Gli oligarchi Protosenya e Avayev: suicidio o messinscena?

Mentre la guerra in Ucraina continua a fare vittime, una coltre di mistero avvolge il caso dell’oligarca russo, Sergey Protosenya, trovato impiccato in Spagna assieme alla moglie Natalya di 53 anni e la figlia Maria di 18 anni. La notizia dell’omicidio suicidio della famiglia russa è rimbalzata su ogni tv e stampa spagnola, ma molti pensano che si tratti semplicemente di una messa in scena.

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Mentre la guerra in Ucraina continua a mietere vittime, una coltre di mistero avvolge il caso dell’oligarca russo, Sergey Protosenya, trovato impiccato in Spagna assieme alla moglie Natalya di 53 anni e la figlia Maria di 18 anni.

La notizia dell’omicidio suicidio della famiglia russa è rimbalzata su ogni tv e stampa spagnola, ma molti pensano che si tratti semplicemente di una messa in scena.

A rafforzare questa ipotesi è anche un altro caso di morte, a distanza di 24 ore, di un altro oligarca russo, Vladislav Avayev, ex funzionario del Cremlino. In questo caso, il cadavere dell’ex funzionario è stato trovato presso la sua casa di Mosca. Due casi molto sospetti, considerata l’attuale situazione politica russa.

In Russia è molto difficile riuscire ad esporre la propria opinione su certi temi, a maggior ragione se questi riguardano la guerra in Ucraina, o come direbbero i russi, la missione militare speciale. Guai a chiamarla guerra! I rischi potrebbero essere grandi. Ma non tutti i russi sarebbero a favore della “missione militare speciale”.

Molti oligarchi e ricchi imprenditori russi hanno cominciato ad esporre la propria posizione anche pubblicamente, attraverso interviste per tv straniere, rischiando anche delle gravi conseguenze. Che i casi di omicidio-suicidio siano in realtà una messinscena? 

Andiamo per ordine.

La morte misteriosa dell’oligarca russo: Sergey Protosenya e la sua famiglia!

Dalle informazioni che ci sono arrivate, sembra ancora un vero giallo la morte dell’oligarca russo, Sergey Protosenya, e della sua famiglia: la moglie, Natalya, di 53 anni, e la figlia, Maria, di 18. La famiglia è stata trovata morta in Spagna, all’interno della casa del magnate del gas Lloret De Mar.

I cadaveri della famiglia sono stati rinvenuti solamente nel tardo pomeriggio di martedì 19 aprile, dopo un allarme lanciato dal figlio che vive in Francia, a seguito di alcune chiamate senza risposta rivolte al padre. Non riuscendo a contattarlo, il ragazzo ha deciso di avvertire le autorità spagnole.

Secondo il report della polizia, sembra che la moglie, Natalya, e la figlia, Maria, siano state accoltellate a morte, dentro la residenza di famiglia in Costa Brava, mentre il cadavere del magnate è stato rinvenuto all’esterno dell’abitazione, impiccato ad un albero.

Purtroppo, non sembra essere chiaro se Protosenya abbia ucciso la figlia e la moglie con coltello e ascia per poi togliersi la vita.

Un giallo degno di un film thriller, ma che purtroppo è fin troppo reale. Se il suicidio fosse in realtà un omicidio, chi potrebbe averlo compiuto?

Al momento le indagini sono in corso e non è stato ancora scoperto il colpevole, ma se venisse avvalorata davvero la tesi della messinscena, gli unici a poterla realizzare sarebbero gli 007 russi, killer assoldati per uccidere i dissidenti e per eliminare ogni prova del loro passaggio.

Ecco chi è Sergey Protosenya! Altro giallo: il suicidio di Vladislav Avayev

Sergey Protosenya è un magante e oligarca russo molto importante, tant’è che il suo patrimonio, lasciato dopo la sua morte, ammonta a oltre 400 milioni di euro. Il magnate si era laureato in ingegneria civile all’Università di Mosca.

Successivamente ha ricoperto per oltre sette anni la carica di vicepresidente del consiglio di amministrazione della società di gas naturale Novatek.

Si tratta, perciò, di un magnate del gas, un uomo di grande influenza, soprattutto in questo periodo. Non si sa se nelle ore precedenti alla sua morte, il magnate avesse avuto degli incontri con politici europei per parlare di accordi di approvvigionamento di gas, l’unica cosa che sappiamo è che 24 ore prima è avvenuto un altro suicidio.

Appena 24 ore prima, sui social è rimbalzata la notizia della morte di un altro oligarca russo, ovvero Vladislav Avayev, vicepresidente della Gazprombank ed ex funzionario del Cremlino. La situazione che la polizia si è trovata di fronte era simile a quella che hanno trovato successivamente con l’omicidio-suicidio della famiglia Protosenya.

In particolare, il magnate, di 51 anni, è stato trovato privo di vita lunedì, all’interno del lussuoso appartamento di Mosca della figlia di 26 anni: insieme al cadavere del magnate, sono stati rinvenuti i corpi della moglie Yelena, di 47 anni, e della figlia minore tredicenne, Maria.

La morte sospetta dei magnati russi a distanza di 24 ore: suicidio o messinscena?

In questo caso, tutti sono stati uccisi da colpi di pistola. Il sospetto che siano stati uccisi è molto alto, ma sono ancora in corso le indagini per ricostruire le dinamiche dei due misteriosi casi di suicidio-omicidio.

Quello che più fa pensare ad una macchinazione e ad una messinscena sarebbero proprio gli elementi di somiglianza di entrambi i casi.

Ma non solo. Secondo il report della polizia, come scrive Fanpage,

“il cinquantacinquenne è stato ritrovato impiccato all'esterno della villa sulla Costa Brava, mentre i corpi delle due donne sono stati rinvenuti all'interno, con diversi colpi d'arma da taglio. 

In casa non sono stati trovati biglietti d'addio e secondo quanto riporta la testata la scena del crimine non sarebbe compatibile con quella di un delitto maturato tra le mura domestiche, anche perché sui vestiti dell’oligarca non ci sarebbero macchie di sangue. Pare inoltre che sarebbero stati usati dei guanti per non lasciare tracce sui corpi delle due donne uccise.”

Non sarebbero stati trovati, quindi, degli elementi che avrebbero fatto pensare subito ad un delitto domestico. Inoltre, ci sono delle similitudini che hanno subito scatenato le ipotesi di una macchinazione ordinata dall’alto.

In entrambi i casi, sono stati trovati morti non solo i magnati russi, ma anche le loro famiglie. Però molti altri sospettano che in quella villa spagnola si sia consumato un delitto di genere. Il sospetto viene generato proprio dalla pubblicazione di tweet da parte del magnate del gas, dove scriveva:

"Un uomo uccide la moglie e la figlia a Girona, due vite portate via da un problema strutturale che dobbiamo estirpare"

Ed altri dettagli inquietanti emergono dalle ultime notizie riportate sul web. Come scrivono tanti giornali, il marito avrebbe ucciso la moglie e la figlia con ascia e coltello nel sonno, mentre dormino. Poi si sarebbe impiccato in giardino.

Ancora non si conoscono le motivazioni che ci sarebbero dietro un atto così violento, ma è certo che la famiglia si recasse nella villa spagnola in occasione della Settimana Santa e che anche quest’anno Protosenya volesse trascorrere la settimana in Spagna con la sua famiglia.

Ma poi, quella che doveva essere una settimana all’insegna del relax, lontano da tutto quello che sta accadendo in Ucraina e in Russia, la Settimana Santa si trasforma in una settimana di orrore.

L’ascia e il coltello trovati vicino i corpi della moglie Natalya e della figlia Maria, fanno pensare ad una morte violenta e passionale, così come il corpo impiccato dello stesso magnate. 

Generalmente si penserebbe ad un caso di omicidio-suicidio, però gli elementi che abbiamo appena citato, come l’uso dei guanti per eliminare alcune prove, così come la morte dell’ex funzionario del Cremlino, fanno pensare a tutt’altro.