New York ora al sicuro! Attentatore arrestato

E' stato arrestato oggi il responsabile del tremendo attentato di qualche giorno fa avvenuto a New York. Ora, la città può tirare un sospiro di sollievo.

Quello che due giorni fa era un incubo per la città di New York si è trasformato oggi in sollievo

Due giorni fa, un uomo non meglio identificato ha aperto il fuoco su dei civili nella metropolitana di New York City, già non esattamente nota per la sua sicurezza ed affidabilità. I feriti sono stati dieci, cinque in condizioni gravi ma fortunatamente nessuno è in pericolo di vita e dovrebbero essere dimessi dall’ospedale nelle prossime settimane. 

Oggi, fortunatamente, l’attentatore è stato arrestato dopo essere stato identificato grazie ad una carta di credito rinvenuta sulla scena del crimine. 

Si tratta di Frank James, un 62enne afroamericano già condannato più volte per diversi crimini. L’uomo era stato identificato anche grazie ad un testimone oculare che aveva parlato di “Un uomo di colore alto circa un metro e sessanta”. Dopodiché, la caccia all’uomo è immediatamente cominciata

La Grande Mela (soprannome per New York) può dunque tirare un sospiro di sollievo soprattutto ora che sta iniziando uno degli eventi più importanti dell’anno. 

Sto parlando del New York Auto Show, che mostra i nuovi modelli di automobili che verranno presentati nell’anno a venire da parte dei bran più popolari ed importanti. 

Normalmente, l’Auto Show attira milioni di turisti ogni anno, e quindi è un sollievo che l’attentatore sia stato catturato prima dell’inizio dell’evento

Tuttavia, il salone di quest’anno è bello ma non balla, soprattutto a causa della concorrenza cinese. Come spiega questo articolo del Sole 24 Ore, infatti: 

Il salone di New York torna dopo due anni a causa della pandemia da coronavirus, ma non fa il pieno di novità.

Tutta colpa della vicinanza con la rassegna internazionale che doveva svolgersi pochi giorni dopo a Pechino, poi cancellatoa per il riacutizzarsi improvviso del covid in Cina. Molti costruttori avevano scelto l’appuntamento nel mercato automobilistico più importante del mondo: quello cinese. La Cina ormai lo è già da qualche anno non solo per vendite, ma anche per tendenze.

Ad ogni modo, l’Auto Show di New York rimane un evento molto importante per la città, che è pur sempre uno dei centri commerciali e culturali di tutto il mondo. 

La criminalità, però, sembra continuare a dilagare, ed è un sollievo vedere uomini come Frank James dietro le sbarre. 

Cerchiamo quindi di capire qual è stata la dinamica dell’attentato, e se sarebbe possibile evitarla in futuro. Vediamo anche chi è Frank James e perché ha deciso di fare quello che ha fatto. Infine, cerchiamo di capire se sarà possibile evitare azioni simili in futuro. 

Attentato a New York: la dinamica

Il mondo è rimasto sotto shock quando sono iniziati a girare i primi video dell’attentato. 

Erano le 8:30 ora locale a Brooklyn, uno dei quartieri più famosi e vibranti della città. A quell’ora di martedì, la metro è affollatissima com in tutte le grandi metropoli

Alla stazione di Sunset Park, alla 36ima Avenue di Brooklyn, un uomo vestito come un operaio della metropolitana ha aperto il fuoco sul vagone della metro, solo dopo aver lanciato un fumogeno per confondere i passeggeri. 

I feriti immediatamente colpiti dai proiettili sono stati dieci, ma la folla presa dal panico ha iniziato a scapicollarsi fuori dal vagone, ferendo tante altre persone

In totale, i feriti di martedì mattina sono stati 29. L’uomo, identificato da un testimone come un afroamericano alto circa un metro e sessanta, si è dileguato nel caos indossando una maschera a gas per evitare i fumi. 

I soccorsi sono arrivati immediatamente, trasportando tutti i feriti all’ospedale. Nei video che sono stati subito trasmessi alle testate nazionali ed internazionali si vedono i feriti trascinarsi sulla banchina della metro lasciando una scia di sangue, mentre una folla continua a scappare intorno a loro. 

Arrivate sul posto, le autorità hanno trovato vari elementi riconducibili all’attentato. Innanzitutto, una borsa piena di fumogeni e di munizioni, un’accetta ed una carta di credito usata per noleggiare il furgone usata per la fuga. 

L’elemento più importante rinvenuto sulla scena del crimine è stato, però, la pistola con cui l’uomo ha effettuato l’attentato. Si tratta di una Glock 9 millimetri, contenente 33 colpi ma che, fortunatamente, si è inceppata. 

Per questo motivo i proiettili sparati sono stati “solamente” dieci. Come hanno detto le forze dell’ordine newyorkesi: “E’ una fortuna che il bilancio non sia ancora peggiore”. 

Secondo i vigili del fuoco, sulla scena del crimine erano stati rinvenuti anche degli esplosivi, ma questo ritrovamento è stato smentito dalla polizia.

Dopo l’attentato: la caccia all’uomo

Immediatamente dopo l’inizio dell’attentato, tutte le forze dell’ordine di New York sono state messe in massima allerta

Le scuole di Brooklyn, inoltre, sono entrate in modalità “shelter-in”, ovvero che nessuno può lasciare l’edificio e solamente gli studenti possono uscire ed entrare dalla struttura. 

La polizia, dopo aver determinato che non ci fossero esplosivi sulla scena del crimine, ha tweetato che la situazione era sotto controllo ma ha consigliato ai residenti di allontanarsi dall’area. 

Il sindaco di New York Eric Adams ha voluto immediatamente mandare un messaggio alla sua città, come riportato dal Corriere della Sera

Mentre il sindaco di New York Eric Adams ha parlato di un«atto di violenza senza senso» e ha invitato i cittadini a collaborare per la cattura dell’uomo. «Non permetteremo ai newyorkesi di essere terrorizzati nemmeno da un singolo individuo — ha sottolineato Adams —. Lo troveremo».

Anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è stato informato. Egli si trovava nel suo ufficio a Washington, ed ha immediatamente messo a disposizione le forze dell’FBI per aiutare la polizia di New York a catturare il responsabile

Lo staff della Casa Bianca è in contatto con il sindaco di New York Adams e il capo della polizia Sewell per offrire l’assistenza necessaria.

Come riportato dalla portavoce Jen Psaki. 

La caccia all’uomo e la cattura di Frank James

Come abbiamo detto, la caccia all’uomo per il responsabile dell’attentato è iniziata immediatamente. 

Nonostante l’enorme dispiegamento di forze, però, l’uomo era riuscito a scomparire per ben 24 ore. Il furgoncino usato per la fuga era stato abbandonato a qualche isolato dalla stazione, e del sospettato non vi era alcuna traccia

Nonostante il nome di James fosse già identificato come sospettato, solamente oggi la polizia è riuscita a mettere l’uomo in stato di fermo. 

L’arresto, però, non è stato molto memorabile come la caccia all’uomo avrebbe dato a credere. Secondo il Corriere della Sera, infatti: 

[Frank James] È stato arrestato mentre camminava in strada come se nulla fosse, nell’East Village, tra St. Marks e la First Avenue. Due agenti lo hanno visto e lo hanno arrestato «senza incidenti», come ha spiegato Keechant Sewell, il capo della polizia di New York.

Frank James era già conosciuto dalla polizia di New York. Era stato arrestato dodici volte in tutto tra lo stato del New York ed il confinante New Jersey

Tra le accuse, compaiono principalmente quelle di furto con scasso e violazione di domicilio, ma sono presenti anche reati più gravi come molestie sessuali.

Il suo comportamento, inoltre, era già ritenuto pericoloso in quanto aveva pubblicato video decisamente preoccupanti su YouTube, dove parlava di “Uccidere questa nazione con la violenza”.  

Questo potrebbe essere l’ultimo arresto per Frank James, il quale passerà probabilmente tutta la sua vita in prigione. 

Sul 62enne, infatti, ricade il crimine di reato terroristico federale, uno dei più gravi per la giustizia americana

James si può ritenere fortunato che lo stato del New York non ha più la pena di morte. 

Subito dopo la cattura, il sindaco Adams ha voluto parlare al resto della città: 

«Lo abbiamo preso. Ringrazio le forze dell’ordine, gli uomini e le donne del dipartimento di polizia di New York City, così come gli agenti federali, la nostra polizia di stato e i primi soccorritori», ha affermato il sindaco di New York, Eric Adams, confermando l’arresto di James.

Il sindaco, però, non è stato esente da tante critiche per la sicurezza precaria della città di New York, che è andata peggiorando nel corso degli anni. 

La rete di metropolitana, in particolare, è rinomata per la sua sicurezza molto bassa e per la sua pericolosità. 

Secondo molti, è necessaria una riforma strutturale del sistema poliziesco e di giustizia dell’intera Grande Mela, oltre che un ristrutturamento della rete metropolitana. 

Il problema delle armi negli Stati Uniti

Vi starete tuttavia chiedendo com’è possibile che un uomo pluricondannato come Frank James fosse in possesso di un’arma da fuoco. 

Ebbene, la Glock con cui James ha aperto il fuoco sui passeggeri della metropolitana di New York era stata acquistata in Ohio, ove l’uomo non aveva mai avuto problemi con la legge. 

Sebbene cambi da stato a stato, la legislazione sulle armi negli Stati Uniti è famosamente molto liberale, nel senso che è molto facile entrare in possesso di un’arma letale. 

E non si tratta solo di pistole, ma anche di veri e propri fucili d’assalto!

Sono famose le immagini dei supermercati Walmart (una delle catene più grandi degli USA) in cui è possibile acquistare tranquillamente un fucile d’assalto con tanto di munizioni. 

Il motivo per cui le armi negli USA sono così facilmente reperibili, mentre alcool e sigarette hanno una legislazione molto più severa (non possono essere vendute a minori di 21 anni, ad esempio), è che la lobby delle armi è estremamente potente. 

La National Rifle Association, o più semplicemente la NRA, è una delle organizzazioni più potenti degli USA, in grado di muovere un gran numero di votazioni ad ogni elezione. 

Il loro obiettivo è quello di stabilire la sicurezza delle armi da fuoco negli USA, ma la verità è che molti credono sia fin troppo facile entrarne in possesso. 

L’NRA, però, si difende utilizzando il Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, in cui è stabilito che è diritto di ogni americano essere in possesso di armi. 

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