Riforma Fisco, taglio Irpef e flat tax: le promesse della Meloni ai sindacati

Giorgia Meloni incontra i sindacati, mettendo sul piatto promesse su salari e riforma fiscale: ecco in cosa consistono le sue proposte.

Dopo il primo incontro con i sindacato, il Governo spinge sull’approvazione delle riforme fiscali, anche se l’intesa con le parti sociali sembra ancora lontana; secondo la CGL, le proposte avanzate sarebbero infatti insufficienti.

Vediamo allora nel dettaglio in che cosa consistono le promesse del Governo ai sindacati, e come dovrebbe essere effettuato il taglio del cuneo fiscale.

La riforma del fisco di Meloni e le promesse ai sindacati

La riforma del fisco di Meloni prende forma, e con lei anche nuove promesse ai sindacati, che però, almeno al momento attaule, non sembrano considerare sufficienti gli impegni presi dal governo,

In particolare, i sindacati si mostrano estremamente restii nei confronti di tutte le riforme riguardanti le autonomie, così come a qualsiasi cosa che assomigli alla flax tax tanto amata dalla Lega.

A questo riguardo, infatti, Maurizio Landini ha ribadito come la tassazione progressiva sia garanzia di democrazia e giustizia sociale, richiamandosi anche all’articolo 1 della Costituzione.

Ancora più rigida, la posizione sull’Autonomia, intervenendo con queste parole in merito alla questione:

L’autonomia differenziata deve essere tolta dal tavolo perché fa danni a questo Paese. Abbiamo posto che il vero tema sia una riforma elettorale seria che rimetta nelle condizioni i cittadini di poter scegliere chi mettere in parlamento e loro di rispondere a chi li ha eletti.

Non ha tardato a rispondere alle critiche di Landini il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, strenuo difensore dell’Autonomia:

L’Autonomia è prevista dalla Costituzione, questa maggioranza la approverà e finalmente unirà un’Italia che vogliamo più moderna, ricca e sicura: esattamente il contrario di quanto Landini e gli estremisti di sinistra vogliono.

Non sono dunque mancati momenti di tensione, e veri e propri veti da entrambe le parti, che hanno necessariamente reso più difficoltoso il dialogo e la realizzazione di un confronto costruttivo.

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Il taglio del cuneo fiscale e il tema dei salari

Per quanto riguarda invece il taglio del cuneo fiscale, una delle chiavi di volta della proposta del Governo, arrivano invece reazioni positive da parte dei sindacati, che ritengono una mossa di questo tipo necessaria e utile anche a contenere le tensioni sociali dei ceti medi e medio bassi.

Non sono mancate, infine, riflessioni sul tema dell’inflazione e dei salari. Per quanto riguarda l’inflazione, Giorgia Meloni ha promesso di istituire un osservatorio speciale per garantire un contenimento dei prezzi, proprio da collocare a palazzo Chigi.

Per quanto riguarda i salari, invece, non si è fatto alcun riferimento all’ipotesi di un salario minimo (del resto escluso a priori dall’agenda di governo), per cui pare che le azioni previste dalle istituzioni in questo momento si concentreranno soltanto sul contenimento della tassazione.

Leggi anche: Riforma del fisco, per i sindacati è un flop: ecco perché bocciano la Meloni 

Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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