Dopo il licenziamento dei top manager, Elon Musk toglie lo smart working a tutti

Elon Musk continua la sua rivoluzione di Twitter. Dopo i licenziamenti e la spunta blu a pagamento, ora arriva la stop allo smart working per i dipendenti.

Continua a far parlare di se Elon Musk. Dopo il caos relativo all’acquisizione ufficiale di Twitter e il seguente avvio di numerosi licenziamenti dei top manager, Musk non sembra volersi fermare qui nel processo di rivoluzione della società appena acquisita. L’imprenditore ha ora comunicato ai dipendenti che non sarà più consentito lo smart working, e che tutti dovranno trascorrere in ufficio almeno 40 ore alla settimana

Ecco i cambiamenti apportati da Musk a Twitter dal giorno dell’acquisizone.

Elon Musk toglie anche lo smart working dopo i licenziamenti dei manager

Continuano i cambiamenti in Twitter dopo l’arrivo dell’uomo più ricco al mondo al suo vertice. Dopo il caos generato dai numerosi licenziamenti, in particolare dei top manager della piattaforma ma non solo, poi in parte richiamati in fretta e furia per errori nelle scelte, ora Elon Musk è pronto a riportare tutti i dipendenti in ufficio. Sono state infatti inviate le prime email che informano i dipendenti circa la rimozione della possibilità di lavoro da remoto. Tutti dovranno svolgere almeno 40 ore settimanali di lavoro in presenza.

Tutto questo avviene mentre Twitter si prepara a forti cambiamenti anche per quanto riguarda il modello di business. Il social infatti punterà ad aumenterà i ricavi introducendo una sottoscrizione di 7,99 dollari al mese per beneficiare della famosa “spunta blu”, elemento che certifica la veridicità dell’account, oltre a fornire uteriori feature. 

I licenziamenti allontanano gli inserzionisti

I corposi licenziamenti che hanno investito la società dall’arrivo di Musk hanno allertato diverse società che hanno così deciso, quantomeno per il momento, di ritirare le proprie inserzioni pubblicitarie da Twitter. La paura principale è quella legata ad un netto calo degli standard di moderazione, dovuti sia all’idea generale esplicitata dal neo-proprietario del social, sia dalle voci circa licenziamenti di figure chiave nel processo di moderazione della piattaforma.

Musk ha infatti più volte insistito su questo aspetto, dicendo di voler rendere Twitter un social totalmente aperto alla “libertà di espressione”. Chiaramente dove Musk deciderà di porre la linea di moderazione alla sua idea di libertà di espressione resta ancora un’incognita. Tuttavia l’imprenditore naturalizzato americano sembra conoscere bene i timori degli inserzionisti nei confronti di questa sua nuova visione della piattaforma, e proprio per questo ci ha tenuti nei giorni scorsi a rassicurare tutti sostenendo, proprio tramite twitter, che “il forte impegno di Twitter per la moderazione dei contenuti rimane assolutamente invariato“.

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