Mario Draghi andrà a Kiev e poi negli Usa da Joe Biden

Sarà un inizio del mese di maggio molto intenso per il presidente del Consiglio Mario Draghi. In progetto la complicatissima trasferta a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e poi la trasferta negli Stati Uniti per incontrare il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Ecco il calendario del premier.

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Sarà un inizio del mese di maggio molto intenso per il presidente del Consiglio Mario Draghi. In progetto la complicatissima trasferta a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e poi la trasferta negli Stati Uniti per incontrare il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Dopo la pausa forzata a Città della Pieve a casa per guarire dal Covid-19, Draghi negativizzato avrà un'agenda molto intensa.

E l'incontro negli Stati Uniti con Joe Biden potrebbe avere anche, non solo come tema centrale l'analisi della situazione della guerra in Ucraina ma potrebbe essere sul tavolo anche il tema del possibile approdo di Mario Draghi alla Nato visto che si parla del premier italiano come uno dei principali favoriti per succedere al norvegese Jens Stoltenberg che l'anno prossimo terminerà il proprio mandato. Andiamo per ordine.

Mario Draghi a Kiev: un viaggio molto complicato ma simbolico

Una certezza c'è: quello di Mario Draghi a Kiev sarà un viaggio altamente simbolico in questa fase della guerra e sarà anche un viaggio molto complicato per immaginabili ragioni in un contesto di guerra.

Draghi intende dare un segnale anche tangibile della vicinanza dell'Italia all'Ucraina, paese invaso dall'avanzata delle forze russe di Vladimir Putin.

Nei giorni scorsi c'è stato un contatto telefonico tra lo stesso Mario Draghi e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha poi annunciato sui social che è avvenuta la telefonata e nel corso della telefonata si è parlato della visita di Draghi a Kiev.

Come si può facilmente immaginare è una trasferta quella di Draghi a Kiev molto complicata sul piano logistico in un paese in guerra. I protocolli di sicurezza sono infatti molto rigidi e si cercherà di tenere il massimo riserbo sia sulla data ufficiale della visita che sulle modalità nel dettaglio.

Mario Draghi a Kiev: ecco come potrebbe essere organizzato il viaggio

Il viaggio a Kiev è ancora in corso di definizione, tanti aspetti devono essere approfonditi. Al presidente del consiglio italiano sarebbe piaciuto organizzare una visita comune insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz e al neoeletto presidente francese Emmanuel Macron.

Questa triplice visita al momento sembra molto improbabile da potere fare. Quindi si sta ragionando sulla singola visita di Draghi. Come detto massimo riserbo sulla giornata che sarà scelta ma è probabile che Draghi sarà costretto a fare un viaggio con molte tappe.

La prima parte sarà in aereo fino in Polonia, si stanno studiando poi i dettagli se entrare in Ucraina da Leopoli per poi arrivare fino a Kiev in treno o se la sicurezza possa essere garantita meglio in un trasporto in automobile. Sono tutte situazioni al momento al vaglio. Ovviamente non si può arrivare in aereo a Kiev perchè al momento tutti i cieli dell'Ucraina sono interdetti.

C'è perplessità anche sulle reti ferroviarie perchè sono considerate ad alto, altissimo rischio. Il viaggio in treno potrebbe però essere anche organizzato di notte. Sulla data come si diceva c'è il massimo riserbo anche per questioni di sicurezza anche se si ipotizza che questo viaggio possa non avvenire prima del 3 maggio.

Anzi forse nei giorni successivi visto che Draghi potrebbe unire a questo viaggio anche la sua partecipazione ad un vertice in Polonia per parlare naturalmente della crisi tra Russia e Ucraina.

Draghi-Zelensky: ecco i temi al centro del colloquio

Naturalmente il colloquio tra Zelensky e Draghi avrebbe alto valore simbolico.

Il presidente dell'Ucraina ha ribadito più volte in queste settimane il suo sostegno per l'operato del Governo italiano e per l'appoggio alle sanzioni alla Russia. Zelensky ha anche tenuto a ringraziare l'Italia per avere dato rifugio a centinaia di migliaia di persone ucraine che sono state costrette dagli eventi di guerra a fuggire dal loro paese

Mario Draghi sarà poi il 10 maggio negli Stati Uniti da Joe Biden

Anche se come spiegato non c'è la data, tutto lascia presagire che questo viaggio in Ucraina di Draghi avverrà prima del 10 maggio. In quella data infatti Draghi è atteso a Washington.

Il premier italiano avrà il suo primo incontro bilaterale alla Casa Bianca con il presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden. Sarà il primo incontro bilaterale del presidente del consiglio italiano dalla sua nomina a capo del Governo avvenuta nel febbraio 2021.

Naturalmente al centro del dibattito tra Draghi e Biden non può non esserci la crisi in Ucraina legata all'invasione da parte di Putin, le conseguenze sugli equilibri geopolitici mondiali e locali. E naturalmente si parlerà anche di fabbisogno energetico per quel che riguarda l'Europa.

Draghi-Biden: ecco i temi al centro dell colloquio

Mario Draghi, che negli Stati Uniti con ogni probabilità farà tappe anche a Washington e a New York, parlerà con Biden di come proseguire nel sostegno deciso all'Ucraina per contrastare quella che le diplomazie definiscono “l'aggressione ingiustificata della Russia”.

Si parlerà anche dei toni diversi che sono stati tenuti nei confronti di Putin. In questo senso Joe Biden non ci è andato leggero su Putin. In Europa il più vicino a questi toni è stato il premer inglese Boris Johnson.

Invece il cancelliere tedesco Scholz e il presidente francese Macron hanno tenuto toni molto diversi più moderati. A metà strada l'Italia con dichiarazioni decise ma più prudenti di quelle di Biden anche se la sintonia con le posizioni dell'aministrazione americana sono note.

E c'è anche da aggiungere che probabilmente Draghi metterà sul tavolo anche la questione Unione Europea che al momento non è stata in grado di avere un ruolo da protagonista ma che potrebbe prendere in mano la situazione in maniera decisamente più netta. 

Mario Draghi negli Usa: possibile anche un discorso con Biden sulla presidenza Nato

Il viaggio di Mario Draghi negli Stati Uniti potrebbe avere anche un altro tema all'ordine del giorno. E potrebbe essere non del tutto scollegato dalla vicenda della guerra in Ucraina.

Come noto quest'anno era in scadenza il mandato del segretario generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg. Per via dell'emergenza legata alla guerra in Ucraina si è deciso di non andare a cambiare gli assetti consolidati della Nato in queste delicate settimane e si è prorogato di un anno il mandato di Stoltenberg.

L'anno prossimo quindi ci sarà la nomina del nuovo segretario Nato. E voci ben informate dicono che proprio il premier italiano Mario Draghi sia una delle personalità tenute in più ampia considerazione per l'incarico di segretario generale della Nato.

Nei giorni scorsi si era fatto il suo nome insieme a quelli di altri esponenti italiani come ad esempio il commissario europeo Paolo Gentiloni.

Si parla con insistenza di un italiano perchè dopo una presidenza del Nord (il norvegese Stolteberg) a questo giro dovrebbe toccare a un presidente di un paese dell'Europa del Sud.

Nato, si parla già della successione a Stoltenberg: Draghi candidato in campo

Circolano nomi in queste settimane anche se la situazione di guerra in Ucraina ha portato alla prosecuzione del mandato di Stoltenberg. Il segretario Nato esce come nomina in accordo tra l'ammnistrazione statunitense guidata da Joe Biden che ascolta il parere degli alleati storici della Nato stessa, in primis Regno Unito, Francia, Germania e Italia. 

Anche se non al livello di quelle di Biden, le prese di posizione di Draghi di queste settimane in ottica fortemente anti-Putin non sono passare inosservate.

Come è nota la sua fedeltà all'Alleanza Atlantica. Anche su questo versante la sua visita a Washington potrebbe essere importante.