ISTAT: 20.000 persone superano i 100 anni! Crescita record

Istat ha pubblicato tutti i dati relativi alla popolazione a fine 2021. Tra i dati ISTAT da segnalare che ci sono 20.000 persone che hanno più di 100 anni.

ISTAT ha pubblicato tutti i dati demografici legati al nostro paese al 31 dicembre 2021. Tante le rilevazioni effettuate. 

Nella prima puntata che si può trovare a questo link abbiamo parlato tra le altre cose di calo della popolazione, di speranza di vita, di età media nella quale le donne diventano madri e anche dei dati dei decessi legati al Covid-19 che hanno interessato in misura maggiore gli uomini rispetto alle donne.

Esaminiamo ora in questa seconda e ultima puntata tutti gli ultimi temi di analisi elaborati dall’Istituto di Statistica Nazionale. A partire dai dati legati a spostamenti e migrazioni fino ad arrivare ai dati sugli ultracentenari nel nostro paese. Che sono più di 20.000.

ISTAT,  nel nostro paese sono ripartite le migrazioni sia interne che verso l’estero

ISTAT tra le molteplici rilevazioni fatte sottolinea che nel corso del 2021 sono ripartite le migrazioni. Sia per quel  che riguarda gli spostamenti interni al nostro paese che per gli spostamenti con l’estero. Ovviamente questo dato in crescita risente delle enormi limitazioni imposte sia a spostamenti interni che esterni avvenute nel 2020 per via della pandemia. 

Le iscrizioni dall’estero per prendere la residenza in Italia sono in crescita del 15,7% rispetto al 2020 ma risultano ancora inferiori al dato fatto registrare nel 2019, ultimo anno senza la pandemia.

ISTAT lega questi spostamenti e questa ripresa delle migrazioni verso l’Italia a tre cause principali: la prima che si assiste ad una fase di ripresa dopo la stagione di crisi più acuta della pandemia. Quindi si assiste anche ad una ripresa di realtà che possono offrire occasioni di occupazione.

Rispetto ad altri paesi l’Italia viene ritenuta di livello sanitario superiore per potere dare risposte anche legate alla pandemia. E per questo quindi l’Italia è stata ritenuta un possibile buon paese nel quale andaere a vivere per un potenziale migrante e da non abbandonare per chi vi risiede già.

Terzo aspetto, per ISTAT, è legato alla Brexit che ha portato da un lato a frenare l’emigrazione di chi puntava ad andare nel Regno Unito. E in second’ordine senza potere scegliere la possibilità di quel territorio, l’Italia è stata scelta in maggiore misura dai possibili migranti.

ISTAT, il rialzo dei flussi migratori riguarda tutte le aree del nostro paese

Il rialzo dei flussi migratori netti sul 2020 interessa in maniera omogenea tutte le aree del nostro paese. Dal Nord, al centro al Mezzogiorno. Le regioni italiane che presentano una dinamica più vivace per queste migrazioni internazionali sono la Liguria e il Friuli Venezia Giulia.

Analizziamo ora le dinamiche migratorie interne tra Nord e Sud del paese. Si assiste nel 2021 ad una ripresa della mobilità residenziale nel nostro Paese. Dopo un forte arretramento che era avvenuto nel 2020 sempre per ragioni legate alla pandemia nel 2021 si è segnalato oltre 1 milione e 400 mila spostamenti.

Non si è ancora tornati ai livelli del 2019 ma non tanto ci manca da questo punto di vista

ISTAT analizza che ci sono movimenti di migrazione per di più in partenza dal Sud Italia. Sono 389 mila le persone che hanno lasciato nel corso del 2021 un Comune di una realtà meridionale per trasferirsi in un altro Comune. Anche del Sud stesso in alcuni casi. Ecco le regioni nella quale la situazione è più sfavorevole e nelle quali avviene il maggior numero di uscite: Basilicata, Calabria, Molise e Campania.

Le Regioni del Nord che hanno maggiore capacità attrattiva sono Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. 

Secondo ISTAT, il 2021 però si è catterizzato principalmente per trasferimenti di residenza principalmente non di lungo raggio ma di breve e medio raggio. Oltre ai dati citati in precedenza si assiste a molti spostamenti di residenza all’interno della stessa Regione e a volte anche all’interno della stessa provincia.

ISTAT, la distribuzione della popolazione italiana per fasce d’età

Si vive tendenzialmente più a lungo. Questa è una caratteristica diffusa nel nostro paese anche se non è così ovunque. Abbiamo analizzato nell’articolo precedente, consultabile a questo link, che l’età media, la speranza di vita media nel nostro paese è di 82,4 anni. 

ISTAT rileva anche che nel nostro paese ci sono ben oltre 20.000 persone sopra i 100 anni. 

La popolazione che ha più di 65 anni è formata da 14 milioni e 46 mila persone e a inizio 2022 costituisce il 23,8% della popolazione italiana. Sono in diminuzione le persone nella fascia d’età dai 15 ai 64 anni. Questa quota di persone in leggero calo si attesa al 63,5%.

I ragazzi e le ragazze fino a 14 anni sono in calo pure loro e ammontano il 12,7% del totale della popolazione italiana.

ISTAT arriva ad una conclusione che è anche nella logica dei fatti: se non ci fossero stati così tanti decessi legati alla pandemia la popolazione del nostro paese risulterebbe ancora più anziana di quanto non lo sia oggi. 

ISTAT, nel nostro paese ci sono più di 20.000 persone che hanno più  di 100 anni

ISTAT invece registra una situazione assolutamente particolare per quel che riguarda la popolazione delle persone che hanno più di 90 anni e più di 100 anni. Spesso si ritiene che queste siano le categorie più deboli invece ci sono crescite importanti in questi tipi di persone quasi se avessero avuto o avesseo ancora una sorta di immunità al virus.

Ovviamente da segnalare che in larga parte si tratta di persone che sono state vaccinate nella primissima fase della somministazione del vaccino e quindi c’è stata sicuramente una protezione più accelerata.

ISTAT registra che nel 2022 il numero di persone ultracentenarie in Italia con 100 anni di età compiuti o età superiori supera la quota di 20.000 persone. E’ il piu alto livello di sempre che sia mai stato registrato nel nostro paese.

Basti pensare che questo numero si è quadruplicato solamente nel giro di 20 anni.

Nel 2002 infatti le persone che avevano più di 100 anni erano soalmente 5mila. Considerando la difficile situazione degli anni della pandemia e quante persone siano venute a mancare per via del Covid, questo aumento degli over 100 è un fatto che fa scrivere a ISTAT che si tratta di una “evoluzione a carattere esponenziale”.

Ma non è tutto perchè ISTAT registra anche un aumento nel numero delle persone che si trovano in una fascia d’età ricompresa tra 90 e 99 anni. Questo fatto porta a pensare che anche negli anni futuri si possa assistere ad una ulteriore crescita della popolazione ultracentenaria. 

ISTAT, ci sono segnali di ripresa anche sul versante dei matrimoni

ISTAT infine dedica anche un approfondimento ai matrimoni e alla nuzialità. Nel 2021 si  è quasi tornati alla normalità dopo la situazione molto problematica del 2020. Nel 2021 sono state 179.000 le celebrazioni mentre nel 2020 erano state solo 97.000.

Nel 2019, ultimo anno pre pandemia i matrimoni erano stati 184.000. Si assiste ed è confermato un calo di questa situazione. Viene ad esempio preso a paragone il 2022 anno nel quale i matrimoni erano stati 270.000. 

Questa ripresa dei matrimoni potrebbe fare pensare anche ad un aumento delle nascite nel 2022. Visto che il 2021 ha segnato un ulteriore record negativo per il numero di nati.

Nel paese, rileva ISTAT, due terzi delle nascite ha origine nel nucleo coniugale.

Già sul finire del 2021 si  sono notate tendenze positive su questo discorso con i mesi di novembre e dicembre del 2021 che hanno fatto registrare 69 mila nascite, il 10% in più di quanto rilevato nel medesimo periodo del 2020 e sostanzialmente lo stesso valore osservato nel 2019. 

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
764FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate