sono state pronunciate parole gravi frutto della peggiore disinformazione. Si tratta di un fatto che ci riguarda tutti: il ruolo dei programmi Tv è quello di informare e non di fare pericolosa propaganda”.

E’ intervenuto anche uno storico esponente Pd come Piero Fassino che ha evidenziato che “le parole e l’analisi pronunciate dal ministro russo Lavrov nell’intervista a una tv italiana sono un concentrato dei peggiori pregiudizi antisemiti nonché una giustificazione dell’aggressione all’Ucraina fondata su argomenti falsi, inaccettabili e da respingere con fermezza.

Intervista tv Lavrov: Italia Viva all’attacco

Giorgia Meloni sulla sua pagina ufficiale Facebook ha deciso di non intervenire sulla questione come nemmeno lo ha fatto Matteo Salvini.

Giuseppe Conte leader del Movimento 5 Stelle nel corso di un colloquio nella sede di Repubblica ha definito inaccettabili le parole di Lavrov.

Sono stati veementi i commenti arrivati da Italia Viva.

Ivan Scalfarotto di Italia Viva:

Il comizio di Lavrov su Mediaset è un’espressione diretta della propaganda russa: nelle nostre televisioni sta accadendo la stessa cosa accaduta con i no vax durante la pandemia. Ora come allora le tv sbagliano a rappresentare realtà e propaganda come avessero la medesima dignità: l’informazione deve rappresentare di certo la diversità di opinioni che esiste nella società, ma non è certo tenuta a farlo in modo notarile: conduttori e giornalisti possono e devono prendere posizione”.

Per Gennaro Migliore sempre di Italia Viva, il “monologo di pieno di menzogne di Lavrov è uno dei punti più infimi della tv mondiale. Dove era il giornalista? E’ possibile ascoltare una sequenza di frasi antisemite, negazionista sui massacri di fatto per la pulizia etnica senza che il conduttore interrompa o almeno si dissoci?”.

Benedetto Della Vedova, segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri scrive: “Le chiavi della guerra, così come quelle della pace le ha Putin…Lavrov, ha detto che i massacri di Bucha sono un falso e che l’Ucraina è nelle mani di una lobby nazista: affermazioni totalmente fuori dalla realtà. Parole anche antisemite, con l’accostamento tra Hitler e Zelensky, aggiungendo che i peggiori antisemiti sono ebrei. Una realtà virtuale che la Russia propone al mondo”.

Intervista Lavrov in tv: la posizione della Comunità Ebraica di Roma

La presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello ha rilasciato una nota ufficiale dopo le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Lavrov:

“Le affermazioni del ministro degli Esteri russo Lavrov – si legge nella nota – sono deliranti e pericolose. Riscrivono la storia sul modello dei protocolli dei Savi di Sion. Il fondamento della letteratura antisemita moderna creato nella Russia zarista. La cosa più grave è inoltre che siano avvenute in una televisione italiana senza contradditorio senza che l’intervistatore opponesse la verità storica alle menzogne che erano state pronunciate”.

“Questo – prosegue la nota – non è accettabile e non può passare sotto silenzio. Ci domandiamo quale sia il limite, se esista ancora e in quale direzione stiamo andando”.

La nota termina con la seguente frase “Se viene permesso di distorcere completamente la storia il risultato sarà quello di avere una democrazia indebolita e priva degli anticorpi necessari a tutelare se stessa”.

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