Macron tira dritto, perché non è disposto a cedere sulla Riforma delle Pensioni

Il presidente della Francia Emmanuel Macron parla alla nazione sulla contestata Riforma delle Pensioni. Proteste ancora forti in tutto il paese.

Il presidente della Francia Emmanuel Macron ha tenuto un’intervista televisiva nella giornata di oggi, mercoledì 22 marzo. Ancora alta tensione nel paese dopo la discussa riforma delle pensioni che in sostanza porta ad un allungamento dell’età lavorativa di due anni, da 62 a 64 anni.

Macron ha esposto il suo punto di vista dopo che nei giorni scorsi ha deciso di tirare dritto anche senza il voto del Parlamento avvalendosi di una prerogativa prevista dalla Costituzione francese all’ormai noto articolo 49.3.

Le mozioni di censura delle opposizioni non hanno avuto la maggioranza in Parlamento e quindi la Riforma delle Pensioni è ora legge. Ecco che cosa ha detto Macron.

Emmanuel Macron in diretta sulla televisione francese: “Un sistema che aveva la necessità di essere riformato”

Il Capo dello Stato Emmanuel Macron ha deciso di rispondere in diretta dall’Eliseo ai giornalisti Marie-Sophie Lacarrau e Julian Bugier, alla vigilia di una nuova giornata di mobilitazione sindacale che è prevista per giovedì.

Macron ha difeso la Riforma delle Pensioni per un “sistema che non era in equilibrio”. E ha sottolineato che in “quasi tutti gli altri paesi l’età pensionistica è più alta rispetto a quello che avviene in Francia”.

La riforma – ha detto Macron – non è un piacere ma è una necessità del paese. Potevamo girarci dall’altra parte e fare come altri governi non intervenendo? Sì, lo potevamo fare ma abbiamo pensato che fosse giusto agire nell’interesse del Paese. Il sistema di oggi va riformato adesso e con responsabilità.

“Nessuna forza sindacale – ha detto il presidente della Francia – ha portato nessuna proposta nemmeno di compromesso. Mi dispiace di questo ma la riforma è necessaria, non ho piacere a farla. Io tra i sondaggi e l’interesse generale del paese scelgo questa seconda opzione. Mi assumo questa responsabilità anche se ne va della mia popolarità“.

Emmanuel Macron: “Auspico che la riforma entri in vigore entro l’anno”

Dopo aver ricordato il percorso legislativo intrapreso dal testo sulla riforma delle pensioni – “preparato dal governo, modificato previa consultazione del Parlamento, votato dal Senato, adottato in commissione paritetica, adottato dall’Assemblea a seguito l’utilizzo dell’articolo 49.3” – il Capo dello Stato ha assicurato che il testo “continuerà nel suo cammino democratico”.

Il Presidente della Repubblica ha poi espresso l’auspicio che la riforma “entri in vigore entro la fine dell’anno”. “Ma, mentre vi parlo, dobbiamo aspettare la decisione del Consiglio costituzionale“, ha aggiunto.

Emmanuel Macron e le proteste di piazza: “Sindacati hanno piena legittimità”

Macron ha affermato che “i sindacati hanno piena legittimità. Sono contrari a questa riforma. Li rispetto. Ma non possiamo accettare l’atteggiamento di gruppi che usano la violenza”, ha aggiunto il presidente, riferendosi poi agli episodi insurrezionali vissuti negli Stati Uniti nel gennaio 2021 e in Brasile nel gennaio 2023.

Non sarà tollerato nessun eccesso, ha detto Macron -. E si è detto dispiaciuto perchè non siamo riusciti a fare percepire alle persone la necessità, di fare questa riforma. La quota dei pensionati nel nostro paese rispetto al numero degli attivi ha continuato ad aumentare. Possiamo continuare con le stesse regole, ha chiesto agli intervistatori? Serve una soluzione equilibrata.

Emmanuel Macron ha anche confermato la sua fiducia nella presidente del consiglio Elisabeth Borne: “Il Primo Ministro ha la mia fiducia per guidare questa squadra di governo”.

Emmanuel Macron e i grafici con l’età pensionabile nei diversi stati

Proponendo ancora una volta una “riforma necessaria ma che non lo rende felice”, Emmanuel Macron ha sottolineato che è una riforma guidata da “un senso di responsabilità” ha esposto un grafico che mostra l’età pensionabile legale in diversi paesi europei, sostenendo che la “Francia è il paese dove si va in pensione prima”. Questo è un argomento che è stato citato molte volte da Macron durante l’intervista sulla riforma delle pensioni.

Emmanuel Macron e la situazione di contestazione nel paese

La situazione di protesta nel mondo del lavoro è ancora molto forte e mancano servizi di nettezza urbana:

Ogni contestazione è sicuramente legittima e ci sta in un confronto normale. Poi ci sono dei blocchi e delle violenze e tutto questo va condannato. Ho chiesto al Governo al massimo delle sue possibilità di negoziare. E poi gestire la situazione nelle raffinerie e per la nettezza urbana. Credo che adesso ci sia un percorso da seguire: i francesi sono stanchi e vogliono tornare alla loro vita normale prima possibile.

“Sta a noi ascoltare la rabbia, ascoltare da parte dell’esecutivo. Ad ogni riforma delle pensioni a che punto saremmo se i miei predecessori si fossero bloccati? C’è un sentimento di ingiustizia che io ascolto, capisco e noi continuiamo ad aiutare le imprese. Ci sono grandi imprese che hanno profitti incredibili e in quei casi chiedo al Governo di pensare un contributo eccezionale per i dipendenti che possano usufruire di contributi in caso di guadagni eccezionali”.

Emmanuel Macron e il tema delle condizioni di lavoro

Emmanuel Macron ha spiegato infine di volere riallacciare i rapporti con le organizzazioni sindacali e parlare nel dettaglio di lavoro e condizioni di lavoro.

“Riprenderemo il tema dell’usura professionale, della fine della carriera e della riqualificazione” ha chiuso Macron.

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