Il Decreto contro il caro-voli e le nuove norme del Governo Meloni hanno fatto decisamente arrabbiare l'amministratore delegato di Ryanair Eddie Wilson che ha parlato senza mezzi termini di un decreto illegittimo che sarà spazzato via dall'Unione Europea.
Che cosa sta succedendo e quali sono le posizioni in campo? Vediamo intanto cosa prevede il decreto approvato dall'esecutivo, le ragioni della polemica infuocata dal parte del CEO della nota compagnia aerea e le reazioni.
Caro voli, che cosa prevede il Governo Meloni
Il decreto approvato dal consiglio dei ministri Governo Meloni nella giornata di lunedì 7 agosto prevede tra le altre cose un intervento sul caro-voli.
Nel decreto si "vieta la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aree, modulata in relazione al tempo della prenotazione, se la fissazione è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole e avviene durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale e se conduce ad un prezzo di vendita del biglietto, o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo".
In più il Governo, in parole semplici, afferma come sia una "pratica commerciale scorretta quella di usare procedure automatizzate di determinazione delle tariffe - da e per le isole, ossia laddove sussistono esigenze di continuità territoriale - basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico".
La furia del Ceo di Ryanair Eddie Wilson contro l'esecutivo italiano
Intervistato dal quotidiano La Repubblica, Eddie Wilson amministratore delegato della compagnia aerea Ryanair va all'attacco del Governo italiano. E utilizza anche l'ironia per spiegare, a suo avviso, come queste norme siano illegittime.
Wilson sostiene che Ryanair farà ricorso in sede europea:
Il decreto è un'interferenza sul libero mercato ed è in netto contrasto con il regolamento 1008 dell'Unione europea che lascia le compagnie libere di fissare i prezzi. Per questo l'Europa spazzerà via le norme italiane, colpevoli di interferire con il mercato.
Wilson minaccia di cambiare le rotte aeree
Wilson sottolinea che "non ci possono obbligare a volare in Sicilia e Sardegna. Se il decreto rimanesse così, voleremo di più verso la Spagna. A Malta, a Cipro, alle Canarie, stanno esultando".
E poi ampie dosi di attacchi e ironia:
L'ultimo paese a fissare i prezzi al posto del libero mercato è stata l'Unione Sovietica nel 1917. Anche alla Scuola di Harry Potter hanno capito che bisogna aumentare l'offerta di un prodotto perché i prezzi diminuiscano.
E sul punto nevralgico: "Ho letto le valutazioni sugli algoritmi. Spazzatura. Ho sentito tutte queste sciocchezze sui dispositivi Android o Apple dei clienti, che determinerebbero le nostre tariffe. Si tratta di una teoria complottista basata sulla fantasia di persone che non hanno abbastanza lavoro da fare".
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso si è detto disponibile a incontrare anche le altre compagnie per capire se il provvedimento può essere migliorato in conversione parlamentare.
Tenendo però sempre al centro della nostra azione i diritti degli utenti, in particolar modo quelli di tutte le aree meno soggette alla concorrenza perché non raggiungibili con altre forme di trasporto.
Ansa riporta che da fonti ministeriali, ci sarebbero dubbi da parte del ministero sulle parole di Wilson quando parla dell'uso della profilazione nella vendita dei biglietti aerei, visto che sono disponibili ampie evidenze riportate da prestigiose riviste internazionali in merito.
Il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani attacca
Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani replica a muso duro al CEO di Ryanair:
L'ad di Ryanair Wilson spieghi ai milioni di siciliani se non è scandaloso l'atteggiamento di chi approfitta di una situazione di mancata concorrenza, direi quasi di monopolio, per vessare un'intera popolazione con prezzi esorbitanti.
Anche l'Unione Europea chiede chiarezza all'Italia
Da sottolineare che ad esprimere perplessità sul provvedimento oltre al Ceo di Ryanair c'è anche la Commissione Europea che chiede chiarezza sul provvedimento al Governo Italiano.
Fonti comunitarie affermano che Bruxelles desidererebbe avere informazioni più dettagliate sul contenuto preciso del provvedimento spiegando che l'Ue "sostiene misure volte a promuovere la connettività a prezzi accessibili in linea con le norme del mercato interno Ue".