Maternità surrogata, bufera per le parole di Mollicone che poi specifica

Maternità surrogata, "È un reato grave, per me più grave della pedofilia”. Sono parole di Federico Mollicone di Fratelli d'Italia.

“È un reato grave, per me più grave della pedofilia“. Sono parole di Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera ed esponente di Fratelli d’Italia. Le ha pronunciate questa mattina lunedì 20 marzo alla trasmissione Omnibus su La7 parlando della maternità surrogata. Ecco le sue parole.

Maternità surrogata, Federico Mollicone, le parole a Omnibus: “Noi chediamo che diventi un reato universale”

Federico Mollicone nel corso della trasmissione Omnibus su LA 7 ha parlato di Maternità surrogata e si inserisce del dibattito di questi giorni:

“Come hanno parlato chiaramente milioni di italiani, spiega Mollicone, con il loro voto la maggioranza e non solo la maggioranza, uniamoci infatti anche la Chiesa e tutto il mondo cattolico, riconosce nell’utero in affitto e in gran parte dei giuristi un reato”.

Noi chiediamo, prosegue l’esponente del partito della premier Giorgia Meloni, che diventi un reato universale perchè questa pratica che si chiama maternità surrogata ma che noi preferiamo chiamare utero in affitto avviene all’estero. E quindi non è perseguibile. Mentre per noi dovrebbe essere comunque perseguibile. E questo perchè? Perchè forse molti ascoltatori che ci stanno sentendo non hanno ben presente di che cosa si tratti. Si tratta di una mercificare la vita umana. E non c’entra niente il diritto di avere dei bambini.

Maternità surrogata, Federico Mollicone, le parole a Omnibus: “Diventa solo una questione economica”

Mollicone prosegue il suo ragionamento:

“Ci sono cliniche specializzate – continua – e ci sono pezzi di stampa molto dettagliati che pubblicano anche il tariffario. Si va all’estero, c’è una clinica che a seconda delle tue possibilità economiche fa tutto, ed è solo una questione economica. C’è proprio una compravendita di genetica e di eugenetica. E’ una forma di razzismo”.

Su questo era stato preveggente Giuliano Ferrara quando lanciò anni fa su Il Foglio una battaglia contro l’eugenetica e il supermarket della vita.

Maternità surrogata, Mollicone: “Reato grave, per me più grave della pedofilia”

A domanda del conduttore di Omnibus se Mollicone sia d’accordo con l’intervista rilasciata dall’ex senatore Simone Pillon su La Stampa che sulla maternità surrogata ha detto che andrebbe perseguita come se fosse pedofilia va oltre:

Quello è un raffronto giuridico e lo deciderà il Parlamento, argomenta Mollicone. Sicuramente è un reato grave, secondo me più grave della pedofilia. Perché la pedofilia è gravissima e va ovviamente perseguita. Ma qui siamo di fronte ad una persona che vuole scegliersi come se fosse la tinta di casa o l’arredo dei mobili di avere un figlio e come averlo. Questo sta succedendo non ancora in Italia ma in Occidente.

La precisazione di Mollicone dopo avere partecipato alla trasmissione: “Il mio pensiero è stato distorto”

Naturalmente si è scatenata la bufera politica su queste frasi di Mollicone con diversi attacchi da esponenti delle forze dell’attuale opposizione.

Come riporta il sito agenzianova.com Federico Mollicone ha poi pubblicato una nota che precisa la sua posizione:

La sinistra e la redazione unica dei media continuano a impiccare sulle parole un fatto incontrovertibile: in Italia la maternità surrogata è un reato e deve diventare un reato universale, da perseguire in tutto il mondo, in quanto comprare una vita umana è comunque un reato etico e morale gravissimo. E’ una valutazione morale e non giuridica, come spiegato subito. Dal punto di vista giuridico sono reati ben diversi, e la pedofilia è gravissima. Sono reati giuridicamente non comparabili. Non dobbiamo paragonarli”.

Il presidente della commissione Cultura della Camera continua:

“Il mio pensiero è stato distorto. Era riferito a chi, specialmente nel sud del mondo, dove la maternità surrogata viene persino utilizzata per generare bambini utilizzati per il traffico di organi, in maniera criminale organizza interi capannoni di madri surrogate, per speculare sulla vendita della vita come merce, sottolineato anche tramite un illuminante articolo di Gramsci del 1918. Non certo agli uomini e alle donne che accettano, per una fraintesa necessità di genitorialità, qualsiasi compromesso pur di avere un figlio. Questo ragionamento l’ho spiegato subito in trasmissione. Per chi riporterà queste parole, senza l’interezza del ragionamento, valuterò querela.

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