Dovrebbero partire dal 1 dicembre le multe rivolte ai cittadini con più di 50 anni che non abbiano adempiuto all'obbligo vaccinale, anche se forse ora la Lega vorrebbe rinviarle a giugno 2023.
Nel frattempo la Consulta sta valutando la legittimità dell'obbligo vaccinale, introdotto nel 2021 in piena pandemia. Giornate intense per il mondo no Vax, dunque.
Se nulla verrà cambiato, sono attese più di 2 milioni di multe, che però non riguarderanno allo stesso modo tutte le regioni italiane. Ecco quindi quali sono le regioni con i più alto tasso di multe ai No Vax.
La classifica delle regioni italiane con più multe ai No Vax
La sanzione prevista, per chi non si sia vaccinato fra l'8 gennaio e il 15 luglio 2022 sarà di 100 euro, come previsto dalla misura introdotta a inizio 2022 per promuovere la campagna vaccinale.
La multa riguarda anche i medici e tutto il personale sanitario (nonostante i medici e gli infermieri no Vax siano stati recentemente reintegrati), gli impiegati in rsa o strutture residenziali di altro tipo, socioassistenziali e sociosanitari, ma anche il personale scolastico (professori inclusi), i membri della difesa, della sicurezza e quanti sono impegnati nel settore del soccorso pubblico.
Anche polizia locale e personale delle carceri sono coinvolti nell'obbligo, e potrebbero subire la sanzione da 100 nel caso in cui non abbiano rispettato le indicazioni e le scadenze prefissate dal ministero della Salute, non sottoponendosi al richiamo della prima dose o al primo vaccino entro i termini previsti.
Si calcola che il numero di personale non in regola con gli obblighi vaccinali oscilli fra uno e due milioni, anche se si osservano nette differenze fra le regioni.
Si aggiudica il triste primato di regioni italiane con più multe ai cittadini non vaccinati la regione Friuli Venezia Giulia. Seguono poi Calabria e Abruzzo. Dal nord al sud, quindi, le cose non sono poi troppo diverse.
Per quanto riguarda le regioni più virtuose, troviamo invece Puglia, Lazio e Toscana, che raggiungono le quote più basse di multe ai cittadini no Vax.
Come funzionano le multe, e chi può fare ricorso
La multa viene inviata dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione, che riceve gli elenchi dei cittadini con più di 50 anni non vaccinati, o meglio che non abbiano completato il ciclo vaccinale (saltando ad esempio i richiami).
Dato che le multe scatteranno dal 1 dicembre, è verosimile che l'Agenzia abbia già iniziato ad inviare gli avvisi. Dopo aver ricevuto la comunicazione, infatti, il cittadino ha diritto a 10 giorni per comunicare all'Asl eventuali certificati che dimostrino l'esenzione dall'obbligo (ad esempio per patologie pregresse o croniche).
Se però l'Asl non invia alcuna conferma all'Agenzia delle Entrate, questa procede a trasmettere (entro 180 giorni) una notifica di addebito, con valore di titolo esecutivo. Il soggetto viene quindi informato della multa da 100 euro.
Nel caso in cui si ritenga di essere stati ingiustamente multati, o che le proprie certificazioni sanitarie non siano state correttamente valutate e interpretate, è possibile scendere in giudizio, affidando la decisione finale sulla vicenda a un Giudice di Pace.
Nel frattempo, per protestare contro l'introduzione delle multe, diversi cittadini no Vax si sono dati appuntamento a Roma, davanti al palazzo della consulta. Tra loro anche diversi infermieri e membri del personale sanitario, in lotta "per la libertà".
Al contrario, alcuni medici ed esperti hanno ventilato nelle scorse settimane l'ipotesi di un possibile ritorno al Green Pass.