Nucleare contro gli USA: è rischio concreto. E in Italia?

Putin non sopporta di perdere la faccia davanti al mondo per aver condotto una guerra dispendiosa, distruttiva, vergognosa e per giunta fallimentare. Le sanzioni e i botta e risposta si rincorrono tra Mosca e gli USA, ma anche verso l'Italia c'è dell'astio. Il rischio nucleare e Poison, il drone sottomarino che provoca lo tsunami e la cui portata catastrofica spaventa, chi colpirà?

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"Dopo che Putin è stato messo all'angolo con le sanzioni punitive della NATO, la sua rappresaglia è sempre più propensa a sfociare in un attacco nucleare."

così scriveva qualche settimana fa la collega Sharon Zaffino su trend-online.com

Gli USA, dopo aver già attivato l'allarme rosso DEFCON 2 verso un possibile attacco in tal senso come scrivevo qui, in un mio precedente articolo, sono sempre più spaventati dal fatto che la minaccia avrà seguito.

Non c'è troppo da stupirsi.

Avevo già parlato della dottrina nucleare nel post guerra fredda: dopo che gli USA avevano reso indiscutibile la propria superiorità militare, l'Ex Unione Sovietica si era imposta la regola della deterrenza, che abbiamo già visto in atto con gran dispiegamento mediatico. 

Nel caso in cui la deterrenza, ovvero una strategia di propaganda concepita per seminare il terrore, non avesse dato buoni frutti, e soprattutto nel caso in cui la Russia si sentisse alle corde, lo step successivo sarebbe stato rivolto all'utilizzo della bomba atomica.

Se volete leggere una trattazione più approfondita sulla portata apocalittica dei danni causati da un'esplosione nucleare ho trattato questi argomenti in un mio precedente intervento che potete trovare qui, accompagnandolo con un link del centro di ricerca ENEA, situato a Ispra, in Piemonte.

Mentre qui ho allegato una video-simulazione dell'Università di Princeton, concepita per farci comprendere a cosa andiamo incontro e quale sarebbe la rapidità dell'espansione delle radiazioni in caso di bombardamento con ordigni atomici.

Quali sono le ultime notizie in merito ai rapporti che intercorrono tra il Cremlino e il Pentagono?

"Washington sostiene che la Russia è alle corde, la risposta di Mosca suona come un ultimatum: era tutto previsto, ma se insistete a intimidirci non esiteremo a procedere sul fronte nucleare."

questo riporta ilgiornale.it

La tensione si taglia con il machete e a quanto pare c'è davvero poco di cui rasserenarsi.

I toni di una vendetta programmata parrebbero esserci tutti.

Putin non vuole uscire da questa situazione sconfitto, con la coda tra le gambe.

Il suo ego machista e nietzschiano ne risentirebbe.

Il fatto di non aver raggiunto neppure l'obbiettivo minimo, che nel conflitto Ucraino sarebbe stato il possesso della città di Mariupol, ha mostrato al mondo il nervo scoperto di un'invasione bellica senza risultati apprezzabili: dispendiosa per Mosca e fallimentare dal punto di vista strategico.

Come sappiamo, spesso la rabbia e il desiderio di rivalsa giocano brutti scherzi.

Nuclerare: Putin pronto a sfoderare Poseidon, la sua terribile arma nucleare segreta

"Poseidon sarebbe un'arma sottomarina, o meglio un drone in grado di alzare uno tsunami dell'altezza di centro metri e di cancellare una città dalle mappe nell'arco di un pugno di minuti."

Ecco cosa Putin ha in mente di scagliare contro l'Ucraina secondo quanto riportato da ilmessaggero.it e diverse altre testate nostrane.

La temibile arma svelata dal Cremlino sta tenendo banco in tutti i giornali del mondo, compresi quelli italiani. 

Ma c'è anche chi considera Poison pura deterrenza.

Chissà se esiste davvero.

L'ansia di un simile attacco, dopo la belligeranza voluta da Draghi, l'invio di armi e l'interruzione di una storica amicizia tra la Russia il nostro Paese, ormai ci riguarda: ci sentiamo inevitabilmente nel mirino di questo mostro capace di disintegrare le coste.

L'arsenale nucleare di Mosca è ricco e variegato. 

Ma se i missili Satan 2, già oggetto dell'orgoglio e dell'ostentazione putiniana, concepiti con la dotazione di ben quindici testate nucleari ciascuno, incutevano un certo timore, la minaccia subacquea è forse quella che desta un maggiore impatto emotivo.

Forse perchè invisibile agli occhi, almeno per noi comuni mortali.

E per quanto sia i fondali degli Oceani sia il Mediterraneo siano costantemente monitorati, l'ancoraggio psicologico riconducibile a un pericolo abissale desta più stress e orrore di qualunque altro.

Poseidon è un siluro dotato di una propria autonomia, capace di generare una propulsione nucleare di portata intercontinentale: ciò significa che l'oda d'urto dello sfacelo che promette si espanderebbe ben oltre la città colpita.

Ora, c'è chi afferma che l'oggetto delle passioni di Putin potrebbe essere Odessa o Mariupol.

Se così fosse non si esclude che la portata distruttiva di Poseidon potrebbe riguardare anche la Crimea o altre città affacciate al Mar Nero.

Se invece Putin dovesse rivolgere la sua predilezione agli States o all'Italia la nostra penisola sarebbe semplicemente per metà spacciata.

Peraltro, si tratta di un drone particolarmente insidioso perchè di dimensioni contenute: è lungo poco più di due metri.

Un'inezia se pensiamo alla portata della catastrofe che trascina con sè correndo tra i flutti.

Nucleare, Russia contro l'Italia: dobbiamo davvero aspettarcelo?

"È presto per affermare che non si tratti di un ultimo tentativo propagandistico di Putin per suscitare terrore nei suoi detrattori: di certo la Russia vuole difidare il nostro Paese da ulteriori assist bellici all'Ucraina." 

Il tono ottimistico di huffingtonpost.it ci fa quasi tirare un sospiro di sollievo.

Effettivamente e al netto di ogni suggestione di stampo terroristico, la prima domanda che verrebbe da farsi a tal proposito è la seguente:

perchè mai la Russia, che non è stata in grado neanche di condurre una guerra proficua, ma solo disumana e altamente distruttiva verso l'Ucraina, dovrebbe bombardare l'Italia?

Per qualche scambio di battute infelici con il presidente Mario Draghi?

Se la questione legata ai pessimi rapporti con gli USA è annosa e affonda le radici in un passato remoto, nel post attacco all'Ucraina, con le truppe russe già esauste e private di scorte, con che coraggio Putin attaccherebbe il nostro Paese?

Vero che è una simpatica prerogativa italiana quella di scegliersi gli alleati sbagliati: basti pensare alla seconda guerra mondiale e all'appoggio che abbiamo dato alla Germania Nazista (che però era la stessa che attaccava la Russia in combutta con i collaboratori ucraini e il tutt'ora attivissimo esercito Azov).

Ma un attacco a Belpaese, al momento, sembra una prospettiva lontana: non conviene affatto a Mosca giocarsi questa carta. 

In primis, perchè verrebbe pesantemente bersagliata dalla NATO e da tutte le forze belligeranti dell'Unione Europea, di cui in ambo i casi l'Italia è membro.

Secondariamente, avrebbe più senso scagliare queste armi sul territorio ucraino o sugli Stati uniti.

Una persona raziocinante potrebbe chiedersi: perchè attaccare con ordigni nucleari l'Ucraina?

Vuoi davvero disintegrare quello che vorresti conquistare?

In un certo senso si: a Mosca interessa la presa e l'annessione dei territori. 

L'attacco con armi chimiche all'Ucraina è facilmente spiegabile dal punto di vista logico.

Non ha importanza se gli edifici sorti su quei territori siano rasi al suolo e se gli organismi viventi dovessero sparire dalla faccia della terra: c'è un tempo calcolato in cui quella stessa terra vrebbe le risorse per risanarsi.

Sarebbe come dire: tanto meglio, un bel reset e poi ci pensiamo noi a ricostruire i territori annessi a nostra immagine e somiglianza.

Mentre attaccare l'Italia sarebbe un gesto fuori luogo e tatticamente inutile se non nell'ottica di una qualche alleanza Euroasiatica e una vera guerra mondiale tra i due poli, oriente e occidente: di grazia siamo ancora distanti dal formulare una simile ipotesi.

Nucleare: la Russia intende attaccare gli USA?

Recentissime notizie ci danno contezza delle nuove sanzioni in programma da parte degli USA verso Russia, Siria, Cina e Corea del Nord.

La questione si fa torbida. 

La Corea del Nord è quella che nelle ultime ore ha suscitato più fastidi, con i lanci missilistici deliberati di cui si è reso protagonista l'egocentrico leader Kim Jong-un.

In tutto questo l'esempio che sta dando Mosca ad altri stati storicamente appassionati di armamenti nucleari non fa un buon servizio nè a noi, contriti in attesa del peggio, nè tantomeno alla stessa Russia.

Il Cremlino è fomentatore di tendenze insane, verrebbe da considerare.

Gli USA nei panni dei sanzionatori se la rischiano eccome: sembrano una madre esausta che tenta di riprendere dei teppisti che si danno corda l'uno con l'altro, peraltro dopo aver dato a quei teppisti un pessimo esempio con i suoi stessi comportamenti nel corso delle guerre in Medio Oriente che si sono susseguite.

Infatti, di fronte all'invito statunitense di abbassare i toni e rispettare i principi democratici, la risposta è sempre la medesima: guarda cosa hai combinato tu fino a pochissimo tempo fa prima di proferir parola sull'operato altrui.

Eh già. 

Sanzioni e bisticci a parte, la minaccia sembra essere rivolta più palesemente al cuore dell'Europa, anche perchè la risposta nucleare degli armamenti di matrice USA desta altrettanto timore.

Ricordiamoci che gli Stati Uniti sono proprietari di quasi seimila bombe atomiche pronte ad esplodere.

Al netto dei battibecchi con Biden, Putin questo lo sa molto bene.

E sa che gli conviene tentare di vincere la guerra che ha messo in atto sulla porta di casa prima di tentarne qualche altra in giro per il mondo.

Triste da dire, ma se non riesce a sottomettere la resistenza ucraina contro gli USA la Russia cosa può fare?

Il popolo ucraino si sta dimostrando più forte del previsto e i neonazisti del battaglione Azov che difendono Kiev non se le lasciano cantare tanto facilmente dalle truppe russe.

L'unico rischio veramente plausibile è che Putin tenti un'ultima mossa disperata per non perdere la faccia: quella mossa, sarebbe scagliare il nucleare sull'Ucraina.