Mascherine e distanziamento, le nuove misure anticovid per le elezioni politiche 2022

Importanti novità sull'uso di mascherine, distanziamento e igienizzazione alle urne elettorali. Quali sono le disposizioni per le elezioni del 25 settembre?

Il Ministero dell’Interno ha pubblicato lo scorso 2 settembre la circolare n. 95/2022 in merito alle misure di contenimento del virus in vista delle elezioni del 25 settembre. Alla luce dei nuovi dati sul numero di contagi e del grado di infettività delle varianti, il Governo uscente ha varato le regole da adottare il giorno in cui milioni di italiani si recheranno ai seggi. I provvedimenti principali riguardano l’uso delle mascherine, il distanziamento, l’utilizzo di gel igienizzante, isolamento e trattamento domiciliare.

Nuove misure su mascherine e distanziamento

Cade l’obbligo delle mascherine per gli elettori. Secondo la circolare governativa, non sarà più tassativo indossare dispositivi di protezione all’interno degli spazi adibiti a urne elettorali. Resta comunque la raccomandazione di usare mascherine chirurgiche. L’obbligo rimane, invece, per gli scrutatori, i segretari e i presidenti di seggio, i quali dovranno garantire il distanziamento di almeno un metro ed evitare gli assembramenti, consentendo un numero di ingressi pari al numero di cabine presenti in ogni seggio. 

Gel per le mani e consegna della scheda

La circolare prevede, inoltre, la sanificazione dei seggi e la dotazione di dispenser per le mani, da igienizzare di norma prima di ricevere la matita e la scheda elettorale. Dopo aver espresso la preferenza di un candidato o del partito, la tessera non va inserita direttamente nell’urna, ma consegnata al presidente di seggio, il quale dovrà controllare che il numero progressivo sia lo stesso annotato al momento della registrazione dell’elettore, e dovrà poi staccare il tagliando antifrode.

Come votano le persone positive al virus?

Le persone che siano risultate positive al test anti-Covid o che sono già in isolamento potranno votare da casa. La circolare puntualizza che per “casa” debba intendersi il domicilio nel comune di residenza. L’elettore è tenuto a segnalare al sindaco o agli uffici comunali della sua città una dichiarazione in cui esprime la volontà di esercitare il diritto del voto nel proprio domicilio, allegando il certificato medico rilasciato dall’Asl. L’arco di tempo per fare richiesta è ristretto fra il 15 e il 20 di settembre. 

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