Congresso Cgil Rimini, la premier Giorgia Meloni risponde ai sindacati

Giorgia Meloni risponde ai sindacati durante il congresso della Cgil a Rimini. La polemica riguarda la riforma fiscale.

La manifestazione al Palafiera durante il congresso della Cgil

Il confronto ha inizio: Giorgia Meloni è a Rimini in occasione del congresso della Cgil per rispondere agli attacchi sulla riforma fiscale. I sindacati sono furiosi e credono che le nuove misure non siano altro che condoni e favori ai più ricchi. Intanto una minoranza dei presenti ha iniziato una manifestazione contro il governo. Intanto il Palafiera è blindato. Ecco l'intervento della premier.

Congresso Cgil Rimini, la premier Giorgia Meloni risponde ai sindacati

Giorgia Meloni, prima di entrare nella sala congressi, ha dichiarato: 

"Non so che accoglienza aspettarmi in ogni caso penso che sia giusto esserci".

La presidente del Consiglio dei Ministri ha inaugurato il suo discorso affermando che l'obiettivo del governo è quello di puntare sulla crescita economica. La premier ha poi specificato:

"Oggi si dice che per legge si possono garantire salari adeguati, ma se fosse così sarebbe lo Stato a creare ricchezza, ma non è così. La ricchezza la creano le aziende con i lavoratori. Le competenze dello Stato sono quelle di dare regole giuste e redistribuire parte della ricchezza".

Poi ha aggiunto:

"La sfida è mettere le aziende e i lavoratori nella condizione migliore per creare ricchezza. Per favorire la crescita occupazionale la base deve essere far ripartire l'economia".

Meloni sulla riforma fiscale

La premier, dopo una lunga introduzione, ha parlato della riforma fiscale dichiarando che essa:

"si concentra sui più fragili, sul ceto medio".

La presidente del Consiglio dei Ministri ha aggiunto:

"Vogliamo usare la leva fiscale come strumento di crescita economica, una riforma che guarda con molta attenzione al lavoro, con interventi sui redditi medio bassi e novità per i dipendenti".

La riforma fiscale è anche necessaria a ridurre il carico fiscale e l'evasione fiscale.

Inoltre, parlando di contratti, Giorgia Meloni ha ricordato che tutti i lavori vanno presi in considerazione e per questo:

"La strada più efficace è estendere i contratti collettivi allargando così la platea dai tutelati sul lavoro, noi vogliamo allargare la platea di tutelati".

Reddito di cittadinanza

Non potevano mancare delle parole sul reddito di cittadinanza, spesso menzionato dai sindacati.

La premier Meloni sostiene che il sussidio figlio del Movimento 5 Stelle si è rivelato un fallimento e per questo al governo hanno optato per l'abolizione. L'errore, per la Meloni, è stato:

"Mettere nello stesso calderone chi poteva lavorare e chi non poteva lavorare, mettendo insieme politiche sociali e politiche attive del lavoro".

La presidente del Consiglio ha anche sottolineato:

"Non credo che chi è in grado di lavorare debba essere mantenuto dallo Stato. Noi intendiamo tutelare chi non è in grado di lavorare. Chi può lavorare deve farlo in posti di lavoro dignitosi"

Il ricordo di Biagi e la violenza politica

Giorgia Meloni ha concluso il suo discorso ricordando Marco Biagi, giurista socialista assassinato dalle Brigate Rosse. La premier ha rivolto belle parole verso i sindacati, affermando che essi sono sempre stati impegnati nella lotta al terrorismo.

La presidente del Consiglio dei Ministri ha infine concluso parlando di un possibile ritorno alla lotta politica. Al termine del suo intervento ha dichiarato:

"È necessario che tutte le forze politiche, sindacati e corpi intermedi combattano insieme contro questa deriva".

I presenti nella sala congressi, seppure in maniera molto timida, hanno applaudito Giorgia Meloni.