Il prezzo del gas si sta sgonfiando e scende, la conseguenza può essere anche un cambio sulla bolletta. Si tratta di quasi la metà del prezzo attuale e i valori al megawattora tornano a quelli di luglio 2022. Cosa cambia per il mercato tutelato e il mercato libero.
Cosa potrebbe cambiare in bolletta con il prezzo del gas che scende
Una buona notizia dopo tanto affanno può far tirare un sospiro di sollievo a molte famiglie e imprese italiane. I future Ttf(benchmark del prezzo del metano in Europa) nella giornata di venerdì 7 ottobre 2022 hanno registrato un calo dell'11% circa facendo scendere il prezzo del gas a 156,21 euro al megawattora. Questo valore è il più basso dall'inizio della crisi energetica. Ovviamente non sarà un prezzo fisso in quanto si tratta di un mercato molto volatile, ma oltre alle soluzioni comunitarie e nazionali, si sta già pensando a come mantenere questo valore il più basso possibile.
Il mercato tutelato vuole intervenire il prima possibile
L'autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha dichiarato che il mercato tutelato potrebbe decidere di staccarsi al Tfr di Amsterdam e spostarsi sul mercato nazionale. A tal proposito, si legge in una nota dell'Arera, che è necessario "trasferire con tempestività ai clienti finali il beneficio di eventuali iniziative europee di contenimento dei prezzi delle commodity energetiche".
Tra le altre proposte sul mercato tutelato è in studio la possibilità di far arrivare le bollette alle famiglie e alle imprese italiane mensilmente. Questa mossa agevolerebbe in termini di tempi il controllo della spesa e potrebbe evitare di far arrivare un conto eccessivamente salato da dover pagare.
Il mercato libero potrebbe aumentare in maniera eccessiva i prezzi per il rinnovo di contratto
Per quanto riguarda il mercato libero, invece, ci sono dei pro e dei contro. Sicuramente aver firmato un contratto quando era conveniente ha avuto e potrebbe avere dei vantaggi sulle bollette dato che i prezzi sono meno alti. Il problema sussiste laddove vi sono però contratti in scadenza. In questo caso i prezzo che potrebbe proporre il libero mercato dell'energia potrebbero avere delle cifre spaventose disincentivando gli utenti a rinnovare o sottoscrivere con queste aziende. Dunque, conviene quasi di più guardarsi intorno e cambiare fornitore.
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Le risposte comunitarie: Price-Cap e pericolo di veto
Spostandoci sul fronte europeo, bisogna aspettare che si decida cosa fare in termini di misure per le famiglie e le imprese. Il Price Cap, ossia il tetto al prezzo di gas, sembra la misura su cui ogni Stato fa pressione fatta eccezione per alcuni membri che potrebbero esercitare il proprio potere di veto per bloccare questa misura.
L'Italia sta studiando un nuovo decreto per tutelare famiglie e imprese
Intanto, in Italia, si pensa già ad aprire un ombrello che possa tutelare i settori e le famiglie colpite da questo esagerato rincaro dei prezzi. Il nuovo governo potrebbe aver già pronto un decreto da 25 miliardi di euro per erogare bonus e moratorie per i morosi. Inoltre si dovrebbe cercare di evitare l'enorme speculazione dei colossi energetici tassando gli extraprofitti.