Renzi senza freni: “Tra un anno saremo al 22%. Alle Europee primo partito, scommettiamo?”

Matteo Renzi senza freni: "Nel 2024 il Governo rischierà di andare a casa. Alle Europee saremo il primo partito. Pd? Chiunque farà meglio di Letta".

E’ un Matteo Renzi senza freni quello che è stato ospite del sito lastampa.it ed è stato intervistato dal vicedirettore del quotidiano Federico Monga. Renzi ha parlato a ruota libera del prossimo incontro che avrà il leader del Terzo Plo Carlo Calenda con la premier Giorgia Meloni, del futuro del Terzo Polo sbilanciandosi sui numeri che farà nei prossimi anni l’aggregazione tra Italia Viva e Azione.

Solamente più abbottonato quando gli viene chiesto di parlare di Pd ma non nega considerazioni anche su questo. ”Chiunque sarà eletto alla guida del Partito Democratico sarà impossibile fare peggio di Letta”. Ecco le sue parole.

Matteo Renzi e l’incontro che avrà Carlo Calenda con Giorgia Meloni

Renzi commenta l’incontro che avranno Carlo Calenda, leader del Terzo Polo e Giorgia Meloni, presidente del consiglio che ha accettato la proposta di Calenda.

Per noi ci va Carlo e fa benissimo ad averlo proposto e ad averlo accettato Meloni. Dobbiamo uscire dalla retorica e dalla dinamica dell’inciucio. Se l’opposizione fa proposte e la maggioranza la ascolta fanno entrambe il loro lavoro.

Il giudizio sulla Manovra del Governo Meloni da parte di Renzi è negativo: ”Al momento è una piccola manovra, una manovrina, non è ne carne ne pesce. Non dobbiamo scandalizzarsi se la maggioranza ascolta l’opposizione. Hanno solo da migliorare ad ascoltarci. Ad esempio sul tema delle imprese abbiamo la serietà, io ero al Governo, Calenda era ministro quando abbiamo fatto Industria 4.0. Possiamo dare una mano su questo tema”.

Matteo Renzi e le prospettive della legislatura: ”Arriverà nel 2024 un momento in cui il Governo rischierà seriamente di andare a casa”

Renzi sottolinea che non si deve dedurre altro da questo incontro: ”Meloni è al Governo e noi siamo all’opposizione. Io sono quello che i Governi li fa cadere. Dicono: Renzi fa gli inciuci. L’ultimo che l’ha detto è stato Conte e deve ancora riprendersi dalla botta che ha preso. Noi siamo per il paese. Arriverà un momento nel 2024 alle alle Europee in cui il Governo rischierà seriamente di andare a casa. Ora è appena partito e vediamo se funziona”.

“Sui Rave Party avevano iniziato bene, avevano necessità di una discontinuità con Lamorgese. Sono state brave le Forze dell’Ordine. Poi i populisti esagerano”.

E il ministro dell’Istruzione Valditara ha detto quelle parole sull’umiliazione: “Elogiare l’umiliazione non mi pare la cosa più intelligente”.

Matteo Renzi e il Ruolo del Terzo Polo: ”Tra un anno saremo al 22% e alle Europee il primo partito”

Monga stuzzica Renzi sulle alleanze del Terzo Polo:

Culturalmente siamo distanti e distinti dalla destra – dice Renzi – ma anche da una sinistra che diventa sempre più succube di Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni. Il Terzo Polo sta diventando la speranza della politica italiana, perché se non vuoi inseguire i sovranisti o i populisti ci siamo noi. Un anno fa i sondaggi mi davano al 2%. Ora con Calenda siamo in doppia cifra, tra un anno saremo al 22%. Alle Europee del 2024 saremo il primo partito italiano, scommettiamo? Perché c’è bisogno e fame di una scelta politica diversa.

Matteo Renzi e il rapporto con Carlo Calenda: ”Io sono quello moderato tra i due”

Siparietto anche sulla coabitazione con Carlo Calenda: ”Io e Calenda siamo una coppia e nella coppia politica, io sono quello moderato tra i due. Questa cosa mi fa impazzire. Tutti scommettevate che io e Calenda litigassimo dopo un minuto e mezzo: invece vi abbiamo fregato. Siamo andati d’accordo in campagna elettorale, andiamo d’accordo anche adesso”.

”Domenica 4 dicembre faremo la federazione, Carlo Calenda guiderà la federazione, io sono pronto a dare una mano, mi sto divertendo perché alla fine il tempo mi sta dando ragione. Si sta arrivando alla verità su tante cose”.

Matteo Renzi e il congresso del Partito Democratico: ”Non sarà possibile per nessuno fare peggio di Letta”

Matteo Renzi poi è stato stuzzicato sul tema del congresso del Partito Democratico che sta cambiando la sua classe dirigente. Renzi è restio a parlare del tema ma alla fine non risparmia bordate a Letta. Monga gli chiede un’opinione su Stefano Bonaccini, ufficialmente candidatosi domenica scorsa.

Lei pensa di fregarmi – dice Renzi – facendomi fare una dichiarazione sul Pd. Bonaccini è un amico e io gli voglio molto bene ma il modo migliore è che io non dica nessuna parola su di lui perché se dico mezza parola su di lui lo massacrano per quello.

Renzi non va oltre su Bonaccini ma non perde occasione invece di attaccare di nuovo Enrico Letta: ”Dico che chiunque vinca non sarà possibile fare peggio di Letta. Fossi Meloni ogni giorno non perderei occasione di chiamare il fiorista e inviare un mazzo di rose rosse a Enrico Letta. Io glielo avevo detto al telefono a Letta e anche via messaggio e ne ho le prove: pur di fare una bella coalizione mi faccio anche da parte. Invece Letta pur di perdere ha fatto di tutto e lo ha fatto perché animato da un rancore personale legato alle vicende del 2014“.

“Detto questo – chiude Renzi – non so chi ci sarà al congresso Pd oltre a Bonaccini. Schlein, Nardella, Provenzano, Orlando, chiunque ci sia faccio loro un in bocca al lupo”.

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