Prezzo del pane alle stelle, presto una pagnotta costerà 6 euro

Nemmeno il pane, bene essenziale per eccellenza, sfugge al caro prezzi. Molti italiani dovranno rinunciare a questo prodotto.

Le bollette quadruplicate e la difficoltà nel reperimento della materia prima, la farina di grano, porterà il pane a prezzi sempre più alti. Secondo i panettieri di Napoli ben presto 1kg costerà dai 5 ai 6 euro, un prezzo shock se si considera che questo prodotto è uno dei preferiti degli italiani, sempre presente a tavola, a pranzo e a cena. L’aumento del pane non è il solo che spaventa i cittadini, anche il latte subirà un sensibile incremento come tutti i prodotti della prima colazione e quelli di importazione.

La situazione potrebbe presto non essere più gestibile, per questo le associazioni di categoria chiedono l’immediato intervento del Governo per mettere un tetto massimo al costo dei beni di prima necessità.

Prezzo del pane troppo alto, l’allarme dei panettieri campani

La commissione Agricoltura della Regione Campania insieme alle associazioni dei panificatori hanno lanciato l’allarme: per i 5000 panifici della Campania il caro prezzi è insostenibile. Le bollete quadruplicate e i rincari delle materie prime potrebbero portare alla chiusura di molti punti vendita.

Per i consumatori finali invece potrebbe voler dire pagare prezzi folli per un filone o una pagnotta, dato che ben presto un 1 kg supererà i 5 euro a discapito soprattutto delle famiglie a basso reddito. Le parole di Mimmo Filosa, Presidente dell’Unione dei panificatori della Campania di Confcommercio:

“A causa del caro energia, con bollette quintuplicate che rendono insostenibili i costi di gestione, per cui le aziende si trovano di fronte all’alternativa di aumentare il prezzo del pane fino a 5-6 euro al chilo, un prezzo insopportabile per i consumatori in una regione a basso reddito come la Campania, oppure cessare l’attività”.

Caro prezzi, quali sono i prodotti alimentari più colpiti

L’aumento del prezzo del pane purtroppo non è l’unico con cui gli italiani dovranno fare i conti durante i mesi invernali. Già qualche settimana fa le associazioni di categoria hanno fatto parlare dei rincari del latte, 2 euro al l (ovvero il 19% in più del prezzo attuale), e la lista dei prodotti costosi è più lunga di quanto si pensi:

  • i biscotti aumentano del 9,8%
  • il burro aumenterà del 33,5%
  • la marmellata costerà il 7,9% in più
  • per lo yogurt si pagherà il 12% in più
  • la frutta invece aumenterà dell’8,3%

Con questi dati è facile capire come mai gli italiani abbiano già iniziato a tagliare la spesa alimentare del 3,2% rispetto ai consumi dello scorso anno, e aumentano di oltre il 9% i consumatori che si riforniscono nei discount.

Leggi anche: Tutti i migliori supermercati dove fare la spesa e risparmiare

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