Manovra 2023, pioggia di emendamenti: pensioni minime, soldi ai nonni, bonus lavastoviglie

Pioggia di emendamenti presentati alla Manovra 2023 e spuntano ulteriori novità: salta l'aumento delle pensioni minime, arrivano nuovi bonus. Quali?

Spuntano ulteriori modifiche al testo della Manovra 2023: le forze politiche hanno presentato oltre 3.000 emendamenti, ma il testo è bollinato dal presidente della Repubblica.

La premier Giorgia Meloni ha già anticipato che non intende toccare o modificare i capisaldi nel testo della Legge di Bilancio 2023.

I tempi stringono e con appena 400 milioni di euro a disposizione per gli emendamenti sono spuntate proposte davvero curiose: salta l’aumento delle pensioni minime a 600 euro, mentre compaiono nuovi bonus per i nonni, un bonus lavastoviglie da 150 euro e il taglio dell’Iva sul pellet. Non solo, modifiche in arrivo anche su pensioni, assegno unico e bonus famiglia 2023.

Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono gli emendamenti più curiosi presentati dalle forze politiche alla Manovra 2023: tutti i bonus proposti dai partiti e le novità sulle pensioni minime.

La Manovra in cifre

Manovra 2023, oltre 3.000 gli emendamenti presentati dalle forze politiche

Le forze politiche hanno presentato 3.104 emendamenti alla Manovra 2023, che dovranno essere discussi e proposti entro domenica 11 dicembre, mentre sabato al Commissione Bilancio inizierà a delineare quelli possibili. Il tempo stringe: per evitare l’esercizio provvisorio, occorre approvare la Legge di Bilancio 2023 entro fine anno.

Il calendario della Manovra e dei fondi Ue

Sono 400 milioni le risorse a disposizione per gli oltre 3.000 emendamenti alla Manovra: sono più di 600 le proposte avanzate dai partiti (nel dettaglio, 285 Fratelli d’Italia, 151 della Lega, 136 da Forza Italia, 45 i Centristi, e la restante parte dalle opposizioni).

Tra le misure principali, c’è la proposta d Forza Italia di innalzare le pensioni minime a 600 euro (già smorzata dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon), oltre all’estensione del congedo di maternità all’80% anche per i papà.

E ancora: estendere le misure fiscali a vantaggio del Sud, prevedere nuovi incentivi per l’assunzione di giovani under 35 innalzando al decontribuzione a 8.000 euro, rivedere Opzione Donna.

Manovra 2023, emendamenti curiosi: soldi ai nonni, bonus lavastoviglie e taglio dell’Iva sul pellet

Ma alcune forze politiche hanno messo sul tavolo anche degli emendamenti molto curiosi: per esempio, un nuovo bonus per l’acquisto della lavastoviglie o di un frigorifero a basso consumo promosso dalla Lega. L’agevolazione potrebbe arrivare a 150 euro e andare ad aggiungersi all’attuale bonus mobili ed elettrodomestici.

Spunta anche l’ipotesi di un bonus nonni per la cura dei nipoti, da finanziare con un fondo pari a 20 milioni di euro (Lega); oltre a nuovi finanziamenti per il settore musicale.

Non sono mancati riferimenti ai Måneskin, a Zucchero e a Vasco Rossi, oltre alle celebrazioni per il pittore Pietro Vannucci (detto anche “Il Perugino”)

Infine, c’è anche una proposta riguardante la nutrizione bilanciata attraverso proteine vegetali, e un’altra che punta all’abbassamento dell’Iva sul pellet (dal 22% attuale al 5%) proposto dalla Lega.

Emendamenti alla Manovra 2023: salta l’aumento delle pensioni minime, novità Opzione Donna

Stando alle ultime indiscrezioni, pare che l’emendamento presentato da Forza Italia alla Manovra 2023 rischi di saltare: in particolare, non ci sono risorse sufficienti per coprire l’aumento delle pensioni minime a 600 euro, in particolare per la fascia di età 75/80 anni.

A delineare il quadro è stato il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, che però non escluse un intervento “entro la fine della legislatura”.

Confermata la rivalutazione al 120% per le pensioni minime, ma l’assegno non riuscirà a raggiungere i 600 euro. Per lo meno non dal prossimo anno.

Si valutano anche delle modifiche restrittive per Opzione Donna: nel testo della Legge di Bilancio c’è ancora il limite di età a 60 anni, con possibilità di anticipo per le lavoratrici con figli a carico.

Emendamenti alla Manovra 2023: le proposte delle opposizioni

Dalle opposizioni sono stati presentati più di 400 emendamenti alla Manovra 2023, con critiche e attacchi diretti. Per esempio, su Twitter è stato pubblicato un post dal senatore del Pd Antonio Misiani, in commento a un articolo sulla Legge di Bilancio 2023:

Per la serie ‘priorità a famiglie e fragili’ (cit. #Meloni), nella #LeggediBilancio spunta un maxi sconto sui redditi da capitale, con aliquota ribassata dal 26% al 14%. Complimenti (si fa per dire)! Un graditissimo favore per i più ricchi, un bel ciaone a chi sta peggio.

Ma non solo: il Partito Democratico rivendica e chiede al Governo maggiori aiuti fiscali per il Sud, soprattutto in tema di assunzioni. La sinistra ha chiesto anche lo stop alla riattivazione della società che si occupa del Ponte sullo Stretto, in liquidazione dal 2013.

Amaro anche il commento del senatore dem ed economista Carlo Cottarelli

Diciamo che io sono astemio e per me questa manovra è un po’ come bere un amaro per una persona astemia.

Il Movimento 5 stelle, infine, ha chiesto la revisione del taglio al reddito di cittadinanza, oltre a un nuovo provvedimento sui livelli essenziali di prestazione legato all’autonomia.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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