Proiettili all’uranio impoverito, cosa sono e perché se ne parla tanto

Il Regno Unito ha annunciato che fornirà all'Ucraina proiettili all'uranio impoverito. Dura la reazione di Mosca. Ecco cosa sono e a cosa servono.

La viceministra della Difesa britannica Annabel Goldie ha annunciato che i nuovi aiuti militari a Kiev includeranno proiettili all’uranio impoverito. Queste dichiarazioni hanno suscitato una dura reazione da parte di Mosca, con il ministro della Difesa Shoigu che ha paventato il rischio di scontro nucleare.

Ecco cosa sono i proiettili all’uranio impoverito e perché hanno suscitato una simile reazione.

Proiettili all’uranio impoverito, cosa sono

I proiettili all’uranio impoverito sono una speciale tipologia di proiettili perforanti. Presentano come componente l’uranio impoverito che è lo scarto della normale produzione del combustibile per centrali nucleari e testate di bombe nucleari.

L’uranio impoverito, essendo estremamente denso (quasi il doppio rispetto al piombo), viene utilizzato per rafforzare i proiettili che vengono così resi particolarmente resistenti e in grado di perforare le corazze, rendendoli altamente efficaci per sconfiggere i moderni carri armati e veicoli blindati.

Nonostante il nome possa provocare un’assonanza con armi chimiche o nucleari, i proiettili all’uranio impoverito sono in realtà delle munizioni convenzionali utilizzate da moltissimi paesi, tra cui la Russia stessa. La loro applicazione in guerra non è vietata da nessun tipo di convenzione internazionale.

Tuttavia il ministro della Difesa russo Shoigu e lo stesso Vladimir Putin hanno provato a fare leva su questa componente per minacciare dure reazione. In particolare il Presidente russo ha affermato che “l’occidente sta cominciando ad usare armi con elementi nucleari”, mentre il ministro Shoigu ha addirittura parlato di “scontro nucleare ormai a un passo”.

Il ministero della Difesa britannico ha risposto affermando fermamente che i proiettili all’uranio impoverito sono in uso da decenni da parte dell’esercito britannico e che si tratta di una componente standard che nulla ha a che fare con armi o capacità nucleari e che la Russia ne è a conoscenza ma cerca deliberatamente di disinformare.

Leggi anche: Armi in Ucraina: chi è favore e chi è contro ad un nuovo invio

Proiettili all’uranio impoverito, i presunti rischi per la salute

Pur non essendo in alcun modo accomunabili con armi nucleari o chimiche, i proiettili all’uranio impoverito possono avere effetti negativi sulla salute. Questo è dovuto al particolato che si genere all’impatto dei proiettili, che se inalato può provocare conseguenze, così come la maggior parte dei metalli pesanti usati per artiglieria ed esplosivi

In passato i proiettili all’uranio impoverito sono stati impiegati in scenari di guerra come i Balcani, il Kuwait e l’Iraq. Molti reduci, anche italiani, da queste aree hanno manifestato problemi di salute di vario tipo, come tumori o problemi ai reni, dopo l’utilizzo di questo tipo di munizioni. Tuttavia gli studi scientifici non hanno ancora dimostrato un collegamento diretto tra l’utilizzo di questi proiettili e l’insorgenza di malattie.

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