Sciopero benzinai confermato: date e orari di chiusura di distributori e self service

Confermato lo sciopero dei benzinai a gennaio 2023: tutto sulle date e gli orari di chiusura dei distributori e dei self service.

sciopero benzinai

Tutto è pronto per lo sciopero dei benzinai previsto a gennaio 2023: i distributori e i self service resteranno chiusi per 48 ore in segno di protesta dopo l'approvazione del dl trasparenza del Governo Meloni.

Mentre il Ministro Adolfo Urso invitava i benzinai a revocare lo sciopero, le associazioni e i sindacati di categoria hanno replicato con una nota congiunta spiegando che queste parole "sono l'ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il Governo in questa vicenda".

Lo sciopero dei benzinai resta confermato, ma quali sono le date e gli orari di chiusura dei distributori e dei self service?

Sciopero benzinai 2023: date e orari di chiusura dei distributori

Nessuna marcia indietro, lo sciopero dei benzinai è confermato e i disagi sono previsti per tutti gli automobilisti. La chiusura dei distributori sulle strane urbane, extraurbane e anche sulle autostrade è attesa per il 25 e 26 gennaio 2023. Tuttavia alcuni distributori resteranno aperti per permettere i servizi essenziali, ad esempio per i mezzi delle ambulanze e della Polizia.

Inizialmente era previsto uno sciopero dalla durata complessiva di 60 euro, ma ad oggi lo sciopero dei benzinai è stato confermato "solo" dalle ore 19 del 24 gennaio alle per 19 del 26 gennaio. Dunque, un totale di 48 ore di chiusura dei distributori e dei self service a danno dei consumatori.

Lo sciopero, quindi, riguarderà anche le pompe che consentono il rifornimento "fai da te" (i self service appunto), ma dovrebbero essere garantiti i servizi essenziali.

Alcune compagnie petrolifere potrebbero infatti rimanere aperte per permettere agli automobilisti di effettuare il rifornimento necessario per utilizzare i propri veicoli.

Qualora lo sciopero non dovesse essere revocato, il Governo Meloni potrebbe andare incontro ad amare critiche da parte dei consumatori, Ma Assoutenti ha già avanzato una contro mossa: è pronto uno sciopero dal lato dei consumatori e degli autotrasportatori.

Sciopero benzinai, l'appello del ministro Urso: "Revocate lo sciopero"

Revocate lo sciopero, è solo un danno per i cittadini.

Con queste dichiarazioni il Ministro Adolfo Urso ha invitato i benzinai a ripensare e revocare lo sciopero previsto per i prossimi 25 e 26 gennaio 2023. Il danno maggiore ricadrebbe proprio sui cittadini, già profondamente colpiti dall'aumento del costo della benzina e del diesel.

Il Ministro, intervistato su Radio 24 a Il caffè della domenica ha confermato:

C'è un tavolo di confronto che terremo aperto in maniera continuativa finchè non ci sarà un riordino del settore.

E in merito alle polemiche nate dopo l'introduzione dell'obbligo di esposizione del doppio cartello fuori dal distributore - uno con il prezzo medio e l'altro con il prezzo applicato nel punto vendita - Urso ha spiegato che questo nuovo metodo di operare "aiuterà i consumatori a scegliere" quale sia la pompa più conveniente.

Non solo: è in arrivo anche un'applicazione dedicata alla ricerca del miglior prezzo della benzina applicato in determinare zone d'Italia.

Sciopero benzinai, Assoutenti: "Va revocato senza se e senza ma"

Assoutenti va incontro alle affermazioni del Ministro delle imprese e del made in Italy, sostenendo a gran voce che:

Lo sciopero dei benzinai va revocato senza se e senza ma, perché sono venute meno tutte le motivazioni che hanno portato i gestori a indire la protesta.

In effetti, il decreto trasparenza ha subito delle modifiche, proprio nella direzione dei benzinai: è stato rimosso l'obbligo del doppio cartello e sono state ridotte le sanzioni per coloro che adottano comportamenti disonesti.

Dunque, secondo Assoutenti, non vi sarebbero più i fondamenti per prevedere uno sciopero di 48 ore a danno degli utenti.

Qualora lo sciopero dei benzinai dovesse avere luogo, inoltre, il presidente di Assoutenti ha minacciato:

siamo pronti ad organizzare iniziative di protesta contro i gestori su tutto il territorio nazionale da parte dei consumatori, compreso un controsciopero degli automobilisti.

Codacons, infine, ha già annunciato un possibile esposto alla Procura di Roma per il disservizio causato agli utenti:

Sospendere in modo totale il servizio per 48 ore, sulla rete urbana e sulle autostrade, sia per la modalità servito che per il self service, rappresenta un atto abnorme che creerà enormi e ingiustificati danni ai cittadini.

No al taglio delle accise: "Scelta ben precisa del Governo"

Nel suo intervento in radio, il Ministro Urso ah voluto anche precisare che la mancata proroga del taglio delle accise - che costa circa 1 miliardo di euro al mese - è stata una "scelta ben precisa del Governo".

L'esecutivo guidato da Giorgia Meloni, infatti, ha preferito:

destinare le risorse a disposizione per i meno abbienti, alle imprese e alle famiglie, soprattutto quelle piu' numerose. Nei momenti di crisi si aiutano i piu' deboli.

Una domanda che molti consumatori potrebbero porsi in merito a questa scelta di non rinnovare lo sconto di 18 centesimi potrebbe essere la seguente: quanto guadagna lo Stato grazie alle accise sulla benzina? Lo abbiamo chiarito nel nostro approfondimento dedicato.