I dati del Viminale parlando di sbrachi dei migranti in aumento. Come hanno riportato il ministro della Difesa Guido Crosetto e il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, nei primi tre mesi del 2023, i dati sull’immigrazione sono triplicati rispetto al 2022. Scopriamo allora perché il fenomeno migratorio è sempre più in crescita.
Migranti, sbarchi in aumento: ecco perché
I dati sono stati riportati dall’Agenzia Nova, dove si legge che dal 1 gennaio 2023 al 10 marzo 2023 i migranti giunti in Italia sono 17.592. Nello stesso arco temporale, nel 2022, erano sbarcati solo 5.976 migranti. Un dato molto alto è stato registrato tra l’8 e il 10 marzo 2023 ed è: 2.964 migranti in tre giorni.
I migranti provenienti dai Balcani sono diminuiti in quanto la Serbia ha rivisto la propria politica di accoglienza e di visti. L’Italia è però da sempre interessata alle migrazioni via mare e sulle nostre cose giungono migranti africani, asiatici e mediorientali. Dal 2021 ad oggi sono aumentati soprattutto gli immigrati provenienti dall’Afghanistan. I principali immigrati in partenza e diretti in Italia provengono dalla: Siria, Costa d’Avorio, Guinea, Afghanistan e Pakistan.
Le migrazioni dall’Africa: motivazioni e guerre in corso
Il fenomeno dell’immigrazione esiste dalla notte dei tempi ed è quasi impossibile fermarlo. L’aumento delle migrazioni del 2023 è da attribuire a fattori geopolitici in Africa e nel Medio Oriente. Andiamo per gradi e partiamo dall’Africa.
Quando si parla di migranti si tende spesso ad utilizzare la seguente espressione: “Scappano dalla guerra“. Per molti è solo una giustificazione in quanto in Africa non ci sarebbero guerre. Purtroppo per i sostenitori di questa teoria che smentisce l’esistenza di guerre non è così. In molti Stati dell’Africa Subsahariana e del Nordafrica sono in corsi dei conflitti interni nei quali, in molti casi, vengono impiegati anche civili. L’unica possibilità di salvarsi, per tante persone, è quella di scappare per avere una vita migliore.
Parlando di guerre, quelle in corso in Africa sono nei seguenti Stati: Algeria, Burkina Faso, Ciad, Libia, Mali, Niger, Tunisia, Togo, Benin, Costa d’Avorio. In queste Nazioni, dal 2002, è in corso l’insurrezione islamica del Maghreb.Tra gli altri Stati vi sono anche il Sudan che sta combattendo dal 2003 la guerra del Darfur e la Repubblica Democratica del Congo che sta combattendo la terza fase del Conflitto del Kivu. In Libia, oltre all’insurrezione islamica, è in corso anche la seconda guerra civile.
Le migrazioni dal Medio Oriente: motivazioni e guerre in corso
Passando al Medio Oriente, invece, i conflitti o le crisi geografiche sono molto più attuali. La Siria, insieme alla Turchia, nel mese di febbraio 2023, è stata colpita da un violento terremoto che ha causato la morte di oltre 50mila persone. La maggior parte degli sfollati sopravvissuti al sisma è scappato per trovare accoglienza in Paesi più sicuri. Sempre in Siria, tornando alle guerre, dal 2011 è in corso una guerra civile. Tra le altre Nazioni menzionate vi sono l’Afghanistan e il Pakistan. Dopo l’insediamento del governo guidato dai Talebani, l’Afghanistan non è più un Paese sicuro e lo dimostrano i diritti di cui sono private le donne e i continui attentati anche in città come Kabul. In Pakistan, invece, è in corso dal 2004 la guerra nel Pakistan nord-occidentale tra i pakistani e i terroristi islamici.
Per tutte queste ragioni, a cui si aggiungono quelle economiche, i flussi migratori tenderanno sempre ad aumentare.