Mario Draghi è stato premiato a New York con il World Statesman Award

Premiato a New York Mario Draghi. Il nostro presidente del Consiglio uscente ha parlato di guerra in Ucraina e stabilità e sicurezza in Europa.

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Il prestigioso World Statesman Award, per il 2022, è stato consegnato a Mario Draghi. Il nostro premier uscente è stato premiato a New York presso il Perrine. L'ex capo della Banca Centrale Europea (BCE) ha espresso parole chiare sul futuro e soprattutto sulla questione Ucraina.

Mario Draghi premiato a New York: il suo intervento su Ucraina ed autocrazie

Il tema principale dell'inquilino di Palazzo Chigi uscente non poteva che essere la guerra in Ucraina. Parole come "autocrazia" e "polarizzazione", fanno tornare lo spettro della Guerra Fredda. Mario Draghi prende allora la parola ed afferma con fare deciso:

"L'invasione russa dell'Ucraina rischia di inaugurare una nuova era di polarizzazione, che non vedevamo dalla fine della Guerra Fredda. La domanda su come affrontiamo le autocrazie definirà la nostra capacità di plasmare il nostro futuro comune per molti anni a venire".

Poi propone una soluzione:

"La soluzione sta in una combinazione di franchezza, coerenza e impegno. Dobbiamo essere chiari ed espliciti sui valori fondanti delle nostre società. Mi riferisco alla nostra fede nella democrazia e nello Stato di diritto, al nostro rispetto dei diritti umani, al nostro impegno per la solidarietà globale. Questi ideali dovrebbero guidare la nostra politica estera in modo chiaro e prevedibile. Quando tracciamo una linea rossa, dobbiamo farla rispettare. Quando prendiamo un impegno, dobbiamo onorarlo. Le autocrazie prosperano sfruttando la nostra esitazione. Dovremmo evitare l'ambiguità, per non pentirsene in seguito".

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Draghi non dimentica la Russia

L'Europa e i Paesi del G7 sono sempre stati al fianco dell'Ucraina, incondizionatamente. Si è condannata dal principio la Federazione Russa per la barbara invasione di un territorio non suo. Ciò nonostante, sebbene soffino venti di guerra, Mario Draghi è ottimista e spera che la Russia, in occasione della 77a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, possa tornare a sottoscrivere quelle norme che nel 1945 hanno visto la nascita dell'ONU.

L'importanza della cooperazione

Spostandoci dagli Stati Uniti, dove si è tenuta la cerimonia, si torna in Europa. Il vecchio continente per secoli è stato massacrato da guerre lunghissime. Il clima di pace e sicurezza che regna quasi sovrano in Europa, secondo Mario Draghi:

"fa perno sulla forza di istituzioni condivise come la Banca Centrale Europea. Il G20, presieduto dall'Italia lo scorso anno, ha confermato che solo la cooperazione globale può aiutare a risolvere i problemi globali dalla pandemia ai cambiamenti climatici".

Il premier uscente ha continuato affermando che:

"Il potenziale per la comprensione reciproca di essere una forza positiva è tanto più grande quanto più integrato è il nostro mondo. Per avere successo per tutti, e soprattutto per i più vulnerabili, la globalizzazione richiede un insieme comune di regole. Eppure, oggi affrontiamo una sfida significativa all'idea che possiamo lavorare insieme a beneficio di tutti i paesi".

Il ricordo di Shinzo Abe

Prima di Mario Draghi, nel 2021, a ricevere il World Statesman Award fu Shinzo Abe, ex presidente del Giappone brutalmente assassinato. Draghi ha dunque deciso di omaggiarlo con queste parole:

"Abe credeva fermamente nel dovere del Giappone di contribuire alla stabilità globale. Ha agito con forza per rinvigorire l'economia giapponese, attraverso una combinazione di politica fiscale, politica monetaria e riforme dal lato dell'offerta. La vita di Abe è stata tragicamente interrotta, ma la sua eredità sopravvive tra la gente del Giappone e oltre".