Kirill sanzionato dall’UE come oligarchi russi!

Il patriarca della chiesa ortodossa russa, Kirill, verrà sanzionato dall'Ue come gli oligarchi russi! Ecco il patrimonio da miliardi di euro!

L’Unione Europea sembra aver proposto di sanzionare Kirill, il patriarca della chiesa ortodossa russa, nell’ambito di un sesto pacchetto di misure sanzionatorie rivolte alla Russia e, dopo l’intervista rilasciata da Papa Francesco al Corriere, la quale sembra essere ribalzata ovunque fino ad arrivare in Russia, il patriarca Kirill sembra essersi doppiamente infastidito, anche per le parole del nostro pontefice che lo definivano il “chierichetto di Putin”.

A complicare i rapporti con la chiesa ortodossa, in sostanza, potrebbe giungere anche una sanzione al patrimonio del patriarca Kirill che vanta ben165 milioni di fedeli e un patrimonio di ben 4 miliardi di dollari. Le critiche contro la decisione dell’Unione Europea non mancano ad arrivare direttamente dalla Russia.

Secondo alcuni, la scelta di sanzionare proprio il patriarca della chiesa ortodossa metterebbe in pericolo la libertà religiosa.

In realtà, l’intento dell’Unione Europea non è quello di sanzionare Kirill in quanto religioso, ma per alcune sue dichiarazioni rilasciate dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

La sanzione colpirebbe direttamente il suo patrimonio del patriarca che comprende alcune ville sul Mar Nero e diversi yacht di lusso, per non parlare dei diversi conti correnti in Svizzera e gli orologi da decine di migliaia di euro.

In particolare, secondo l’Unione Europea è inammissibile che il patriarca, nonostante la sua vicinanza a Putin, non abbia voluto tentare di convincere il capo di Stato russo la riappacificazione con il governo ucraino.

Anzi, il patriarca Kirill, nelle sue recenti dichiarazioni, ha addirittura appoggiato la guerra in Ucraina, definendola “benedetta” perché secondo la sua opinione difenderebbe i valori dell’ortodossia cristiana dai valori corrotti dell’occidente, quello stesso occidente che accetta e accoglie gli omosessuali.

Parole molto forti e inaccettabili. Certamente, però, le sopracitate dichiarazioni non devono sorprendere. La Russia è quel paese dove l’omofobia è socialmente accettata, tanto da farci dei programmi televisivi, e dove durante i gay pride le persone vengono arrestate o picchiate solo per il loro orientamento sessuale.

Più volte Vladimir Luxuria, ex politica e attivista LGBTQ+, è stata arrestata in Russia per propaganda omosessuale durante alcune manifestazioni, nel 2007 a pride di Mosca e nel 2014, rischiando anche la vita, e proprio in quelle occasioni è stata minacciata e quasi picchiata se non fosse intervenuta la Farnesina in suo soccorso. Prima, però, la polizia russa ha pensato bene di abbandonarla in mezzo ad un campo di patate.

Questa è, in breve, la testimonianza diretta di Vladimir Luxuria in una intervista rilasciata a Pomeriggio Cinque e che potrete vedere cliccando qui.

Ad ogni modo, la sanzione applicata dall’Unione Europea colpirebbe direttamente il patrimonio del patriarca Kirill, perché quest’ultimo 

“è responsabile del sostegno o dell’attuazione di azioni o politiche che minano o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza in Ucraina – e continua – Inoltre, sostiene il governo russo ed decisori responsabili dell’annessione della Crimea e della destabilizzazione dell’Ucraina.

Il patriarca Kirill, in sostanza, sarebbe responsabile della destabilizzazione in Ucraina. Ma chi è il patriarca Kirill? Vediamo in breve di capire la persona del patriarca.

Chi è il patriarca della chiesa ortodossa, Kirill 

Il patriarca Kirill è nato a Leningrado, a San Pietroburgo, nel 1946. Vladimir Michajlovic Gundjaev, è questo il nome completo del patriarca, entra in seminario nel 1965 e termina i propri studi all’Accademia Teologica di San Pietroburgo nel 1976, dove verrà anche consacrato come vescovo della chiesa ortodossa.

Successivamente, il 27 gennaio 2009, verrà eletto come sedicesimo patriarca di Mosca e di tutte le Russie e a seguirlo saranno 165 milioni di fedeli in tutto il mondo.

Ma il patriarca non conta solamente diversi milioni di fedeli, ma possiede anche un patrimonio da far invidia al miliardario di turno. Questo, secondo gli oppositori politici russi, lo renderebbe di fatto uno degli oligarchi russi. Ma vi starete domanda come il patriarca abbia potuto accumulare una simile ricchezza?

Secondo alcune indiscrezioni, avrebbe favorito la vicinanza e la fedeltà a Putin. Effettivamente, chi sta vicino alla corte del re può godere di diversi vantaggi: uno fra tanti è proprio l’accumulo di ricchezze, come ville da sogno e yacht lussuosi. 

 Tuttavia, la chiesa ortodossa ha smentito categoricamente queste notizie definendole delle assurdità, anche se i funzionari UE non ne sono proprio del tutto convinti. Quindi, adesso, questi sono pronti ad indagare e a dare la caccia ai beni del patriarca Kirill, beni che se trovati saranno subito sequestrati.

La chiesa ortodossa, però, ribatte affermando che le minacce non riusciranno ad intimidirla ricordando che prima di queste il patriarca ha combattuto contro “l’ateismo militante comunista” durante le persecuzioni nell’Unione Sovietica.

I rapporti con la chiesa cattolica e con Papa Francesco

I rapporti tra la chiesa ortodossa e la chiesa cattolica sono molto particolari. La chiesa ortodossa nasce a seguito dello scisma della chiesa d’Oriente e della chiesa d’Occidente, e nel corso della storia i rapporti non sono stati così buoni.

Entrambe emanavano scomuniche nei confronti dell’altra, nonostante sia il papa che il patriarca siano diretti successori degli apostoli Pietro e Andrea. Sono due realtà religiose completamente diverse l’una dall’altra, ma con il tempo vi è stato un avvicinamento.

Prima di diventare patriarca, Kirill ha potuto istaurare dei buoni rapporti con la chiesa cattolica e molto spesso si è ritrovato a svolgere degli incarichi di mediatore ecumenico. Queste attività da mediatore gli hanno concesso di instaurare diversi rapporti, ma ha attirato su di sé anche diverse critiche che arrivavano direttamente dagli ortodossi estremisti. Molti di loro gridavano anche al tradimento.

Da quando, però, è diventato nel 2009 il patriarca della chiesa ortodossa, il suo rapporto con il Cremlino è cambiato. La sua strategia politica e religiosa è cambiata, tant’è che in molte occasioni si è trovato a difendere a spada tratta tutte le tattiche di Mosca.

Proprio nella sua ultima comparsa, il patriarca Kirill ha difeso le strategie del Cremlino dicendo che,

La Russia non ha mai attaccato nessuno – e poi continua – Semplicemente, ha protetto i suoi confini.

Parole, queste, che per l’Unione Europea sono inaccettabili. 

In merito all’incontro con il Papa, l’ambasciatore russo in Vaticano, Aleksandr Avdeev, ha fatto sapere che 

In qualsiasi situazione internazionale, il dialogo con il Papa è importante per Mosca. E il Pontefice è sempre un gradito, desiderato, interlocutore”

Ben presto, quindi, potremmo assistere all’incontro storico tra il nostro pontefice, il patriarca e Putin

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